CITTADELLA (Padova) – Undici vittorie consecutive. Giusto per rendere ancora meglio l’idea, degli ultimi 33 punti disponibili il Cittadella ne ha messi in cassaforte 33. Il record di successi consecutivi in una sola stagione in Lega Pro detenuto dalla Cremonese è eguagliato, quota 65 in classifica raggiunta con il piglio del carro armato che non si può fermare, la matematica certezza del ritorno in Serie B ormai dietro l’angolo. E si comincia a prendere carta e calcolatrice per fare i primi conti. La prossima giornata di campionato potrebbe già essere quella della festa. Se il Pordenone sabato 2 aprile alle 20.30 non batterà la Reggiana, il Cittadella avrà a disposizione il primo match point lunedì 4 aprile alle 20 nel derby col Bassano. In caso di successo le ultime cinque partite di campionato si tramuteranno in una vacanza anticipata: impensabile a inizio stagione, quando pure i granata partivano con il vento in poppa e con i favori del pronostico. A risolvere l’ultimo inghippo, quello di giovedì sera a Mantova dove lo 0-0 si stava trascinando fino al 90′, ci ha pensato a cinque minuti dal fischio finale un insospettabile. Non tanto perché si dubiti della sua capacità di segnare e di essere protagonista, quanto piuttosto perché non giocava uno spezzone di partita dalla fine del 2015: «Eh sì – sorride Claudio Coralli – non ho avuto molte opportunità di mettermi in mostra, a parte la Coppa Italia. Aver segnato a Mantova è stato il meglio che mi potesse capitare, per un attaccante come me legatissimo alla maglia granata e a questa squadra è stata la ricompensa più bella per tutto il tempo passato ad attendere il mio momento. È stato bravo Sgrigna a mettere quel pallone, io mi sono fatto trovare pronto ed eccoci qui a festeggiare l’ennesima vittoria». Qualcuno, per la verità, come il portiere Francesco Bonato, ha provato a mettere in dubbio la paternità del gol di Coralli, sostenendo che no, il centravanti toscano non avrebbe toccato il pallone: «La palla l’ho toccata non una, ma tre volte – spiega il diretto interessato – a volte basta poco per cambiare la traiettoria di un pallone. Ma il gol è mio, ci mancherebbe altro. E spero di segnare ancora prima della fine dell’anno, soprattutto nella finale di Coppa Italia contro il Foggia. Mi piacerebbe fare gol al ritorno davanti al nostro pubblico, sarebbe il massimo». Coralli è stato il primo a sbilanciarsi. La Serie B ormai non può più sfuggire, troppa la superiorità di una squadra che ha messo sotto tutte le avversarie, una dopo l’altra: «Beh, sarebbe il colmo se non dovessimo farcela – sorride Coralli – abbiamo fatto già così tanto. Non dovrebbero esserci problemi, mettiamola così…». E pure Roberto Venturato, uno che non si sbilancia nemmeno sotto tortura, chiosa: «Non è ancora fatta – taglia corto – ma ci siamo vicini. Dobbiamo vincere col Bassano, manca ancora un’ultima tappa. E non dimentichiamo che abbiamo anche la finale di Coppa Italia da giocare e da provare a vincere. Sono contento, perché a Mantova è arrivata l’ennesima conferma che questa squadra è un gruppo di ragazzi straordinari e mi fa molto piacere che a segnare sia stato Coralli su assist di Sgrigna. Claudio e Alessandro sono due esempi di quello che qualsiasi allenatore vorrebbe avere a disposizione. Ragazzi che si sacrificano per il gruppo e per la maglia». La strada giusta? Ormai non vale più nemmeno la pena di sottolinearlo…
(Corriereveneto)