Giorgio Zamuner, salvo sorprese che non possono mai essere escluse fino alla firma del contratto, diventerà a breve il nuovo direttore generale con delega all’area tecnica del Padova, raccogliendo di fatto l’eredità di Fabrizio De Poli. Un secondo dopo che la sua investitura diventerà ufficiale, Zamuner si dedicherà alla principale questione, ossia l’allenatore. Vediamo gli aggiornamenti delle ultime ore, emersi in tarda serata.
Bruno Tedino – Coetaneo di Zamuner, è anche la prima scelta dell’attuale consulente di mercato del Pordenone. Con Zamuner ha un rapporto eccezionale, sia umano che professionale e ha costi abbordabili per il Padova. Ma c’è uno scoglio non da poco: Tedino (foto Calcio Padova) ha firmato recentemente un rinnovo biennale con il Pordenone fino al 30 giugno 2018. E il patron Mauro Lovisa, pur avendo dichiarato in passato che non tratterrà nessuno contro la propria volontà, ha il coltello dalla parte del manico. Lo sfogo di sabato scorso prima della partita con la Casertana, per molti versi comprensibile considerato che il Pordenone si sta giocando la promozione in B (affronterà il Pisa in semifinale, andata all’Arena Garibaldi domenica prossima, ritorno al Bottecchia una settimana più tardi), fa presagire che il suo svincolo non sarà assolutamente automatico. E che nulla va dato per scontato, tantomeno che la fumata alla fine possa essere nera. A quel punto Zamuner, che ha ricevuto ampi poteri nella scelta dell’allenatore, dovrà studiare un piano B.
Giuseppe Pillon – Il tecnico trevigiano aspetterà alcuni giorni prima di considerarsi libero da vincoli. Gli è stato detto che Zamuner lo incontrerà, ma da quanto risulta le scelte nel neo dg vanno in direzione diversa. In queste ore è arrivata la conferma che Pillon ha una proposta concreta dalla B. Venerdì il campionato cadetto termina e dal giorno dopo ogni giorno è buono per la fumata bianca. Quale potrebbe essere la squadra? Un’ipotesi è l’Ascoli, dove Pillon ha lasciato un buon ricordo, ma per ora è impossibile trovare conferme in tal senso. Il dg del Venezia Giorgio Perinetti avrebbe voluto portarlo in laguna (lo aveva già chiamato al momento dell’esonero di Favaretto, ma Pillon non se l’era sentita di scendere in D), ma è stato stoppato da Joe Tacopina, che ha deciso di dare fiducia a Giancarlo Favarin.
Oscar Brevi – È una delle alternative in fase di valutazione da parte di Zamuner. I due sono legati da un ottimo rapporto. I pro: Brevi aveva fatto bene a Catanzaro, portando la squadra ai playoff e anche a Ferrara era stato esonerato da terzo in classifica. I contro: l’ultima esperienza a Rimini non è stata positiva.
Mario Petrone – Era stato sondato con decisione da Fabrizio De Poli e sarebbe stata la sua scelta nel caso in cui fosse stato confermato a Padova. L’attuale tecnico dell’Ascoli incontrerà nei prossimi giorni la proprietà bianconera per una rescissione contrattuale. Petrone è stato sondato anche da Alessandria (in primis) e Bassano, ma Padova sarebbe la prima scelta. Zamuner ha stima per Petrone e un ottimo rapporto personale. Il fatto che, eventualmente, Petrone sia stato sondato anche da De Poli non sembra rappresentare un problema. Una scelta, se si è convinti di farla, va al di là di ripicche personali e tutti i protagonisti in gioco sono persone intelligenti e che sanno andare al di là di questi aspetti.
Antonino Asta – In scadenza di contratto con il Lecce, è reduce da un esonero, ma aveva fatto benissimo a Bassano. Ed è un nome molto stimato nell’ambiente
Stefano Sottili – Potrebbe lasciare il Bassano, lo vuole la Ternana. Su un interesse del Padova, per ora nessuna conferma. Staremo a vedere