«Sono deluso dall’atteggiamento della squadra, la misura è colma. Domenica con il Belluno voglio rivedere il vero Campodarsego». Parole di fuoco quelle pronunciate dal direttore generale Attilio Gementi, che punta dritto l’indice contro i giocatori, rei di scarso impegno in questo finale di stagione. Potrebbe sembrare un controsenso considerato che alla squadra bastano due punti nelle ultime due sfide con Belluno e Mestre per terminare la prima storica stagione in serie D con il secondo posto in classifica, che vuole dire giocare i primi due turni dei play off in una posizione di vantaggio (partite in casa con due risultati a disposizione), eppure i cinque pareggi nelle ultime sei gare (unica vittoria con il Montebelluna) non sono proprio andati giù al dirigente biancorosso. «La società e i giocatori stessi non meritano questo finale di stagione, è da oltre un mese che dico loro che si sono rilassati e che ci devono mettere più fame e attenzione: mi hanno risposto che mi sbagliavo, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non esiste che facciamo settanta punti, e nell’ultimo periodo raccogliamo cinque pareggi, vuole dire che manca l’atteggiamento giusto». Quindi rincara la dose: «La società è sempre stata presente e non ha mai fatto mancare nulla a loro, non accetto di vedere una squadra che va in campo come degli amatori mettendoci poca professionalità. Pretendo sempre il massimo. Non c’è più la volontà di prima, e domenica con il Fontanafredda abbiamo toccato il fondo giocando un secondo tempo senza anima e rischiando anche di perdere. Se qualche giocatore si sente appagato, lo dica e si faccia da parte lasciando spazio a chi ha voglia di giocare, abbiamo tanti giovani da lanciare. Non abbiamo ancora rovinato nulla, ma sarebbe davvero un peccato buttare via tanti mesi di grande lavoro. Voglio rivedere la squadra che fino a qualche settimana fa stava lottando per il primo posto con il Venezia. La società vuole arrivare più in alto possibile e onorare nel migliore dei modi i play off».
(Fonte: Gazzettino)