Luparense, Beccaro: “Ho già eguagliato il mio record di gol. E quando mi cercò il Padova l’anno scorso…”

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È il personaggio del momento in Serie D. Nove reti in 24 giornate di campionato, poi 5 nelle ultime due partite: Marco Beccaro in otto giorni ha scalato come nessun altro la classifica marcatori del girone C, trascinando la sua Luparense fuori dal guado. E con 14 gol ha già eguagliato il suo primato storico di marcature stagionali. «Non me l’aspettavo nemmeno», ammette l’attaccante dei Lupi. «Quattordici gol era il mio massimo stagionale, e l’ho già raggiunto pur avendo ancora nove partite per migliorarmi. Mi godo il momento, sono davvero felice per me, ma soprattutto per la squadra: in queste due partite i miei gol sono serviti a portare a casa 6 punti, e ora dobbiamo andare avanti, continuare così e provare a risalire ancora di più». Doppietta al Campodarsego, tripletta alla Liventina: in otto giorni Beccaro ha riscritto la storia del suo campionato. «Paradossalmente proprio i due gol al “Campo” sono stati il momento più bello. Finora avevo messo a segno una sola tripletta in carriera, quando ero a Marano, e quella dell’altroieri è stata la seconda. Sono contentissimo, ma due domeniche fa, vivendo a Campodarsego, è stato un momento unico. Il massimo, in tutti i sensi: mi spiace per i biancorossi, ma sono stato felicissimo di segnare alla squadra del mio paese, due gol alla prima in classifica davanti alla mia gente». La squadra di Enrico Cunico ha così allontanato – definitivamente, si spera – lo spettro dei playout. «Questo non può che essere positivo. Probabilmente, però, questa nostra risalita fa crescere un po’ di amarezza per qualche partita buttata, per i tanti punti persi per strada nella stagione. Abbiamo fatto grandi prestazioni, alternandole ad altre molto negative: lo spirito delle ultime due gare deve accompagnarci da qui alla fine, perché vogliamo dare continuità ai nostri risultati e solo così possiamo farlo». Dove può arrivare, allora, questa Luparense? «L’obiettivo è far bene, toglierci prima possibile da una posizione di classifica che non può farci stare ancora del tutto tranquilli. Quando succederà, poi potremo vivere alla giornata e vedere cosa succederà. I playoff sono lontani, ma non si sa mai: cerchiamo di vincerle tutte, e alla fine faremo i conti». Percorso particolare, il suo: poco più di un anno fa avrebbe potuto spiccare il volo con il Padova, se solo la Sacilese non avesse alzato le barricate. E invece eccolo, con tutto il rispetto, ad inseguire la salvezza con i Lupi. «Padova è Padova, lì ho fatto tutto il settore giovanile, e mi è dispiaciuto che quella trattativa non si sia concretizzata: per me avrebbe potuto essere un grande salto in avanti, ma in futuro chissà cosa potrà succedere. Sono state prese altre strade, ma va bene lo stesso».

(Fonte: Mattino di Padova)

Tre gol in un solo tempo li aveva già messi a segno tre anni fa quando giocava con il Marano nella partita con il Fersina Perginese, e anche allora suo allenatore era Enrico Cunico. Marco Beccaro si è ripetuto domenica spianando la strada ai Lupi nella goleada (6-0) con la Liventina e confermandosi il bomber del momento dato che nel turno precedente ha contribuito con una doppietta al successo nel derby con il Campodarsego. «Sono contento a livello personale e per la squadra. Con la Liventina è arrivata la prestazione che volevamo, nel senso che dopo la grandissima prova con il Campodarsego abbiamo dato un bel segnale di maturità. La mia sostituzione all’intervallo? Essendo in diffida e vincendo 4-0 era meglio non rischiare, e per lo stesso motivo è uscito anche Giglio». Impossibile non tornare sulla doppietta con il Campodarsego. «Sono di Reschigliano, praticamente ho giocato a casa. È stata un’emozione unica e in tribuna c’erano tanti amici. Mi è solo dispiaciuto che non ci fosse mio padre che era ammalato e ci teneva molto». In campionato Beccaro è arrivato a quota 14 sigilli. «Ho eguagliato il mio record ai tempi del Real Vicenza, ora naturalmente non voglio fermarmi. Sono quasi sempre andato in doppia cifra, ma a inizio stagione non mi aspettavo di segnare così tanto. Il merito va anche ai miei compagni». Oltre a essere il goleador, è anche il capitano della squadra. «Dopo la partenza di Nichele mi è stata data questa responsabilità. In ogni partita do sempre il cento per cento per questa maglia e per essere d’esempio ai più giovani».

(Fonte: Gazzettino)




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