All’indomani della separazione da Bepi Pillon le parole dell’amministratore delegato Roberto Bonetto hanno il sapore di uno sfogo a fronte delle critiche dei tifosi che si erano schierati a favore della conferma del tecnico di Preganziol. «Sono amareggiato nel sentire questa mancanza di fiducia nei confronti della coppia Bergamin e Bonetto, perché qualcosa abbiamo fatto in questi due anni: abbiamo vinto il campionato di serie D e siamo arrivati quinti nella prima stagione in Lega Pro. Io e il presidente vogliamo dare un’impronta manageriale alla società, non siamo dei mecenati e possiamo fare ciò che è nelle nostre possibilità per impostare una stagione positiva. Abbiamo le idee chiare, ma ci vuole pazienza. Abbiamo parlato di serie B o comunque di primi posti, dateci il tempo di lavorare tranquillamente. Il tifoso faccia il tifoso e se vuole protestare, non faccia l’abbonamento. Se poi sarà contento, farà il biglietto di partita in partita». Quanto all’interruzione della trattativa con Pillon aggiunge: «Purtroppo per fare gli accordi le parti devono essere d’accordo al cento per cento. Ci sono state delle divergenze che hanno portato a una rottura della trattativa. Questo dispiace, però abbiamo chiaro in testa quello che possiamo e che dobbiamo fare».
Prima della fumata nera, forse la trattativa è stata tirata un po’ per le lunghe. «Non sono d’accordo. Ci siamo incontrati qualche volta, poi ci sono delle tempistiche legate anche agli impegni di ciascuno di noi. È normale che nel calcio ci vogliano i giusti ragionamenti, non siamo andati tanto per le lunghe». Martedì o mercoledì sarà il giorno dell’investitura ufficiale di Giorgio Zamuner come direttore generale con delega all’area tecnica, e spetterà a lui individuare il profilo più idoneo per la panchina biancoscudata. «Chiuderà con l’allenatore che ritiene più opportuno, fermo restando che tutte le nostre scelte sono sempre ponderate. Che Padova mi immagino nel prossimo campionato? Una squadra che possa fare divertire, indipendentemente dal risultato. E serve un allenatore che faccia giocare anche i giovani. Abbiamo in casa Turea che ha fatto quest’anno pochissimi minuti, Bottalico che non ha mai visto il campo. A cosa serve avere il vivaio se non riusciamo a inserire i giovani nella rosa della prima squadra?».
A proposito di giocatori, dopo avere raggiunto l’intesa per il rinnovo con De Risio, è stato portato avanti il discorso per il prolungamento del contratto di Neto Pereira. «La trattativa è in corso e sembra che vada nella giusta direzione, ma al momento non c’è ancora nulla di firmato». Come noto la società ha avanzato una proposta di rinnovo articolata tra parte fissa degli emolumenti e parte variabile legata a presenze e rendimento alla luce dell’anagrafe del giocatore (37 anni), ed è in attesa di una risposta dalla controparte. Altro fronte caldo riguarda Diniz, che ha un altro anno di contratto e il club sarebbe intenzionato ad allungarlo per allontanare possibili tentazioni sul mercato. Sul difensore brasiliano hanno messo gli occhi alcuni club di serie B: il Vicenza su tutti, ma anche la neopromossa Spal sta monitorando la situazione dovendo trovare il sostituto di Cottafava che ha dato l’addio al calcio. Tanto che sul Resto del Carlino di Ferrara di ieri è stata riportata la notizia che il diesse spallino Vagnati ha avuto un contatto con i biancoscudati.
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)