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Ore 16.50 – Michele: “Ciao Dimitri, innanzitutto complimenti per la completezza delle informazioni che fornisci costantemente ai lettori; vorrei un tuo parere sulla scelta dell’allenatore O. Brevi perché mi sembra che Zamuner non avesse una rosa di candidati tra cui scegliere ma piuttosto che Brevi fosse l’unico disposto a venire a Padova alle condizioni offerte. Prendiamo per pochi euro un allenatore che non conosce l’ambiente, ultimamente sempre esonerato (v. Spal e Rimini) che dovrà ripartire da zero a Padova con un nuovo progetto tecnico e nuovi giocatori (non pratica il 4-4-2). Nel caso in cui la squadra dovesse incontrare delle difficoltà Brevi potrà sempre giustificarsi per i motivi sopra descritti e così rischiamo di buttare un altro anno nel c… Credo fosse molto meglio tenere Pillon (come desiderava Bergamin) e apportare quelle poche modifiche per rendere la squadra veramente competitiva. Se il Padova quest’anno dovesse fare peggio dell’anno scorso temo che il duo Bergamin Bonetto si sfalderà perché non hanno i mezzi economici per perseverare negli errori che stanno facendo (già stanno pagando due allenatori e due direttori sportivi) e che il cittadella non ha mai fatto. Sempre forza Padova”. (d.c. – Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Quando De Poli propose Moriero (possono smentire finché vogliono, ma questa è la realtà dei fatti) Bergamin appoggiò il direttore sportivo e Pillon fu preso per l’insistenza di Bonetto. La recente svolta va ascritta alla volontà di lasciare mano libera al direttore generale, in modo tale da non creare un’altra situazione come quella dello scorso anno, quando De Poli si oppose prima alla conferma di Parlato e poi caldeggiò in tutti i modi Moriero. Come ben sai, anche io avrei tenuto Pillon, ma diamo a Brevi la possibilità di dimostrare che non è solo quello di Ferrara, ma che gli ottimi risultati di Cremona e Catanzaro non sono stati un caso)
Ore 12.00 – Alessandro: “Scusate magari è tutto a posto ma le sensazioni che trapelano sono poco positive. Si sta perdendo tempo. Il campionato è finito da un mese e qua stiamo sfogliando la margherita per capire chi sarà l’allenatore. Magari è tutto studiato nei minimi dettagli per creare attesa e mettere un po’ di adrenalina ai non addetti ai lavori. Probabilmente è già tutto deciso. Certo che nel frattempo gli altri si muovono e contattano i giocatori per formare la squadra. A mio parere il prossimo campionato sarà molto più combattuto di questo. A parte il Cittadella il resto erano buone squadre ( basta vedere vedere che 3 formazioni su 4 in semifinale play off erano dei gironi B E C) e il Pordenone ha chiuso la semifinale alla partita di andata. Ripeto, sempre Forza Padova, ma sbrighiamoci”.
Ore 18.20 – Luca: “Gentile Redazione, non credete che l’eventuale ingaggio di Brevi sia un controsenso con quanto dichiarato in conferenza stampa?le sue squadre mi sono sempre sembrate più inclini alla fase difensiva tanto che spesso sono state impostate con il 3-5-2 e con l’utilizzo di una prima punta molto fisica (Germinale ad esempio che ha avuto a Catanzaro e ha poi voluto alla Spal, in questo caso sacrificando Finotto sull’esterno il quale con Semplici si è dimostrato un grande realizzatore) in grado di far salire la squadra. Questo stile di gioco mi pare inadeguato in base ai giocatori attualmente in rosa, penso che D’aversa e Petrone siano più indicati per il Padova attuale. Inoltre come giudicate il fatto che 2 dei 3 candidati alla panchina siano ex assistiti di Zamuner? Effettivamente con questo comportamento sembra non essersi calato nella parte del dirigente ma ancora del procuratore che cerca di piazzare i suoi uomini”.
Ore 15.50 – Alessandro: “Grande Lovisa, questo è il calcio che vogliamo!!!!!!!!”
