I numeri possono essere antipatici, sembrare freddi, ma non sbagliano mai. E dicono che il Cittadella, a nove giornate dal termine, sta dominando in lungo e in largo il proprio girone. Con 27 punti ancora in palio, la squadra di Roberto Venturato adesso ne ha 9 di vantaggio sul Pordenone che ieri ha pareggiato in casa con il Lumezzane, e 10 sul Bassano, terzo. A seguire l’Alessandria (prossimo avversario nel posticipo di lunedì prossimo) staccato di 13 lunghezze, poi tutte le altre. Confrontando i numeri della Lega Pro, ci si accorge anche che il Cittadella ha fatto più punti delle capoliste degli altri gironi – la Spal (girone B) ha 55 punti, il Benevento “solo” 47 nel girone C – e nessuna squadra può contare su un vantaggio così rilevante in classifica sulle inseguitrici. I numeri poi dicono che il Cittadella nelle prime otto giornate del girone di ritorno ha raccolto sette punti in più rispetto a quello dell’andata, frutto di un cammino senza alcun passo falso (due pareggi e un ko invece nella prima parte di campionato). «È stato portato avanti un lavoro importante in questi mesi, la squadra è cresciuta anche individualmente, e i risultati positivi generano entusiasmo e autostima», spiega il diggì Stefano Marchetti. I meriti sono eloquenti e pendono tutti dalla parte dei granata, ma c’è ancora tanta strada da percorrere. «Non abbiamo ancora vinto niente, i conti si fanno alla fine, quindi proseguiamo con questa umiltà, pensando a una gara per volta». Il Cittadella ha vinto le ultime due partite in condizioni atmosferiche avverse, su terreni di gioco pesanti che di fatto hanno azzerato le differenze di valori. Pochi ricami e tanta sostanza, anche a costo di snaturare il proprio credo calcistico. «Il grande merito della squadra, a Gorgonzola come al Tombolato, è stato quello di capire che tipo di partita si dovesse fare, e si è adeguata di conseguenza. È segno di grande maturità». Tra i punti di forza del Cittadella la qualità della rosa, che consente cambi senza influire sul rendimento collettivo. «Devo elogiare tutti, anche coloro che entrano nel corso della partita, che hanno dato un grosso contributo al gioco e ai risultati sin qui ottenuti. È la forza di questo gruppo». Tra le tante note positive anche il fatto che il Cittadella non incassa gol da tre partite: i miglioramenti nella fase difensiva sono evidenti. «È merito del collettivo, fa piacere rilevare i progressi dietro perché è su questo aspetto che abbiamo lavorato molto negli ultimi tempi. E se manteniamo inviolata la nostra porta, davanti abbiamo gente che il gol prima o poi lo fa». Adesso arrivano gli scontri diretti: lunedì l’Alessandria nel posticipo, Bassano, Reggiana e Pordenone dalla dodicesima giornata in avanti. Marchetti sottolinea: «Affronteremo squadre importanti, dovremo presentarci al massimo delle nostre forze». E come se non bastasse c’è anche l’obiettivo Coppa Italia. «Ci teniamo a questa manifestazione – afferma il direttore generale del Cittadella – perché rappresenta una vetrina importante per i nostri giovani. Mercoledì al Tombolato affronteremo la semifinale di ritorno con la Spal al massimo».
(Fonte: Gazzettino)