Chi è Giorgio Zamuner? Il superfavorito per raccogliere l’eredità di Fabrizio De Poli (avrebbe sbaragliato negli ultimi giorni la concorrenza di Werner Seeber, suo principale concorrente, mentre Mauro Meluso e un quarto nome, un diesse esperto, erano già fuori causa) è originario di San Donà di Piave, ha 52 anni e vanta un passato molto recente come brillante agente Fifa nella scuderia di Tullio Tinti, uno dei procuratori più potenti del calcio italiano.
Da agente a diesse – Dal primo aprile 2015 Zamuner ha lasciato l’albo degli agenti Fifa, abolito in quella data e ha svolto il ruolo di consulente di mercato del Pordenone nell’ultimo campionato. Con un budget assai ridotto, dopo il ripescaggio conquistato nella seconda metà di agosto, in pochi giorni ha costruito una squadra eccellente, che ha saputo arrivare addirittura seconda in classifica contro ogni pronostico, dietro soltanto al Cittadella e davanti a corazzate come Alessandria e Pavia, o al Bassano di Stefano Sottili, oltre che al Padova. Il suo lavoro è stato molto apprezzato dagli addetti ai lavori, tanto che anche la Cremonese aveva fatto qualcosa più di un pensierino su di lui. Da regolamento federale, ci vuole un anno dopo l’uscita di scena dall’albo degli agenti Fifa per potersi iscrivere al Supercorso di Coverciano per diventare ufficialmente direttore sportivo. Zamuner, se la scelta come pare cadrà su di lui, verrà nominato direttore generale con delega all’area tecnica, in attesa di acquisire ufficialmente il patentino di diesse
I suoi ex assistiti – Zamuner vantava nella sua scuderia diversi cavalli di razza. Fra questi spiccavano Lapadula (Pescara) e De Zerbi, attuale allenatore del Foggia ed ex biancoscudato, senza dimenticare Bovo, Trevisan, Buratto, Mandorlini, Foti, D’Aversa, Lebran, Thiam, Schiavon, Pasa, Miracoli e tanti altri.
L’allenatore – E’ stato Zamuner a portare Bruno Tedino, suo coetaneo e originario di Treviso, a Pordenone, dove Tedino ha fatto un lavoro eccellente guadagnandosi un rinnovo biennale da parte del presidente Mauro Lovisa. E Tedino è un autorevole candidato per la panchina del Padova, anche se ha un contratto biennale col club friulano e sarà difficile ottenere il placet da Mauro Lovisa. Andando a “pesare” i suoi assistiti, è chiaro che il sogno per la panchina sarebbe Roberto De Zerbi, ma realisticamente sembra un nome fuori portata, considerata l’eccellente stagione a Foggia e il corteggiamento di squadre di Serie A (Atalanta e Crotone) e di Serie B (Verona, Brescia e Ternana). Giuseppe Pillon verrà valutato da Zamuner, ma al momento le sue quotazioni sembrano in ribasso. Guardando sempre alla sfera di potenziali candidati, pare da escludere Andrea Mandorlini, con cui Zamuner ha sempre avuto un ottimo rapporto, tanto da detenere in passato la procura del figlio.
Il Pordenone 2015-2016 – Squadra ben costruita con un budget risicatissimo, a cominciare dal portiere Tomei, uno dei migliori della categoria, senza dimenticare l’esterno basso Martin, che ha disputato un eccellente campionato, Pasa, Buratto e Mandorlini, che hanno ben supportato Alex Pederzoli, rinato dopo aver scontato la squalifica per il calcioscommesse. Davanti molto bene Strizzolo, hanno fatto bene pure Martignago e un altro ex biancoscudato, Alberto Filippini. E soprattutto da tenere d’occhio Cattaneo, che ha disputato diverse partite davvero buone nell’attuale stagione. Senza dimenticare Caio De Cenco, passato a gennaio al Trapani.