Le voci dalla sala stampa dello stadio Euganeo dopo Padova-Alessandria
Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “Il quinto posto? Ce lo siamo meritati e dobbiamo esserne contenti perché inizialmente era inimmaginabile. Sono felice del risultato ottenuto, magari potevamo puntare a qualcosa di diverso ma va bene così. Il futuro? La fretta è cattiva consigliera, dobbiamo darci il tempo necessario per prendere le giuste decisioni. Ogni ruolo ed ogni carica va valutata… Guardiamo avanti e cerchiamo di non ripetere gli errori fatti. Quanto tempo ci vorrà? Non so esattamente, in un paio di settimane saprete tutto”.
Edoardo Bonetto (vicepresidente Padova): “Credo che gli aspetti positivi siano largamente superiori a quelli negativi. Penso che nessuno avrebbe immaginato a un quinto posto da dove siamo partiti. È chiaro che abbiamo perso qualche punto per strada, siamo consapevoli di aver disputato un campionato positivo, c’è rammarico perché a un certo punto potevamo anche arrivare ai playoff. È stato un anno difficile sotto tanti punti di vista, adesso abbiamo bisogno di ripartire da di ricaricare le pile, dobbiamo studiare le migliori soluzioni possibili per il futuro e per il bene del Padova. Ci vorrà qualche giorno di tempo, giorno più giorno meno serve coesione d’intenti fra tutti i protagonisti”
Angelo Gregucci (allenatore Alessandria): “Oggi non c’eravamo con la testa. Adesso azzeriamo e ripartiamo, ci sarà una partita secca in cui dovremo gettare il cuore oltre l’ostacolo. Abbiamo il 12,5% di possibilità fra tutte quelle che sono arrivate ai playoff. Affronteremo il Foggia, un avversario fortissimo come del resto tutte quelle che sono arrivate all’atto finale di questa stagione”
Oleg Turea (centrocampista Padova): “Mi piacerebbe restare a Padova e magari riuscire ad avere un po’ di spazio in più. Mi auguro di poter crescere con questa società, perché ho trovato un grande pubblico e un grande ambiente. Oggi è stata un’emozione entrare in campo, ho cercato di fare le cose semplici, senza strafare”
Cristian Altinier (attaccante Padova): “16 gol? È un traguardo importante, ed il merito è dei miei compagni. Un pizzico di rammarico per com’è finita c’è ma siamo contenti di quanto fatto. Nel complesso è un ottimo campionato, e personalmente sono felice. La società mi ha dato fiducia quest’estate e credo di averla ricambiata. Futuro? Intanto vado in vacanza, xché è stato un campionato difficile a livello mentale. Cunico? È grande e ha molta più esperienza di me, è un momento particolare perché dovrà prendere una decisione importante e spero che prenderà quella giusta. Io spero che rimanga…”
Giuseppe Pillon (allenatore Padova): “L’obiettivo era di portare la squadra in zona tranquilla per poi programmare il futuro. Abbiamo raggiunto un ottimo risultato, e di questo mi complimento con la squadra. Abbiamo toppato solo una partita, e ci è costato caro… E ringrazio anche lo staff tecnico, anche oggi fisicamente abbiamo tenuto fino al novantesimo ed il merito è del preparatore atletico. Dicono che ho 60 anni e che ho idee vecchie ma io ed il mio staff ci aggiorniamo in continuazione, ed i risultati si vedono… Il futuro? Dipende da cosa mi dirà il presidente. Siamo arrivati quinti, e l’anno prossimo bisogna comunque migliorare. Se mi dicono che nella prossima stagione cambia il direttore sportivo come reagisco? Ah, bella domanda… Ho altre offerte? Non ho ancora parlato con nessuno, e non lo farò finché non avrò parlato col Padova che è la mia priorità. Ho messo tutto me stesso per la causa biancoscudata… Se non avessi lo stimolo e l’ansia che mi viene prima di ogni partita smetterei, ma finché ho la voglia dalla mia non mollo. Dove questa squadra può migliorare? Ci sono dei limiti di personalità, e per fare il salto di qualità ci vuole anche la personalità oltre alla qualità. Per poter essere competitivi l’anno prossimo qualcosa bisogna fare, anche perché con le squadre che ci saranno sarà un campionato molto più duro di questo. Io so com’è Padova, e so che questa piazza esigerà di più l’anno prossimo… Cunico può essere utile alla causa anche l’anno prossimo? Bella domanda pure questa… Lui si è sempre allenato alla perfezione, magari soffre i ritmi alti ma ha dimostrato che può dare una mano importante nei finali delle partite. Mi piacerebbe aprire un ciclo a Padova? Mi dispiacerebbe lasciare ad un altro quanto ho fatto in questi sei mesi! Petrilli? Ho capito che se lo faccio incazzare durante la settimana poi alla domenica fa bene… Che voto do alla stagione della squadra? Sette”
Roberto Bonetto (amministratore delegato Padova): “Capita ogni tanto di scivolare sulla buccia di banana, chi ha detto che uscivamo dalla società il 30 giugno evidentemente è scivolato, ma sono cose che capitano. Prenderemo decisioni importanti per il bene del Calcio Padova, questo mi sento di garantirlo, per il resto dateci un po’ di tempo”.