Neto Pereira (attaccante Padova): “Sono contentissimo della prestazione della squadra e del gol. Era uno schema che avevamo provato in allenamento e che è riuscito molto bene. Sono contento che abbiamo vinto e che abbiamo giu hai una grande partita, risultati come quello di oggi danno morale. I playoff? Ci ho sempre creduto, a maggior ragione. Ci credo adesso, dobbiamo provare a fare più punti possibili e poi vedremo cosa succederà. La dedica è per Elena, la mia compagna”
Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “Abbiamo conquistato una grande vittoria, la squadra si è espressa al meglio delle proprie potenzialità. È la terza vittoria consecutiva, a questo punto siamo in corsa e ce la giocheremo fino in fondo. Dite che rido poco? Smaltisco la tensione almeno mezz’ora dopo la fine della partita, la mezz’ora non è ancora passata. Pensiamo al Pordenone, adesso dobbiamo spingere fino in fondo per vedere se riusciamo ad agganciare i playoff”
Marco Ilari (centrocampista Padova): “Non so dire dove potremo arrivare, posso dire che a Pordenone possiamo replicare la pr stazione di oggi. L’esultanza finale? Non era preparata, eravamo sotto la curva e ci è venuta così. Il Pavia mancava di diversi giocatori, ma veniva da tre vittorie consecutive ed è stato un avversario di grande livello. Per quanto mi riguarda sono in crescita, spero di crescere ulteriormente. Abbiamo preparato benissimo la partita, in questo siamo bravi”
Cristian Altinier (attaccante Padova): “Sul gol ho sbagliato quello più facile e ho fatto la cosa più difficile. Sono felice per la doppietta, ma soprattutto per la squadra. Segno di più nel girone di ritorno, è anche vero che nel girone di andata non avevo giocato sempre e avevo perso qualche partita. A Pordenone andiamo per vincere, ci proveremo fino in fondo per i playoff”
Giuseppe Pillon (allenatore Padova): “Grandissimo primo tempo il nostro, nel secondo qualcosina abbiamo concesso. Abbiamo speso tanto, poteva anche starci un po’ di calo, poi siamo usciti, quindi la condizione fisica e mentale è buona. Abbiamo proseguito la situazione di Mantova, la strada è quella giusta. Anche la settimana scorsa l’avversario era buono, è l’atteggiamento che conta. Abbiamo fatto tanto lavoro e ora abbiamo qualche frutto, ma non bisogna mollare niente. Abbiamo fatto tanta fatica, dobbiamo cercare di vincere più partite possibile e poi vedremo. Cosa è cambiato mentalmente? E’ la tranquillità di poter anche sbagliare. Quando lotti per la salvezza non puoi sbagliare, adesso non c’è più quel timore. La squadra dopo tre mesi di lavoro sta acquisendo delle certezze, adesso siamo più squadra, tutti lottano sia in difesa sia in attacco, stiamo pian piano arrivando a giocare come piace a me,. Noi facciamo il massimo per raggiungere un sogno. Il Pordenone? Gioca un calcio frizzante e aggressivo, simile al nostro, è libera mentalmente, tutto gli viene facile e stanno attraversando questo momento. Sarà una partita difficile, lavoriamo in settimana e vediamo. Il secondo gol è nato da una situazione che proviamo spesso in allenamento, solo che stavolta è riuscito. Il Pavia? Diamo merito alla mia squadra, che ha imbrigliato bene i lombardi, la partita era stata preparata bene. Loro davanti hanno grandi potenzialità. Noi nella lotta playoff? Solo attraverso un filotto di vittorie puoi pensare di arrivare agli spareggi, altrimenti recuperare cinque punti è difficile. Bisogna continuare così. Va migliorata la gestione della partita, non possiamo concedere qualcosa per rischiare di riaprire la partita. Se oggi loro segnavano sul palo poi si va in difficoltà. Il centrocampo? Dobbiamo continuare a sfruttare le corsie esterne, a creare gli spazi e a fare cross, perché con giocatori come Neto e Altinier devi mettergli palle alte. Siamo cresciuti finalmente, giochiamo alti, è quello che poi fa la differenza. Noi arrivavamo sempre primi sulla palla, eravamo corti e aggressivi e i tempi del pressing vengono meglio. Noi dobbiamo tenere ritmi alti, essere aggressivi”.
Davide Facchin (portiere Pavia): “Abbiamo fatto una partita brutta sia dal punto di vista tecnico, sia da quello tattico. Il Padova ha affrontato la partita con uno spirito migliore. La differenza rispetto alle ultime partite è che oggi abbiamo trovato una squadra organizzata e forte. Non so come mai abbiamo questi problemi, ma bisogna invertire la rotta. Due gol su rovesciate? Non mi ricordo se è la prima volta o meno, chiaro che se un attaccante in area riesce a fare una rovesciata qualcosa di sbagliato c’è”.
Fabio Brini (allenatore Pavia): “Siamo entrati in campo messi male e non nella condizione mentale di affrontare una squadra come il Padova. Perdere in questo modo non mi piace, non è la maniera di giocare a calcio è mancata cattiveria e non possiamo pensare di affrontare questa parte di campionato così. La cattiveria purtroppo non si compra, fa parte del dna di ogni giocatore. Le motivazioni bisogna trovarle quotidianamente. Non siamo ancora una squadra matura. Nel secondo tempo c’è stata un po’ di volontà in più ma non basta. Non mi ha soddisfatto nulla, non si scende in campo questa maniera. Domani mattina ci alleniamo e ne parleremo con calma del risultato. A livello mentale non è scattato qualcosa di importante. Non è pensabile che in venti giorni la squadra cambi tanto dalla sera alla mattina. A me servono calciatori, non ragionieri che stiano seduti su una scrivania. Il Padova? E’ stato bravo a crederci, essere aggressivo e ad arrivare primo su tutti i palloni”.