Altro che ramarri, questi sono caimani, capaci di mettere in fuga anche i leoni del Garda. Splendido e importante il successo (3-2) del Pordenone sabato pomeriggio ai danni del Feralpisalò. Splendido perchè arrivato al termine probabilmente della più bella partita giocata in questa stagione al Bottecchia. Importante perché vale il secondo posto (Bassano battuto in casa dalla Pro Piacenza) e i playoff avendo lasciato i gardesani (quinti, primi esclusi) a 7 lunghezze di distanza. CRESCENDO NEROVERDE – L’avevamo presentata come la sfida fra l’imprenditore dell’acciaio (Giuseppe Pasini, presidente del Feralpi) e il re delle barbatelle. Ha vinto quest’ultimo che non nasconde la sua soddisfazione. «Abbiamo più di un piede nei playoff – re Mauro inizia amplificando l’affermazione fatta da Bruno Tedino nel post partita -. Adesso – sorride -, con 7 punti di vantaggio a 360’dalla fine della stagione regolare tutto dipende solo da noi. Anzi – aggiunge alzando ulteriormente il tiro -, adesso con la testa libera andremo al Tombolato a fare l’impresa con la capolista Cittadella». All’inizio però, sul bordo dell’ovale cittadino, come al solito insieme al vicegovernatore e amico Sergio Bolzonello, Lovisa non sembrava soddisfatto. «Vero – ammette -. Anzi mi sono preoccupato per tutto il primo tempo perchè non stavo vedendo il mio Pordenone, ma una squadra timida con poco coraggio. Dopo il riposo invece tutto è cambiato. C’è stata una grandissima reazione. Sono stati gli stessi tifosi a dirmi a fine partita: presidente, questi sono ragazzi che amano la maglia che indossano. È così. Una squadra e un pubblico uniti per l’amore verso la maglia neroverde».
(Fonte: Gazzettino, edizione di Pordenone)