C’erano Fabrizio De Poli, Giuseppe Pillon e anche Edoardo Bonetto, seduti in tribuna al Bottecchia domenica pomeriggio, per assistere a Pordenone-Casertana. Logico pensare che almeno il vicepresidente del Padova abbia, forse, sperato in cuor suo in un successo della Casertana; per poter annunciare il nuovo direttore generale con delega all’area tecnica Giorgio Zamuner , infatti, sarebbe stata decisamente più gradita una vittoria dei campani. Più che mai perché Zamuner, che ha il contratto in scadenza con il Pordenone come consulente di mercato il prossimo 30 giugno, vuole Bruno Tedino come allenatore del Padova nella stagione a venire. E qui cominciano gli ostacoli da superare, perché di fronte al rinnovo biennale sottoscritto dal tecnico con il club di Mauro Lovisa e alle recenti e comprensibili smentite del patron friulano, i tempi saranno decisamente più lunghi. Bisognerà attendere almeno altre due settimane, il tempo necessario perchè il Pordenone affronti il Pisa in semifinale e fra andata e ritorno, in tal senso, verranno disputate ancora due partite. Per Zamuner i tempi potrebbero essere invece più brevi e tra oggi e domani potrebbe già accadere qualcosa. Da un lato, l’accordo con l’ex agente Fifa di San Donà è stato già raggiunto; dall’altro con una stagione da concludere e con una promozione in B in ballo, è possibile che l’annuncio possa essere rinviato, anche se il Padova ha ovviamente una certa fretta almeno di formalizzare il successore di Fabrizio De Poli (nel frattempo si parla di un suo possibile approdo a Livorno o Vicenza, mentre ad Avellino Enzo De Vito rimarrà in sella).
C’è anche da dire che, da un lato, Tedino (se avrà il via libera da Lovisa), potrebbe anche portarsi qualche «fedelissimo». I nomi più caldi: il centrale difensivo Mirko Stefani, l’esterno sinistro basso Marco Martin e la mezzala Matteo Mandorlini, senza dimenticare l’attaccante Luca Strizzolo. Allo stesso tempo, però, se si andrà avanti in questa direzione né Zamuner, né Tedino, intendono saccheggiare il Pordenone, anche perché va ribadito che con Mauro Lovisa non sarà certo facile arrivare a un’intesa. C’è anche un «piano B», nel caso arrivi un diniego secco di Lovisa per Tedino. Detto che Zamuner parlerà, non appena nominato ufficialmente, anche con Giuseppe Pillon , il destino del tecnico di Preganziol sembra appeso a un filo. Le alternative a Tedino potrebbero portare a Roberto D’Aversa (ultima stagione a Lanciano) o ad Antonino Asta, in scadenza con il Lecce. Roberto De Zerbi, che da giocatore era in procura proprio con Zamuner, è destinato a restare un sogno. L’unico aspetto su cui proprio non esistono più dubbi, è che Zamuner sia il prescelto di Roberto Bonetto e Giuseppe Bergamin. In attesa di iscriversi al supercorso di Coverciano per entrare nell’albo dei direttori sportivi, lo stesso Zamuner ha battuto la concorrenza di Werner Seeber (Bassano), Mauro Meluso e Matteo Materazzi, consulente di mercato del Siena. Era lui il quarto uomo incontrato nei giorni scorsi da Bergamin e Bonetto. Di questo confronto, avvenuto in gran segreto e rimasto «coperto», è trapelata notizia soltanto ieri. Ma la scelta è già stata compiuta.
(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello)