Giuseppe Bergamin: “Mi brucia più di Pillon, perché abbiamo avuto due occasioni importanti con risultati incredibili dagli altri campi. Evidentemente non siamo ancora maturi per ottenere questi risultati. Siamo mancati quando doveva esserci la forza per raggiungere i risultati. Con la Giana ci si aspettava di più, oggi la speranza era più lontana e non siamo stati capaci neanche di sfruttare la sfortuna. Questo campionato va visto come positivo. Dobbiamo guardare indietro e correggere tutti gli errori. L’obbiettivo raggiunto era importante, la conclusione poteva essere diversa. Con l’Alesssndria dobbiamo giocare per l’orgoglio. I discorsi societari? Non ho niente da dire, perché il campionato è finito oggi, va fatta un’analisi generale e tecnica e dobbiamo riflettere prima di prendere delle decisioni. Nuovi soci? Non lo so ancora, siamo aperti a tutto, vedremo”.
Stefano Sottili: “Abbiamo vinto ma potevano vincerla anche loro nel finale, e quindi dobbiamo imparare a gestire meglio queste situazioni in vista dei playoff. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, ma nella ripresa non abbiamo gestito al meglio il gol preso, la superiorità numerica ed il rischio nel finale”.
Giuseppe Pillon: “Oggi non devo e non posso dire niente alla squadra, perché l’atteggiamento e la prestazione ci sono stati. È per domenica scorsa che ho rabbia… Abbiamo giocato contro una squadra forte ma anche in inferiorità numerica abbiamo interpretato la partita in maniera corretta. Nonostante l’espulsione non solo abbiamo retto bene ma abbiamo avuto il pallone dell’1-2 al 92′ ed invece abbiamo visto tutti com’è finita… Poi Sbraga che sulla linea ha respinto in maniera fortuita il tiro di Neto Pereira… È il destino! Oggi non posso dire niente, mentre domenica scorsa ero furibondo… La sconfitta dell’Alessandria? Ho urlato il risultato ai miei giocatori, ma non è bastato. Me la sentivo che sarebbe andata così! Siamo arrivati scarichi nel momento topico… Non siamo riusciti a dare la scossa decisiva ma abbiamo comunque fatto una gran rincorsa. Ci è mancato anche De Risio nelle ultime partite, e oggi si è visto al suo ritorno. Gli applausi finali dei tifosi? Hanno visto l’impegno, dovevamo vincerla ed alla fine abbiamo perso per un contropiede perché eravamo sbilanciati alla ricerca dei tre punti, che era l’unica cosa che contava. La partita con l’Alessandria? Vogliamo chiudere bene il nostro campionato”
Carlo De Risio: “Siamo molto dispiaciuti, ma il calcio purtroppo è questo. A parte qualche errore individuale abbiamo fatto una buona partita, e potevamo pure vincerla… Siamo soddisfatti per la prestazione ma delusi per come è andata a finire. La classifica rispetta il valore della squadra? Se siamo quinto vuol dire che ci meritiamo questa posizione. La mia stagione doveva già essere finita a causa dell’infortunio, ma mi sono impegnato al massimo per esserci oggi”
Marcus Diniz: “Oggi è stata una delle migliori partite che abbiamo fatto, ma il calcio sa essere crudele. Faccio i complimenti ai miei compagni perché hanno disputato una grande partita. Nella ripresa siamo partiti bene ma abbiamo subito gol, poi abbiamo pareggiato in inferiorità numerica e potevamo anche vincerla ed invece l’abbiamo persa. Occasione persa? Più quella di settimana scorsa… Siamo molto dispiaciuti e tristi. Il futuro? Ho un contratto col Padova e voglio rispettarlo, ma dobbiamo ripartire da una base importante di almeno otto giocatori che devono rimanere”.
Claudio Sparacello: “Il rammarico è doppio per la sconfitta dell’Alessandria, ma la squadra ha dato il massimo anche oggi. Il mio gol? Ha dato la scossa, ma il risultato finale dice che abbiamo perso quindi… La classifica è veritiera? Qualche punticino per strada l’abbiamo buttato via, ma adesso pensiamo a chiudere al meglio il campionato. Il futuro? Sono del Trapani, parleranno le due società”.