Stop (per ora) a Bruno Tedino, salgono invece le quotazioni di Stefano Sottili. Per Bepi Pillon siamo ormai ai titoli di coda. Il “borsino” degli allenatori in corsa per la panchina del Padova, nella stagione 2016/17 di Lega Pro, registra nelle ultime ore l’impennata decisa del nome del tecnico del Bassano, 47 anni il prossimo 4 agosto, toscano di Figline Valdarno, che dopo essere stato eliminato domenica scorsa dal Lecce nei quarti di finale playoff, chiuderà quasi certamente il suo rapporto con la società vicentina. Con il d.g. Werner Seeber, che proprio in questi giorni ha firmato l’allungamento del contratto sino al 30 giugno 2018, il mister non sarebbe più in sintonia, e sta guardandosi attorno, anche perché il suo legame con i giallorossi si esaurirà fra poco più di un mese.
Sottili piace molto all’Arezzo, ma anche al Padova, che, in attesa del’ingresso nella stanza dei bottoni di Giorgio Zamuner, candidato anch’esso, come Seeber, al ruolo di direttore generale con delega alla gestione sportiva (è un procuratore e non ha il patentino di direttore sportivo), avrebbe virato decisamente su di lui, dopo aver registrato il secco rifiuto del patron del Pordenone, Mauro Lovisa, a “liberare” il non ancora 52enne tecnico trevigiano, Tedino appunto, vincolato ai neroverdi da un’intesa, appena raggiunta, per altri due anni. Sottili rappresenterebbe l’ipotesi “B”, comunque gradita per il gioco che ha dato al Bassano in questa stagione (alla pari di quello espresso dal Cittadella), tenendolo sempre nelle primissime posizioni della classifica. Gli “attriti” con Seeber avrebbero riguardato il modo in cui sono state organizzate alcune trasferte, l’ultima delle quali, proprio a Lecce, in pullman, con la squadra costretta a sobbarcarsi una decina di ore di viaggio all’andata e altrettante al ritorno. Pillon ancora in attesa. Ieri Zamuner era segnalato a Pordenone, dove avrebbe concordato con lo stesso Lovisa tempi e modi della sua partenza, per ricevere poi l’investitura ufficiale a nuovo d.g. biancoscudato, il che gli consentirebbe di presentarsi alla piazza senza dover più agire nell’ombra, barcamenandosi, appunto, tra Veneto e Friuli.
Lascerà i “ramarri” solo dopo la conclusione dei playoff. Intanto, dovrà incontrare nelle prossime ore Pillon, ma il destino dell’allenatore di Preganziol sembra segnato, a meno di clamorose sorprese. Del resto, non fa parte della “scuderia” di tecnici che Zamuner ha curato e seguito nel suo lavoro di agente, e poi con lui non ha mai lavorato in precedenza. De Risio rinnova. Pur nello stretto riserbo a cui si sono votati ufficialmente Bepi Bergamin e Roberto Bonetto, una prima certezza, per quanto concerne l’aspetto sportivo, è comunque maturata nel pomeriggio di ieri: il Padova e Carlo De Risio hanno deciso di prolungare il contratto che lega il centrocampista abruzzese alla società di viale Rocco. De Risio indosserà la maglia biancoscudata almeno per altre due stagioni, fino al 30 giugno 2018: la “fumata bianca” era nell’aria da qualche giorno, visti l’ottimo rendimento del mediano, giunto grazie al “mercato” di gennaio dalla Juve Stabia, nel girone di ritorno, e i contatti avviati ormai da un paio di settimane per esercitare l’opzione di prolungamento fissata cinque mesi fa.
È il primo giocatore dell’organico attuale a rinnovare: il prossimo dovrebbe essere Neto Pereira, per il quale si sta parlando di un ulteriore anno di contratto. In seguito dovrebbe essere definito il futuro degli altri giocatori in scadenza: Fabiano, Niccolini, Corti, Baldassin (che è del Chievo), Bucolo e Cunico. A proposito del capitano, bisognerà vedere quali saranno le intenzioni del nuovo allenatore, se considerarlo a pieno titolo ancora un giocatore in grado di dare un contributo importante per il conseguimento degli obiettivi della squadra oppure se ritenerlo più un capitano non giocatore, da utilizzare con il contagocce, ma preziosissimo nel “fare” spogliatoio. Da registrare, infine, la “voce” che vorrebbe Marcus Diniz, legato al Padova ancora per un’altra stagione, corteggiato con insistenza dal Vicenza. Al difensore potrebbe essere allungato il contratto sino al 2018 dal club di viale Rocco.
(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Edel/Francesco Cocchiglia)