Manca l’ufficialità che dovrebbe arrivare entro pochi giorni, ma sarà Luca Tiozzo ad allenare l’Abano nella prossima stagione. Originario di Chioggia, nella passata stagione ha allenato il Mestre (esonerato dopo il derby di ritorno con il Venezia per le dichiarazioni alla stampa nelle quale annunciò che a fine anno sarebbe andato via), mentre in precedenza era stato alla guida del Delta Porto Tolle Rovigo, entrambe esperienze maturate in serie D. Il suo approdo alla corte aponense era praticamente già scritto, dato che qualche anno fa sembrava tutto fatto: l’accordo raggiunto con il direttore sportivo Andrea Maniero, con il quale si è creato da tempo grande feeling, e il passo indietro di Tiozzo dato che il Delta Porto Tolle Rovigo (all’epoca era preparatore atletico della squadra) era stato promosso in Lega Pro e aveva il desiderio di affrontare per la prima volta un campionato professionistico. A quel punto Maniero prese Massimiliano De Mozzi che vinse il campionato di Eccellenza portando la squadra dove oggi si trova, appunto in serie D. Ecco Tiozzo: «Con Maniero siamo in grandissimi rapporti. Negli ultimi quattro anni abbiamo visto partite insieme e se di recente ci hanno visti anche a Campodarsego per seguire una partita di giovani, è una cosa normale. Poi magari c’è qualcosa in più perché abbiamo parlato del futuro, e sarei contentissimo di venire all’Abano essendo una società sana e importante, che ha un presidente e un direttore sportivo con i quali si parla di calcio, quindi per me sarebbe un piacere». Leggermente più abbottonato nelle sue dichiarazioni Maniero, anche se tra le righe si può intuire che è proprio Tiozzo il prescelto. «È un allenatore con il quale ho parlato come ho fatto anche con altri (sono stati sondati anche Florindo e Masitto, ndr), e di sicuro è un profilo che mi piace. È un allenatore bravo, anche se alla fine la decisione spetta al presidente Rizzato». Per quanto riguarda l’allestimento dell’organico è ancora tutto in stand by, in attesa appunto di ufficializzare l’allenatore. «Ho le idee chiare su quello che voglio fare, ma le scelte vanno condivise con il nuovo tecnico. Nei prossimi giorni definiremo intanto questa questione, e poi cominceremo a lavorare insieme sulla squadra». Con il campionato terminato da poco più di una settimana, è inevitabile tracciare anche un bilancio della stagione neroverde che è stata tribolata all’inizio tanto da arrivare all’esonero di De Mozzi e all’ingaggio di Zeman, artefice della risalita nella seconda parte della stagione. «Pur avendo giocatori importanti come Segato, e ragazzi che dovevano esplodere come Munarini e Barichello, siamo partiti male. Sinceramente pensavamo di soffrire di meno nel girone d’andata. Siamo stati bravi a cambiare passo nel ritorno, e bisogna dare merito a Zeman. I 31 punti conquistati nella seconda parte del campionato dimostrano comunque che l’ossatura della squadra era buona, e abbiamo fatto giocare giovani interessanti come Cuccato che prima di infortunarsi era seguito anche da alcuni club di serie A. Alla fine siamo stati tutti bravi a risalire la classifica e a centrare la salvezza, merito di un gruppo molto affiatato».