Benevento-Cittadella, Di Nardo: “Occhio a Mazzeo. E il fuoriclasse del Cittadella è Marchetti…”

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Domenica chiuderà la sua carriera nell’incontro dei playoff di Serie D tra Frattese, la sua squadra, e Cavalese. Domani sera, invece, sarà probabilmente allo stadio Vigorito per Benevento-Cittadella, seconda gara della SuperCoppa di Lega Pro (ore 21.15). «Vorrei esserci, mal che vada vedrò la gara in tv su Rai Sport 1», tiene a precisare il quasi 37enne Antonio “Totò” Di Nardo, doppio ex della sfida, raggiunto telefonicamente nella sua Napoli. Se l’aspettava la batosta incassata dai campani a Ferrara? «No davvero. Continuo a credere che il Benevento abbia qualcosa in più rispetto alle altre e giustifico quel 4-1 solo pensando che abbia staccato la spina dopo la promozione. In fondo, questo trofeo per tutt’e tre le partecipanti è il coronamento di una stagione comunque esaltante». Che avversario si troveranno di fronte i granata? «Senza dubbio più motivato rispetto a quello dell’altroieri, anche perché vorrà salutare nel migliore dei modi i suoi tifosi. A differenza delle scorse stagioni, il Benevento non ha fatto follie sul mercato, costruendo una squadra solida, con elementi esperti. In rosa non ha il bomber da 20 gol, ma al Citta dico di stare attenti a Mazzeo, attaccante che sa essere decisivo». Si aspettava una stagione così per la squadra di Venturato? «Mi ha sorpreso, perché di solito chi retrocede incontra più difficoltà. Sono arrivati giocatori e un allenatore che non conoscevo, c’erano molte incognite. Invece ha dominato il campionato da vera squadra». Pensa che per la Serie B abbia bisogno soltanto di qualche ritocco? «Il suo fuoriclasse il Cittadella ce l’ha dietro le quinte, è il direttore Marchetti, uno che sa fare la differenza. Non ha certo bisogno dei miei consigli: se domani venisse a dirmi che per far bene in Serie B il Citta dev’essere indebolito, io ci crederei!». Per chi tiferà? «Non farò il tifo, perché sono legato ad entrambe le società. A Benevento ho giocato dal 2002 al 2005, in C/1 (segnando 27 gol in 91 partite, ndr), nella fase della mia carriera in cui dall’essere un ragazzo mi sono ritrovato un giocatore fatto e finito. A Cittadella, diversi anni dopo (dal 2011 al 2013, con 42 presenze e 14 reti) ho trovato una società modello che, per come sa programmare, sembra un club straniero più che italiano». È proprio sicuro di lasciare il calcio giocato? «Alla mia età per continuare servono stimoli che oggi non ho più. Cosa volete, quando hai giocato in altre categorie, fatichi ad abituarti al mondo dilettantistico. Mi piacerebbe aprire una scuola calcio». Venti convocati. Ieri ripresa degli allenamenti per Iori & C, che oggi partiranno con un treno Padova-Napoli poco prima delle 13. Gli accertamenti eseguiti hanno confermato la lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro per Bizzotto, che dovrà rimanere fermo 40 giorni, e un affaticamento all’adduttore sinistro per Nava. Venti i convocati: oltre ai due infortunati, restano a casa Bonazzoli e Bobb.

(Fonte: Mattino di Padova)




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