Vicenza, Tesoro si presenta: “Lerda uomo a me caro. E se retrocediamo non so cosa accadrà”

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Questa mattina, presso la Sala Conferenze del Centro Tecnico “Piermario Morosini” di Isola Vicentina (Vi), alla presenza dell’Amministratore Delegato Dario Cassingena e del socio di Vi. Fin. Stelvio Dalla Vecchia, è stato ufficialmente presentato il nuovo Direttore Sportivo biancorosso Antonio Tesoro.

Queste alcune dichiarazioni rilasciate dal Direttore Sportivo Antonio Tesoro.

“…E’ un grande onore poter essere qui, accostato ad una società così gloriosa. Mi scuso per il tempo che è trascorso prima dell’ufficialità ma per me si trattava di una presa di coscienza dettata dal fatto che il ruolo che vado a ricoprire si inserisce in modo abbastanza atipico essendo oramai il mese di aprile e pertanto il mio apporto alla causa limitato. Spero di poter comunque dimostrare le mie qualità e dare il mio contributo condividendo alla fine una gioia comune. Dopo un periodo di riflessione ho convenuto che un professionista giovane come me non può rifiutare un’offerta come quella del Vicenza. Ringrazio i soci di Finalfa e di Vi. Fin. per avermi voluto…”.

“…Ho visto una squadra con qualche difficoltà ma che non si può dare per morta. Ho assistito al primo allenamento oggi, vedo la volontà di reagire. La situazione strana è vedere questa squadra al penultimo posto, questo a testimonianza che certe dinamiche nel corso della stagione non hanno funzionato in modo corretto. Spero di capire velocemente il male che ha attanagliato nell’ultimo periodo questo gruppo. Ci attende un’impresa non facile però io sono fermamente convinto che potremo dire la nostra sino alla fine…”.

“…Lerda è sicuramente un allenatore a me caro. E’ stato portato qui dal Vicenza Calcio e non dalla famiglia Tesoro. Nel momento in cui il Club ha optato per un cambio tecnico il profilo di mister Franco Lerda è stato ritenuto il più adatto e anche io ho detto la mia avendo avuto esperienza diretta con la sua persona. Lerda possiede le conoscenze, le competenze e la personalità giusta per far emergere nuovamente il Vicenza. Ho riscontrato una situazione similare a Lecce due anni fa. Ero partito con mister Moriero in panchina e una squadra rivoluzionata. Perdemmo in malo modo la finale play-off. Arrivò pertanto Lerda dopo cinque sconfitte consecutive. Inutile dire che da lì alla fine conquistammo qualcosa come sessantaquattro punti e il tecnico riuscì ad imprimere una grande scossa a livello emotivo, diventando il leader di quel gruppo. Mi auguro che le similitudini con l’attuale situazione possano sortire lo stesso effetto…”.

“…Il mio contratto è vincolato alla salvezza della squadra perché ad oggi credo che il Vicenza Calcio stesso possa essere vincolato alla permanenza in Serie B. Non so se in Lega Pro i soci abbiamo un piano di sostenibilità economica per proseguire in questa impresa gravosa. Ma questi sono aspetti a cui io non posso rispondere…”.

“…E’ necessario recuperare le forze interne, in questo momento la squadra non è brillante. Il fatto di essere bloccata psicologicamente, a fronte del reiterarsi di risultati negativi, va a discapito della convinzione, aspetto che dovrà essere recuperato subito. L’auspicio è quello di cogliere prima possibile un risultato positivo che dia il via ad un altro finale di campionato. Oramai i tempi stringono e per salvarci servono cinque vittorie e un paio di pareggi. Il mio compito sarà di dar man forte all’allenatore e cercare di aiutarlo nella risoluzione dei problemi quotidiani…”.

“…Tengo a precisare che mio padre ha le sue idee e decide per se. Io ho un altro ruolo e altre idee. Se lui un domani decidesse di diventare un socio di Vicenza Calcio potrebbe essere magari uno dei tanti. Il mondo del calcio è stato stressante dal punto di vista emotivo ed economico in questi anni per la nostra famiglia e ne ha condizionato la quotidianità. La Lega Pro oltretutto è la categoria più dispendiosa perché non ha introiti e bisogna attingere esclusivamente al patrimonio personale. Mio padre resta un grande appassionato di calcio, sabato era a Venezia e ha voluto assistere alla partita al Menti, conosce Alfredo Pastorelli e magari un giorno potrà anche decidere di entrare. Ma queste sono domande che non dovete rivolgere a me. La richiesta che vi faccio è quella di tenere sempre e assolutamente scorporata la mia figura da quella di mio padre. Nella mia carriera ho lavorato come Direttore Sportivo da dipendente al minimo federale e ho deciso di fare questo mestiere. Se mio padre un giorno sarà dei nostri ben venga, altrimenti io sono determinato a proseguire il mio cammino…”.




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About Dimitri Canello

Direttore responsabile del sito web Padovagoal. Nato a Padova l'11 ottobre 1975, si è laureato nel marzo del 2002 in Lingue Orientali con la specializzazione in cinese. Giornalista professionista dal settembre 2007, vanta nel suo curriculum numerose esperienze televisive (Telemontecarlo, Stream Tv, Gioco Calcio, Sky, La 7, Skysport24, Dahlia Tv, Telenuovo, Reteazzurra, Reteveneta, Telecittà), sulla carta stampata (collaborazioni con Corriere dello Sport, Tuttosport, Corriere della Sera, Repubblica, Il Giornale, World Soccer Digest, Bbc Sport online, Il Mattino di Napoli, Corriere del Veneto) e sui media radiofonici (RTL 102.500, Radio Italia Uno)

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