Mercato Venezia, lagunari scatenati: fari su Trevisan, Gillet, Cesarini e Kanouté…

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Esami finiti, palla al ds Perinetti per costruire il Venezia che verrà. Dopo la bocciatura a suon di gol nella poule scudetto con Bellinzago (4-3) e Piacenza (5-1), in casa arancioneroverde inizia a tenere banco il calciomercato in vista della prossima Lega Pro «a vincere», come già ribadito dal presidente Joe Tacopina. «Avevo promesso che non avrei fatto nulla fino a che fossimo rimasti in corsa, invece dovrò iniziare quantomeno con una settimana di anticipo – allarga le braccia Giorgio Perinetti – In questi giorni incontrerò uno per uno i ragazzi che ci hanno riportati in Lega Pro, esternerò le mie idee, ne congederò alcuni e ne confermerò altri, sempre che si trovi un’intesa». Il patron Tacopina dagli States ha esternato senza mezzi termini la sua delusione. «In 38 gare di campionato avevamo subito 26 reti, poi addirittura 9 contro Bellinzago e Piacenza, in effetti mi sembra un incubo – il rammarico del ds -. Il 5-1 di Piacenza è stato troppo severo, però quando l’atteggiamento mentale non è al top allora le qualità da sole non bastano. È andata così, pazienza». Tanti nomi sono già stati accostati al Venezia, dal portiere belga Gillet (del Mechelen ma di proprietà del Catania) ai pari ruolo Benussi (Vicenza) e Facchin (Pavia) ai difensori Trevisan (Salernitana), Malomo (Pavia) e Pellicanò (Belluno), gli esterni Vassallo (Pistoiese) e Statella (Cosenza), i centrocampisti Davì (Bassano) e Stiso (Fontanafredda), le punte Virdis (Savona), Cesarini (Pavia) e Kanoutè (Ischia). Perinetti sorride e invita a lasciarlo lavorare. «È chiaro che qualcosa ho già seminato e, con piacere, devo dire che veramente in tanti si propongono per venire a Venezia, anche nomi altisonanti. Vedremo». Intanto nello staff di Perinetti e del Venezia è entrato il 33enne Leandro Rinaudo, ex difensore di Napoli e Palermo. «Lo accolgo volentieri, è un ragazzo serio che ho già avuto da giocatore, sta studiando, vuole imparare e ci darà una mano. Dal 27 maggio al 4 giugno seguiremo con attenzione le finali del campionato Primavera».

(Fonte: Gazzettino, edizione di Venezia)

L’epilogo della stagione non è stato dei migliori, tanto che persino il presidente Joe Tacopina, dagli Usa, ha voluto esprimere a chiare lettere il suo rammarico. Dopo aver centrato l’obiettivo promozione con largo anticipo sulla fine della stagione regolare, il Venezia si è congedato con una doppia pesante sconfitta nella poule scudetto che ben pochi alla vigilia avrebbero pronosticato. Dopo il 3-4 al Penzo con il Bellinzago, a Piacenza gli arancioneroverdi sono sprofondati tornando a casa con un fardello di cinque gol incassati e uno solo fatto: nove palloni al passivo in due giornate, quando nel corso della stagione le reti incassate erano state 26 in tutto. «Sono sorpreso di come la squadra abbia giocato queste ultime due partite — ha commentato il presidente Tacopina — certamente non hanno rappresentato al meglio il Venezia Fc. Questo non è il nuovo Venezia. Terrò conto delle indicazioni ricevute dal campo su alcuni giocatori nelle decisioni relative alle conferme per la prossima stagione». Precisando che l’obiettivo era la promozione e che la «fase di fine stagione non ha molta importanza», Tacopina sta ora pensando alla costruzione della squadra del prossimo anno. Per questo tornerà in città sabato e si metterà al lavoro con il ds Perinetti sull’allestimento del nuovo organico. Tra gli impegni in agenda, il convegno a Roma del 31 maggio dedicato ai nuovi impianti sportivi e poi l’amichevole Italia-Francia under 21, in programma al Penzo il prossimo 2 giugno. Il direttore sportivo Perinetti nel frattempo incontrerà singolarmente i giocatori della rosa attuale, che si alleneranno per tutta la settimana. «Certamente non siamo stati contenti dell’epilogo — premette — e ci dispiace per la figura fatta. Purtroppo la testa dei giocatori era già in vacanza e non c’è stato modo di riuscire a mantenere la concentrazione. E’ stato un epilogo deludente ma l’obiettivo più importante è stato centrato. Ora parlerò con i giocatori uno a uno per verificare con alcuni la possibilità di un rinnovo, con altri vi sarà il congedo. Dalla prossima settimana, invece, dopo aver parlato con il presidente, inizieremo la costruzione della squadra». Accanto ad alcune conferme, le novità non mancheranno. E alcuni nomi sono già usciti negli ultimi giorni. Su tutti, quello di Guido Davì, centrocampista classe ‘90 in forza al Bassano. Ma si registra anche l’interessamento per il portiere belga Jean Francois Gillet, dal Mechelen, di proprietà del Catania: Perinetti lo conosce bene dai tempi del Bari ma Gillet è passato anche da Treviso. Si parla poi di Giuseppe Statella, centrocampista del Cosenza, e dell’attaccante senegalese Mamadou Kanouté, in Lega Pro all’Ischia ma di proprietà del Benevento. Intanto c’è anche l’ex difensore del Venezia Maurizio Peccarisi nella lista di giocatori indagati nella nuova inchiesta sul calcioscommesse relativa a due partite (Modena-Avellino e Reggina-Avellino del 2014) della serie B. All’epoca dei fatti Peccarisi giocava nell’Avellino. Secondo gli inquirenti, Antonio e Umberto Accurso (entrambi ritenuti esponenti del clan Vanella Grassi), avrebbero promesso 200mila euro e poi consegnato 30mila euro al calciatore Francesco Millesi, attraverso l’intermediario l’ex calciatore Luca Pini. Secondo l’accusa Millesi avrebbe utilizzato la somma per corrompere altri giocatori, in particolare «influendo» su Maurizio Peccarisi (15 presenze nel 2015 con il Venezia) per favorire la rete del Modena contro l’Avellino. Sulla partita gli Accurso avrebbero scommesso 400mila euro, guadagnandone 60.000: «A Pini – dice Accurso – consegnammo 30mila euro da dare a Millesi e Izzo. Poi loro diedero qualcosa a Peccarisi».

(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Venezia)




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