Ore 15.30 – Tiziano: “Cari Bergamin, Bonetto, Zamuner, il miglior allenatore a disposizione è FOSCARINI, mi sembra sia rimasto libero dalla Pro Vercelli, A Cittadella è stato bravissimo, non sarebbe una bella idea? Grazie”
Ore 15.10 – Filippo83: “Gent. Redazione, torno sulla questione stadio. I numeri sono impietosi: ma non me la prenderei troppo con i tifosi patavini. Tolte pochissime piazze grandi e storiche, un po’ tutto il calcio italiano ha una vera emorragia di tifosi e gioca in stadi non solo vetusti ma pure sovradimensionati (fa eccezione la Juventus, mentre nemmeno l’Udinese riempie il Friuli/Dacia). Come ACP, non credo che abbiamo superato i 10mila spettatori di media nemmeno nel biennio 2010/’11-2011/’12, quando lottavamo per la Serie A. Non è per fare politica, ma questi crudi numeri mi convincono ancora di più che lo spostamento al Plebiscito – ipotesi per altro non nuova tra i tifosi – sia solo una misura di freddo ma sano realismo. L’Euganeo è enorme, freddo, sproporzionato, costruito per manie di grandezza senza alcun riscontro (a parte 2 grandi incontri di rugby), dato che non ha mai ospitato che eventi locali (senza offesa per lo storico meeting di atletica). L’adeguamento e l’ampiamento costeranno, e non solo a causa delle norma antiincendio; ma non credo che lo riempiremo mai, finché non torneremo a fare un campionato di alta classifica in B. In fondo, sarebbe la stessa capienza dell’Appiani degli ultimi anni: e meglio uno stadio medio-piccolo ma pieno, che un grande stadio vuoto, sia come tifo che come aspetti finanziari”.
Ore 15.00 – Francesco Giglio: “CARI DIRIGENTI MI SA CHE CON DINIZ STATE FACENDO LO STESSO GIOCHETTO DI PILLON! CIOE’ STANCARLO E FARLO ANDARE AD UNA NUOVA SOCIETA COSI IL CARO ZAMUNER SARA’ PIENAMENTE FELICE DI PORTARSI A PADOVA IL SUO PUPILLO STEFANI DI 32 ANNI. IO PENSO CHE NON SIA NEMMENO LA SUOLA DELLA SCARPA DI DINIZ”.
Ore 14.50 – Dedo: “Dalle dichiarazioni che ho potuto leggere nelle ultime ore post divorzio con Pillon, soprattutto da quelle molto oneste e franche del presidente Bergamin, a me sembra piuttosto evidente che viene una volta di più confermato ciò che in realtà si sa da sempre: l’attuale Proprietà del Calcio Padova non ha la disponibilità economica per impostare un campionato di vertice in Lega Pro. Punto. Poi potrà andar bene o andar male, quello dipende da vari fattori (capacità del nuovo DS di “indovinare” l’allenatore e gli acquisti giusti pur rispettando il budget assegnatogli, la capacità dell’allenatore stesso di far funzionare al meglio il giocattolo etc etc) ma di certo dobbiamo iniziare ad entrare nell’ordine di idee che ai nastri di partenza il Padova, nemmeno in Lega Pro pur al secondo anno, si presenterà nelle vesti di favorita alla risalita. Inutile nascondersi, Bergamin e Bonetto in due insieme non hanno la capacità finanziaria di un Tacopina o Gabrielli per citare i primi due esempi che mi vengono in mente. Tutto ciò detto senza offesa naturalmente, anzi grandissima riconoscenza a B&B per averci fatto rinascere dalle ceneri e portato immediatamente tra i professionisti (impresa non scontata come insegna il calvario della gloriosa Triestina….). La questione è che Bergamin è Bonetto ce l’hanno scritto in fronte dall’inizio che loro sono per forza di cose coloro che devono/dovrebbero gestire la transizione verso una nuova Proprietà economicamente più solida, unica (non ho mai creduto alle coppie in tolda di comando, prima o poi le crepe diverranno burroni), capace di garantirci nel breve una risalita in serie B e a seguire una serena permanenza in quel campionato dove di tanto in tanto giocarsi la chance di promozione in serie A (se ce l’hanno fatta Carpi, Frosinone e Crotone….) senza le follie suicide alla Cestaro. Peccato che a Padova, si sa, non esiste e non esisterà mai un imprenditore o chi per esso pronto a prendere il testimone e subentrare all’attuale duo…… Quindi la vedo male, prevedo anni a barcamenarci in Lega Pro con il serio rischio che quando l’idillio (?) tra Bergamin e Bonetto si spezzerà (circostanza, direi, non così remota) passeremo dei gran brutti momenti”.
