Altre ventiquattr’ore di calma apparente sono trascorse, ma la svolta al Calcio Padova è sempre più vicina. Il futuro della direzione tecnica, al vaglio della proprietà nei ruoli-chiave (quello di direttore sportivo e quello di allenatore), verrà deciso nelle prossime ore. L’atteso incontro tra i soci della Spa di viale Rocco e l’attuale diesse, Fabrizio De Poli, non si è svolto nemmeno ieri, ed è per questo che, d’ora in avanti, a partire – forse – già dalla giornata odierna, ogni momento potrebbe essere quello buono. La situazione. Sarà proprio con il direttore sportivo che i due soci di maggioranza, Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto, e gli altri tre loro “amici”, titolari delle rimanenti quote societarie (Massimo Poliero, Giampaolo Salot e Walter Tosetto) avranno il primo confronto. Più che una sensazione, affiora la (quasi) certezza che l’esperienza di De Poli in biancoscudato sia prossima all’epilogo, dopo due stagioni, nonostante il suo contratto, rinnovato l’estate scorsa dopo la promozione in Lega Pro, scada il 30 giugno 2017.
In un momento immediatamente successivo, poi, sarà l’allenatore Bepi Pillon a confrontarsi con la proprietà, stilando un bilancio della stagione appena conclusa, nella quale il tecnico di Preganziol ha traghettato il Padova dalle zone traballanti della classifica fino al quinto posto, e ragionando se esistano o meno le condizioni per andare avanti. Anche in questo caso l’impressione è che il legame che unisce Pillon ai biancoscudati sia prossimo ad esaurirsi, a maggior ragione se si giungesse all’addio con De Poli. Entro 48 ore, comunque, andranno in scena i colloqui decisivi. E presumibilmente all’inizio della settimana prossima si arriverà alle prime certezze sul futuro della dirigenza biancoscudata. Lo scenario. Se ci sarà la separazione sia con il ds che con il mister, che oggi potrebbe dirigere il suo ultimo allenamento alla Guizza, la società dovrà chiudere in breve tempo la doppia partita per il nuovo diesse e il nuovo tecnico.
I nomi circolati negli ultimi giorni per la poltrona di direttore sportivo (da Zamuner del Pordenone a Seeber del Bassano) rimangono d’attualità, ma portano con sé la pesante incognita del risultato delle rispettive squadre nei playoff di Lega Pro che scattano domenica: la disputa del post-campionato ritarda, inevitabilmente, ogni possibile discorso in ottica biancoscudata, sia per il direttore dei neroverdi friulani che per quello dei giallorossi vicentini. Ed è per questo che la possibilità più concreta è che, sotto traccia, in viale Rocco si stia già lavorando ad una terza pista, che, come da noi riferito nell’edizione di ieri, porterebbe verso la sponda veronese targata Chievo, club con cui si sarebbe instaurato un ottimo rapporto nelle passate settimane (in particolare con il diesse Paolo Nember). Due punti fermi. Il tempo stringe: anche se siamo a metà maggio, l’eventuale nuovo direttore sportivo dovrà mettersi al più presto al lavoro per fissare le prime scadenze della prossima stagione.
Circa un mese fa, infatti, il lavoro di De Poli era stato “congelato” dai due soci di maggioranza, proprio per consentire all’intera compagine azionaria di ragionare sul futuro, prima di passare alla fase operativa. Anche per questo motivo non ci sono progetti in cantiere per il primo appuntamento stagionale, ovvero il ritiro pre-campionato, che dovrebbe scattare tra il 10 e il 15 luglio (visto che il primo impegno ufficiale, con la Tim Cup, è fissato per il 5 agosto). L’unico, piccolo passo in avanti è stato però già compiuto: nei giorni scorsi, infatti, il Padova ha contattato gli entourage di Neto Pereira e Carlo De Risio: anche se non c’è certezza sul nome di chi costruirà la squadra, in viale Rocco questi due giocatori sono ritenuti utili per coltivare le ambizioni del prossimo anno, e per questo gli agenti dell’attaccante brasiliano e del mediano abruzzese sono stati allertati, facendo loro sapere che il Padova ha tutta l’intenzione di rinnovare i rispettivi contratti in scadenza. Le parti si ritroveranno tra una decina di giorni, per cominciare a mettere nero su bianco le eventuali intese.
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)