Giuseppe Pillon, allenatore Padova: “Abbiamo giocato male, non abbiamo fatto una prestazione agonistica giusta. Ci è mancata cattiveria e determinazione. I ragazzi hanno dato tutto, forse siamo arrivati un po’ con l’acqua alla gola dopo tanta rincorsa. Abbiamo sempre fatto fatica, non abbiamo fatto bene, bisogna dire la verità. Gli altri risultati? Questa è una grande delusione, perché vedi sfumare tutto. C’è anche da dire che nei momenti topici noi abbiamo sempre fatto fatica, dobbiamo crescere anche dal punto di vista della personalità e della cattiveria agonistica. Oggi abbiamo toppato tutti, io per primo. Forse dovevo dare qualcosa in più. Forse dovevamo preparare meglio mentalmente la partita. Gasbarroni? Ho messo Bucolo davanti alla difesa apposta nella ripresa. Se devi recuperare a tutti i costi poi ti esponi. Campionato finito? Cerchiamo solo di fare bene contro Bassano e Alessandria e poi vediamo. Dobbiamo smaltire questa delusione e continuare a prepararci. Forse abbiamo speso tanto nella lunga rincorsa e forse al momento di fare il passo grande non siamo arrivati pronti. E’ ovvio che c’è una grossa delusione per esserci arrivati vicino. Voglia di riscatto? Adesso sono troppo deluso per parlare di futuro e pensare a cosa succederà. Ci sarà modo e tempo di parlare con la società. Siamo arrivati mentalmente e fisicamente stanchi. Io sapevo che questa partita era tosta, loro fuori casa hanno vinto spesso. In questo momento non penso proprio al futuro. I tifosi? L’aspetto positivo di questa stagione c’è stata, l’ho presa quintultima e siamo arrivati a giocarci i playoff fino a tre giornate dalla fine, ma è inutile negare l’evidenza della delusione”.
Cesare Albé, allenatore Giana Erminio: “Siamo soddisfatti di questa salvezza. Con Cremonese e Padova questi ragazzi hanno fatto bene, con cuore e con le loro possibilità. Abbiamo un buon gruppo, la differenza l’ha fatta la fame di vittoria. Noi non dobbiamo mai accontentarci, ma capisco il Padova che magari sia deluso. Io sono un grande tifoso di Nereo Rocco, lui ha fatto la storia biancoscudata e mi emoziona vincere qua. Il grande Padova che io sentivo all’oratorio, quando era difficile venire a vincere qua, era tanta roba. E’ morto nel ’79 e mi sembrava già vecchio, io ne ho 66 e non mi sento così vecchio. Tutto è relativo. Non so se il Padova avesse marcato Gasbarroni se sarebbe cambiato qualcosa, me lo auguro perché io sono della scuola della marcatura a uomo”.
Andrea Sbraga: “Cos’è successo? Qualche episodio ci ha girato male, se nei primi dieci minuti i tiri nostri entravano cambiava tutto. I gol? Sul primo c’era fallo laterale nostro, poi com’è andata l’avete visto anche voi. Già è arrivata la sconfitta, poi la notizia del pareggio dell’Alessandria è stata la batosta finale. Oggi rode molto, ma in generale sono contento perché quando sono arrivato a gennaio la situazione non era come quella attuale a livello di classifica”.
Alessandro Favaro: “I gol presi? Il primo non aveva una traiettoria regolare, ero andato a destra ma poi ha girato dall’altra parte, mentre il secondo mi ha sorpreso perché voleva crossare. Sono arrabbiatissimo con me stesso, sono autocritico anche quando prendo gol imparabili, figurarsi adesso… Noi comunque abbiamo sempre dato tutto e non abbiamo mai mollato, e siamo quindi orgogliosi. I tifosi ci hanno incitato anche alla fine, lì ringrazio di cuore. Purtroppo giornate e partite storte capitano, è il calcio”.