E’ finita, quasi sicuramente. Eppure è a quell’1% che ancora la matematica concede al Padova che si aggrappa Cristian Altinier. Il quale chiuderà, da attaccante di razza e comunque andranno queste ultime due giornate, con un bottino lusinghiero il proprio campionato. Per adesso fanno 14 gol, ma altri potrebbero arrivarne in queste ultime due giornate. A cominciare da sabato a Bassano. «Lo so che potrebbe sembrare assurdo pensarlo – spiega Altinier – ma io ancora non mi sono arreso del tutto. Abbiamo perso un’occasione incredibile domenica contro la Giana Erminio, ma è giusto riconoscere che anche loro hanno avuto meriti innegabili. La gente magari legge Giana Erminio e crede si tratti di una squadretta solo per il nome, poi vai a vedere l’organico e scopri che hanno gente come Perico, Polenghi, Bruno e Gasbarroni, che ha fatto la Serie A e che sappiamo quale valori porti. Noi abbiamo fatto male, ma loro hanno giocato benissimo, è giusto riconoscerlo. Il mister martedì era molto arrabbiato. Ne ha tutte le ragioni, così come ha ragione a dire che abbiamo buttato via il lavoro di cinque mesi. Perdere così fa male a tutti noi».
Altinier non lo dice, ma lascia intendere che l’analisi del direttore sportivo Fabrizio De Poli e di Giuseppe Pillon in merito al fatto che una parte della squadra possa aver inconsciamente mollato non è poi così campata per aria: «Ci hanno detto quello che pensano – taglia corto – io non saprei cosa rispondere, posso parlare per me. Posso aver giocato bene o male, ma so che il calcio regala spesso incredibili sorprese, per cui le motivazioni le avevo ancora in queste ultime partite. Per i miei compagni non posso parlare, credo che ognuno dentro di sé sappia benissimo se ha dato il massimo o meno. Io non ho colto particolari segnali in questa direzione, per il resto bisognerebbe interpellare ogni giocatore che è sceso in campo». Dulcis in fundo, Bassano e futuro irrompono in primo piano: «A Bassano bisogna andare per vincere – spiega Altinier – magari non servirà a nulla, ma in pochi credevano che l’Alessandria avrebbe pareggiato a Bolzano, per cui non si sa mai. A livello individuale non mi piace fare analisi e parlare prima che sia finita la stagione. I gol li ho fatti e il prossimo anno spero di rimanere a Padova. Ho un contratto di altri due anni e qui sto bene».
(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello)