Padova-Pavia, il ritorno del ‘Rulo’ Ferretti: “Quanto mi manca il mondo biancoscudato!”

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Gli eroi non passano mai di moda. Tantomeno a Padova, dove chi sa farsi amare, statene certi, non viene dimenticato. Padova-Pavia è stata l’occasione per rivedere sugli spalti dell’Euganeo due ospiti d’onore: Gustavo Ferretti e Davide Sentinelli erano lì, a seguire dal vivo per la prima volta i biancoscudati, approfittando della sosta della Serie D. Ed immancabilmente entrambi sono stati sommersi dall’affetto di chi ha avuto la fortuna di incrociarli. «Lo ammetto, un po’ Padova mi manca», ci ha confessato il “Rulo”, che oggi veste la maglia dell’Imolese e quest’anno è già arrivato a quota 20 gol. «È stato bellissimo tornare in questo stadio, ritrovare i compagni dello scorso anno, ma soprattutto vedere quanto la gente ancora mi vuole bene. Sono venuti in tantissimi a salutarmi, e la cosa che mi ha sorpreso è che molti erano informati sulla mia stagione, sapevano quante presenze e quante reti ho collezionato con l’Imolese, e questo non me l’aspettavo. Tantissimi mi hanno detto che avrebbero voluto rivedermi in biancoscudato pure quest’anno, e ciò per me significa molto: sono state prese altre strade, io mi sto godendo la mia stagione e la mia squadra, dove sto bene e lotto per i playoff, ma l’affetto di Padova rimane inimitabile».

A vedere quelle maglie correre sul campo e quella tifoseria esultare gli sarà venuto il groppo in gola. «L’Euganeo e questa gente mi mancano, non lo nego, si fa fatica a lasciare da parte certi ricordi. C’è stato un momento della partita in cui mi sono detto: “Che bello sarebbe scendere in campo adesso”. E mi è sembrato di rivedere il Padova dello scorso anno: una grandissima squadra, una partita dominata e un gran divertimento per tutti». Ha visto il match fianco a fianco con Pittarello, Niccolini e Sentinelli: quest’ultimo, domenica prossima, con un pareggio può festeggiare con il Piacenza la sua nona promozione in carriera. E tutti, insieme anche ai giocatori che sono rimasti in biancoscudato, sabato sera hanno cenato insieme a Villa Italia, nella più classica ed emozionante delle rimpatriate. Mancava solo una persona: Nicola Petrilli. Forse a lui, visto il momento non proprio felice, sarà passata la voglia di festeggiare..

(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)




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