La priorità, ovviamente, sono gli equilibri societari e tutto quello che ne consegue. Ma in un successivo momento, una volta definite le strategie ai piani alti del club, andranno valutati i posti di comando della prossima stagione, ossia diesse e allenatore. La domanda successiva è immediata: De Poli e Pillon rimarranno? Vediamo gli scenari possibili
De Poli – Come già emerso, la famiglia Bonetto non ha cambiato posizione rispetto a quanto accaduto a Pavia in occasione del caso Amirante, a cui è seguita una tregua solo apparente e spinge per la sua sostituzione nonostante abbia ancora un anno di contratto con il club di viale Nereo Rocco. Posizione, a quanto pare, non condivisa da Massimo Poliero, che ha ribadito fiducia in De Poli anche in occasione della presentazione del progetto Academy. Su posizioni simili a quelle di Poliero anche Giuseppe Bergamin, alla ricerca però di un accordo con Bonetto che impedisca di cominciare la stagione con il piede sbagliato e senza quei contrasti che non si vuole ripetere, cercando il più possibile un’armonia interna. Si torna, dunque, al punto di partenza e due sono le opzioni possibili: De Poli resta con determinati paletti fissati e condivisi con tutte le componenti della proprietà oppure non viene confermato e a quel punto si pone il problema di trovare un sostituto
De Poli resta, Petrone allenatore? – Mario Petrone è il nome su cui avrebbe puntato dietro le quinte nelle ultime settimane De Poli. L’ex allenatore del Bassano che portò la squadra alla Lega Pro unica, al di là delle smentite ufficiali di rito (Petrone è sotto contratto con l’Ascoli) ha avuto già colloqui informali con il diesse biancoscudato, in cui i due hanno deciso di attendere gli sviluppi societari prima di procedere eventualmente con questa trattativa. Da ricordare che De Poli avrebbe preferito Moriero a Pillon in panchina nell’inverno scorso per sostituire Parlato e che solo una votazione soffertissima (4-3 in società) spostò gli equilibri a favore del tecnico di Preganziol. Pillon ha fatto bene e può comunque restare, la scelta di De Poli sarebbe con ogni probabilità orientata su uno di questi due nomi, senza scartare un’eventuale terza pista se Petrone non dovesse liberarsi dall’Ascoli.
De Poli non resta, chi al suo posto? – Se De Poli non dovesse rimanere (lui stesso non vuole un’altra stagione di liti dietro le quinte e di faticosi equilibri sempre sul punto di saltare), a quel punto si aprono due problemi. Il suo contratto (ma De Poli qualche richiesta dall’estero e sondaggi da B e Lega Pro li ha ricevuti) e il suo successore. I nomi più caldi sono quelli di Werner Seeber, che può lasciare Bassano se ci saranno i giusti incastri, e soprattutto quello di Giorgio Zamuner, il cui lavoro a Pordenone (budget ridotto e addirittura secondo posto più che possibile da ripescato con una squadra costruita in pochi giorni) è stato molto apprezzato nel mondo del calcio italiano. Con Zamuner diesse verrebbe da pensare come logica a Bruno Tedino in panchina, ma il tecnico ha un altro anno di contratto con il club friulano e Mauro Lovisa non ha intenzione di liberarlo, come già ribadito nei giorni scorsi. Ecco che, dunque, l’ipotesi di una conferma di Pillon non è da scartare neppure in questo caso, perché il tecnico trevigiano ha fatto un lavoro apprezzato da tutti in società. E questo, nonostante un contratto in scadenza, non è affatto da sottovalutare.