«Lotteremo fino all’ultimo con il Venezia perché abbiamo la voglia e la forza di farlo. Se saremo più bravi bene, altrimenti complimenti a loro». La sconfitta nello scontro diretto al Penzo non ha scalfito il morale del Campodarsego, come si evince dalla parole del direttore sportivo Attilio Gementi. Domenica era naturalmente al fianco della squadra a Sant’Elena, prima di imbarcarsi (ieri) sul volo aereo per raggiungere San Paolo in Brasile dove resterà fino a venerdì 11 marzo per visionare alcuni giocatori insieme ai colleghi Nereo Bonato (Sassuolo) e Davide Vagnati (Spal). «Ci sta perdere con il Venezia – prosegue Gementi – semmai dispiace la sconfitta con la Luparense San Paolo nella quale abbiamo commesso errori e non siamo riusciti a raddrizzare la partita come in altre occasioni: se l’avessimo vinta, oggi saremmo in vetta a pari punti con gli arancioneroverdi. Ma la battuta d’arresto di domenica non ridimensiona la nostra squadra dato che abbiamo fatto il nostro costringendo gli avversari nella loro metacampo, tanto che ad un certo punto il tecnico Favarin ha inserito anche un giocatore di maggiore contenimento come Marcolini al posto di Innocenti. Il Venezia non ha dimostrato di esserci tanto superiore». Il Campodarsego, scivolato a tre lunghezze di ritardo, si può aggrappare anche al fatto che il cammino è ancora lungo. «Mancano nove gare e il Venezia dovrà affrontare partite insidiose con Mestre, Este e Belluno. Loro restano i favoriti, quanto a noi siamo pronti a dare battaglia. E ovviamente dobbiamo ripartire subito con la Liventina senza farci ingannare dal fatto che hanno perso 6-0 con la Luparense e che hanno fuori quattro giocatori». Occasione, tra l’altro, nella quale i padovani dovranno rinunciare a Piaggio (rottura dello zigomo) e a Kabine che è stato ammonito domenica ed era in diffida. Due sconfitte consecutive non erano mai state incassate quest’anno. «Ultimamente abbiamo preso troppi gol, dobbiamo ricompattarci. Però non molliamo e continuiamo a credere alla possibilità di riconquistare la vetta. A questo punto del girone andata eravamo staccati di quattro lunghezze e poi ci siamo laureati campioni d’inverno, tutto è ancora possibile».
(Fonte: Gazzettino)