«Un futuro nello staff della società? Diciamo che non mi dispiacerebbe. Non subito, però. Ho ancora qualcosa da dare al calcio giocato, se il direttore vorrà riconfermarmi qui…». Claudio Coralli ha il contratto in scadenza a giugno, ma sembrano esserci pochi dubbi sul suo prolungamento. Sta lavorando in palestra, l’aria rilassata. Un sole ballerino batte sul Tombolato, dopo un’intensa nottata di pioggia. Il clima, in casa Cittadella, è disteso. Solo Bonazzoli è ai box, per via della costola fratturata, tornata a fargli male dopo un colpo incassato nel match di domenica scorsa a Bolzano. Bobb sta riprendendo confidenza con la palla dopo il lungo stop, Paolucci, come il giovane gambiano, si allena a parte per una botta al ginocchio, che però non preoccupa in vista del doppio impegno in SuperCoppa della prossima settimana. Angelo, responsabile dei campi, si è ingegnato a restringere le linee bianche del rettangolo usato per gli allenamenti, ridisegnandone i contorni. «Perché in questi giorni ci dedicheremo soprattutto alle partitelle fra di noi, anche di calcio-tennis», spiega Coralli. Che ha un obiettivo personale ben chiaro in testa: «Mi piacerebbe chiudere la stagione raggiungendo una cifra tonda nei gol segnati in maglia granata. Attualmente sono a 59, per cui punto ad arrivare a 60. Tuttavia, quel che più conta è portare a casa il trofeo, una sorta di scudetto di Lega Pro. Ho sentito più di qualcuno, lontano da qui, mettersi a sminuire la nostra vittoria nel girone A, sostenendo che in quello meridionale avremmo avuto vita meno facile. Ecco, mi piacerebbe dimostrare sul campo che i più forti siamo noi, anche se non sarà facile», prosegue “Ciccio”, autore del gol decisivo nel 3-2 con cui il Citta ha battuto il Sudtirol allo stadio Druso. «La Spal la conosciamo, l’abbiamo “studiata” pure in Coppa Italia: per certi versi è una squadra simile alla nostra, cerca sempre d’imporre il suo gioco. Il Benevento, invece, non l’ho mai visto giocare, ma se ha dominato il suo gruppo significa che di qualità ne ha. Di sicuro saranno tre belle partite». A pesare sul triangolare che chiuderà la stagione un calendario non proprio felice, visto che gli uomini di Venturato esordiranno mercoledì sera (ma soltanto dopo Spal-Benevento di domenica conosceranno il nome del primo avversario e se debutteranno in casa o fuori) e poi disputeranno il proprio secondo incontro appena 4 giorni dopo. «Conteranno soprattutto le energie nervose, perché non sarà facile recuperare in così poco tempo», ammette Coralli, prima di iniziare la seduta, «ma credo che sarà ancora più svantaggiata la squadra che perderà la sfida dell’esordio: si troverà a giocare la seconda gara dopo appena tre giorni, e, se fosse il Benevento, dopo un lungo viaggio».
(Fonte: Mattino di Padova)