Si sarebbe consumato nel tardo pomeriggio di ieri l’atteso faccia a faccia tra lo stato maggiore biancoscudato e Fabrizio De Poli, e tutto lascia supporre che per il direttore sportivo siano arrivati i titoli di coda dopo due stagioni. Insomma, una sorta di congedo definitivo quello comunicato dalla società, nonostante l’esistenza di un contratto in essere anche per la stagione 2016-2017 (si potrebbe arrivare però a una risoluzione consensuale), dato che nella scorsa estate De Poli aveva firmato un biennale al pari di Parlato sulle ali dell’entusiasmo per la fresca promozione nei professionisti. Una situazione idilliaca che nel corso di questa stagione però si è via via incrinata, ed emblematico al riguardo era stato l’ormai famoso caso Amirante nella trasferta con il Pavia con una situazione da guerra fredda in seno al club per qualche giorno, poi ricomposta con la pace tra l’amministratore delegato Roberto Bonetto e De Poli sancita con tanto di conferenza stampa. Anche se tornando ai giorni nostri restano da chiarire due punti: prima di tutto se sia stata una scelta condivisa all’unanimità dai soci, e poi le ragioni che hanno spinto il club alla decisione dato che il diesse ha svolto un lavoro positivo con il quinto posto finale in classifica.
Considerando De Poli fuori dai giochi, il Padova naturalmente non è rimasto nel frattempo con le mani in mano mettendosi a caccia di un sostituto, ed è in questa ottica che negli ultimi giorni sono diventate sempre più frenetiche le voci relative a possibili candidati. E c’è di più, perché la società avrebbe già le idee molto chiare con riguardo al prescelto. Top secret al momento la sua identità, ma gli indizi portano a pensare a una sorta di testa a testa tra Seeber del Bassano e Zamuner del Pordenone, che sono tra l’altro ancora impegnati con le rispettive squadre nei play off. Il nome del nuovo diesse potrebbe essere comunque svelato a stretto giro di posta, anche perché c’è da iniziare a pianificare il prossimo campionato nel quale il Padova sarà chiamato a recitare un ruolo da protagonista fino in fondo per cercare il salto in serie B, obiettivo mai nascosto dalla società. E il primo nodo che il direttore sportivo dovrà sciogliere riguarda l’allenatore, sul quale avrà massima libertà di scelta. È qui che s’inserisce il discorso relativo a Bepi Pillon che ha il contratto in scadenza.
Molto probabilmente il tecnico di Preganziol avrà un incontro, oltre che con la società, anche con il nuovo direttore sportivo e potrebbe essere questione di giorni (magari la prossima settimana). Il suo futuro al momento appare ancora incerto. Di sicuro il suo lavoro è stato molto apprezzato dai vertici societari perché in poco più di un girone ha dato un’identità precisa alla squadra portandola fuori da una situazione di classifica deficitaria fino a sfiorare l’approdo ai play off, ma bisognerà vedere che ne pensa il nuovo diesse tenendo a mente anche un altro aspetto: chi arriva in una nuova piazza di solito tende a portarsi uomini di propria fiducia, o comunque cambiare l’allenatore che è già in casa per dare un’impronta propria. Tutte situazioni che ben presto saranno svelate.
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)