Per molti portieri la consacrazione arriva con la maturità calcistica, dopo i 25 anni. Ivan Pelizzoli, presentato ieri come nuovo numero 12 del Vicenza, è andato controcorrente, raggiungendo i vertici quand’era ancora molto giovane: titolare in serie A nell’Atalanta a soli 19 anni; l’anno dopo già riserva nella Roma campione d’Italia; debutto in Nazionale a 22 anni grazie a Giovanni Trapattoni; bronzo olimpico ad Atene nel 2004 quando ne aveva 23, e nello stesso anno premio come “Saracinesca d’Oro” (portiere meno battuto in Europa: appena 13 reti su 31 partite con la maglia della Roma). Poi, però, è iniziata un’imprevista parabola discendente, causata anche da alcuni infortuni, prima del trasferimento in Russia al Lokomotiv Mosca nel gennaio 2007, a 26 anni.IL RIMPIANTO. Proprio all’esperienza russa è legato il grande rimpianto di Pelizzoli: «Col senno di poi, ho capito che accettando di lasciare l’Italia in quel momento mi sono precluso un futuro in serie A – ricorda -. In Russia ho vissuto un’esperienza umana fantastica, ma dal punto di vista sportivo non è andata bene, anche per il livello piuttosto scarso di quel campionato. E una volta tornato, purtroppo, ero fuori dal giro».VOGLIA DI RIVALSA. Rientrato in Italia nel 2009 con l’AlbinoLeffe in serie B, Pelizzoli negli anni successivi ha convissuto con l’emergente Mattia Perin prima al Padova, poi al Pescara. Nell’ultima stagione ha difeso la porta dell’Entella fino alla fine del novembre 2014, quando si è gravemente infortunato alla spalla sinistra. «A 35 anni, arrivato in primavera senza contratto, ormai non ci speravo quasi più per quest’anno, anche se ho sempre continuato ad allenarmi con la Grumellese, formazione di serie D, attendendo una chiamata – racconta -. Quando ho saputo dell’interessamento del Vicenza, ho colto al volo questa opportunità: ho grande entusiasmo e voglia di rivalsa».VISITE OK. Il direttore sportivo Antonio Tesoro, presentando l’ultimo acquisto biancorosso, ha rassicurato tutti sulla sua integrità fisica: «Siccome girava la voce che fosse infortunato, abbiamo fatto svolgere tutti gli accertamenti dal dottor Ragazzi con scrupolo – ha spiegato -. I responsi sono stati confortanti, quindi sono molto felice di aver portato a Vicenza un portiere come lui, probabilmente il più forte fra quelli disponibili. Mi ero lamentato che, come nuovo ds, non potevo operare subito sul mercato: hanno voluto accontentarmi con la ricerca al volo di un sostituto per Vigorito…», ha scherzato Tesoro, dicendo che Pelizzoli «potrebbe essere a disposizione per il Livorno».ESPERIENZA PER IL GRUPPO. In un momento così delicato, anche l’esperienza del nuovo portiere potrebbe risultare utile al gruppo: «Sono qui per dare il mio contributo in campo, in panchina o anche solo in spogliatoio e in tribuna: il modo lo deciderà l’allenatore – dice Pelizzoli -. Conta solo la salvezza».
(Fonte: Giornale di Vicenza)