Ore 21.40 – Filippo83: “Gent Redazione, in qualunque progetto ci sono osservazioni degli enti competenti e criticità da risolvere, a volte anche in corso d’opera. In fondo è il lavoro degli ingegneri, anzi, di noi ingegneri. In Italia invece, partono subito le campagne stampa, i pianti greci, la macchina del non-se-ne-fa-più-nulla, le richieste di dimissioni e a momenti anche montano la ghigliottina. Il tutto perché es. i VV.F. chiedono di migliorare il progetto di ampliamento di uno stadio. Se pensassimo di più allo sport e lasciassimo lavorare i tecnici, e facessimo meno politica anche sulla questione stadio (altrimenti sappiamo bene perché “quella parte politica” vuole restare all’Euganeo a vita), il Calcio Padova ne guadagnerebbe in tranquillità. Il progetto non è bloccato, ma naturalmente bisogna trovare una soluzione che sia in accordo con le normative anti-incendio: fine. Preoccupiamoci invece di portarle davvero, 12mila persone allo stadio, prima di essere a priori contro il progetto-Plebiscito”
Ore 17.50 – Fabio Favero: “Lasciamoli lavorare tranquilli.. Se pillon ha proposte dalla serie B secondo voi si abbasso lo stipendio e rimane in C. Ma dai era ovvio che dopo quello che ha fatto voleva andarsene da vincente.diamo fiducia alla società”
Ore 17.00 – Gianni: “Certo che la società non si può dire che voglia le cose semplici. Auguri a Zamuner, un inizio più difficile di questo…”
Ore 16.50 – Francesco Giglio: “CARO DIMITRI MI SA CHE QUEST’ANNO SI VOGLIA FARE LA SQUADRA CON I FICHI SECCHI! PERCIO’ HANNO PRESO ZAMUNER CREDENDO CHE LA CIAMBELLA RIUSCIRA’ COL BUCO COME QUEST’ANNO A PORDENONE! IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO ,SONO GIA PARTITI COL PIEDE SBAGLIATO. SE PROPRIO SI VOLEVA FARE LE COSE FATTE BENE BISOGNAVA SCEGLIERE UN OTTIMO DS DAL LIVELLO DI MARCHETTI DEL CITTADELLA CHE IN TUTTI QUESTI ANNI HA FATTO SPENDERE POCO E HA FATTO SEMPRE OTTIMI RISULTATI. CARI DIRIGENTI FATE TRASPARENZA CON I TIFOSI ALTRIMENTI SARA BUIO TOTALE ,E QUESTO A NOI TIFOSI DI VECCHIO STAMPO FA MALE.SALUTI FRANCESCO GIGLIO”
Ore 16.40 – Paolo: “Buongiorno volevo solo fare un paio di precisazioni sul fatto che la proprietà calcio padova sta perdendo un sacco di tempo per scegliere allenatore e giocatori visto che il direttore generale sembra sia cosa fatta .Una società seria avrebbe già scelto allenatore e allestito quasi tutta la squadra visto K la salvezza è’acquisita da molto tempo .A mio giudizio la scelta di non proseguire con Pillon alla lunga si rivelerà sbagliata visto K conosceva la rosa e l’ambiente ,oltre alla sua esperienza pluriennale da allenatore .Stanno solo perdendo tempo e questo la dice lunga sulla loro esperienza in ambito di calcio professionistico .Grazie saluti a Padova Goal”. (d.c. – La prima scelta da tempo è Bruno Tedino. Si sta aspettando la fine dei playoff del Pordenone)
Ore 16.30 – Alessandro: “Appello a Bonetto e Bergamin……siate chiari sul futuro societario e su quello del Padova. Non tanto sui giornali ma almeno tra di Voi. Un abbonato a prescindere”.