Padova, “Gazzettino”: la parola d’ordine è ricompattare la società e ritrovare un’unità d’intenti

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Sono giorni importanti per il futuro del Padova. Non tanto per le vicende del campo, con la squadra aggrappata alle risicate speranze di agganciare i play off (7 punti da recuperare all’Alessandria o al Bassano nelle ultime quattro giornate), quanto per l’impostazione delle linee guida da dare alla società. Allo stesso tavolo si ritroveranno i soci, vale a dire gli azionisti di maggioranza Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto insieme ai colleghi Massimo Poliero, Moreno Beccaro e Giampaolo Salot, con l’intento, come avviene nelle buone famiglie, di trovare una visione condivisa, sempre avendo chiaro in mente come obiettivo finale una cosa sola: il bene del Padova. Nel dopo-partita con la Pro Patria i diretti interessati hanno confermato che in settimana ci sarà un incontro, destinato probabilmente a non essere però l’unico proprio perché gli argomenti da trattare sono molteplici: finanziari, organizzativi e tecnici.

E probabilmente c’è da smussare anche qualche angolo di troppo. La sensazione è che prima della fine del mese difficilmente saranno svelati i piani per il futuro, anche alla luce del fatto che la squadra è comunque ancora impegnata nella ricerca di un piazzamento per gli spareggi promozione, e non si vuole creare alcuna eventuale turbativa. Ma dietro alla parvenza di normalità, qualcosa nel modo di intendere il futuro societario tra i soci probabilmente va chiarito, e va ritrovata appunto un’unità d’intenti. Diversamente si potrebbe arrivare a decisioni clamorose. È in questo senso che può essere letta anche l’indiscrezione rivelata qualche settimana fa di un’uscita di scena al termine della stagione della famiglia Bonetto perchè non più in sintonia di vedute con Bergamin. Indiscrezione peraltro smentita in maniera perentoria dai diretti interessati, anche se il rumors non è ancora del tutto sopito. Come anche continua ad aleggiare la voce relativa alla ricerca di eventuali nuovi soci, e quindi di nuove forze economiche fresche, per rendere ancora più forte il club.

Oltre alle questioni di politica societaria e finanziaria, naturalmente sarà oggetto di discussione anche il progetto tecnico in vista della prossima stagione. E le posizioni da analizzare in questa fase sono essenzialmente due, vale a dire direttore sportivo e allenatore. Il tutto basandosi sull’operato che hanno svolto nel corso della stagione. Anche su questo tema in seno alla società c’è da trovare probabilmente una posizione comune: Fabrizio De Poli è forte comunque di un contratto che lo lega ai biancoscudati anche per un altro anno, non altrettanto vale invece per Bepi Pillon che ha guidato la risalita della squadra dopo aver preso il posto di Carmine Parlato. Senza dimenticare che quest’ultimo aveva firmato in estate un contratto biennale (come De Poli) e quindi sarà a libro paga del Padova anche nella stagione 2016-2017 se non troverà squadra.

(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)




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