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Ore 19.20 – Dedo: “Non mi riferisco a Roberto, ma in generale bisogna davvero capirne poco di calcio per non rendersi conto che tra Parlato e Pillon c’è un abisso di competenza. E ho detto Pillon, cioè nulla più di un onesto mestierante dell’ambiente, mica Guardiola, Conte o Klopp…. Personalmente, e già lo scorso anno lo sottolineai più volte attirandomi le ire ed i perculamenti dei Carmine’s fanboys), non ero per nulla soddisfatto della gestione da parte dell’allenatore campano nemmeno durante l’agevole cavalcata in serie D. Ripeto, Parlato per quel che posso giudicare da lontano sembra senz’altro una brava persona ma a livello professionale la sua categoria di appartenenza e’ (e rischia di restare per sempre a giudicare da come ha gestito i suoi primi mesi in Lega Pro con il Padova e ancor più dai contenuti piuttosto ridicoli ed allusivi dell’ultima intervista) la serie D e il dilettantismo. Non ho dubbi che in un futuro prossimo lo ritroveremo alla guida di qualche squadra in testa a qualche girone in giro per l’Italia insieme ai suoi fedelissimi Segato, Niccolini etc (si riprendesse pure quel falegname di Dionisi e i suoi due ferri da stiro al posto dei piedi, ci farebbe anche un grandissimo favore!), ma per l’appunto quella è la sua dimensione, stop!”.
Ore 19.00 – Gianni: “Peccato non arrivare ai playoff quest’anno, era questo l’anno in cui provarci, non il prossimo anno con Venezia e Parma che avranno i milioni da spendere”
Ore 18.40 – Augusto: “Mi hanno detto che ieri a Cittadella cantavano: “Chi non salta padovano è”. Ma perché non si fanno annettere alla provincia di Wcenza e fanno un bel gemellaggio con i magnagatti che tanto sono già gemellati con 95 squadre? Noi teniamo viva la speranza playoff. FORZA PADOVA SEMPRE!”
Ore 18.20 – Filippo83: “Gent. Redazione, prendendo spunto dal vostro articolo sui gironi “longitudinali” ipotizzati per il prossimo campionato, avrei qualche domanda. Quanto è credibile secondo voi il format a 60 squadre, e soprattutto quanto sono credibili regole che, unica cosa puntuale nel sitema italiano, ogni anno vengono previste più stringenti ed ogni anno non funzionano mai? Perché se le regole attuali fossero rispettate rigorosamente, avremmo già ora 40 squadre (a essere buoni), altro che 60! O sarà l’ennesimo campionati di furbi poi penalizzati ogni 3 mesi (senza dimenticare l’A, ma guardate soprattutto i gironi B e C)? Altrimenti, mi viene da pensare, avremo una massiccia promozione di squadre dalla Serie D, ben oltre le prime in classifica: nel rispetto del risultato del “secondo campionato” dei play-off, ma si aprirebbero interessanti scenari per i vari Altovicentino, Campodarsego ed Este. Si stanno già preparando? Per chiudere: tornerà a chiamersi Serie C dal 2016/’17?” (d.c. – Al momento non ho risposte alle tue domande più che pertinenti)
Ore 18.00 – Roberto: “Un saluto alla dedazione. Ho letto l’articolo su Parlato e subito mi sono chiesto Pillon cosa avrebbe fatto senza DE RISIO, finocchio, SBRAGA , Sparacello, Baldassin… I giocatori buoni fanno la differenza
Certo Parlato ha pagato anche lo scotto della categoria ma penso che non meritasse un esonero senza avere la possibilità di rinforzi adeguati Vedendo la partita col il Cuneo vi sarete reso conto cosa è significato giocare senza Diniz e De Risio.. Rimarrò sempre con questo dubbio”