Una partita che vale molto più di tre punti. Ne è convinto il presidente Joe Tacopina, a tre giorni dal big match di domenica al Penzo (ore 14,30) tra il Venezia e la co-capolista Campodarsego. «Psicologicamente è molto importante, perché la squadra che vince può riceverne forza e acquisire la convinzione di poter vincere il campionato». Un match a cui Tacopina, arrivato nei giorni scorsi in città, non si vuol perdere. Presidente, cosa ha detto ai giocatori quando li ha incontrati? Ha parlato dell’importanza della sfida con il Campodarsego? «Non ce n’è bisogno, sanno quanto sia importante questa partita. Piuttosto, ho detto loro di guardarsi negli occhi e ciascuno nel proprio cuore, per essere pienamente consapevoli che hanno l’occasione di entrare nella storia del club». Quando era stato qui l’ultima volta, un mese fa, dopo la sconfitta con la Virtus VeComp e il pareggio con la Luparense, non era però molto contento della squadra e dei risultati. Ora ha visto la scossa che sperava? «Non ho detto di non essere contento della squadra, ma ero molto dispiaciuto dei risultati. So quanto questa squadra sia valida e ho delle aspettative molto alte. Quando si vince sono più contento, ma questo è il calcio. Il Venezia ha molti leader, penso a Serafini, Carbonaro, Soligo, Maccan, Luciani…Grandi giocatori con esperienze diverse e sono convinto che insieme otterremo grandi cose». Il Venezia è stato costruito per vincere il campionato e salire subito in Lega Pro. Ma la squadra ha incontrato alcune difficoltà e infatti è in corso il testa a testa con il Campodarsego. Si aspettava che la Serie D fosse così complicata? «È la prima cosa che mi ha detto Perinetti (il ds, ndr ) all’inizio. Sapevo che questa categoria era difficile perché ci sono regole diverse: l’obbligo dei quattro under da mettere sempre negli undici. Poi perché ci sono campi che non sempre sono a un livello professionistico. E anche per altre cose…». Quanto sarà importante la presenza dei tifosi allo stadio domenica e, in generale, quanto conta il loro coinvolgimento? «I tifosi sono importantissimi, lavoriamo insieme per lo stesso obiettivo, tifosi, squadra, staff, dirigenti. Il nostro motto è “Uniti ripartiamo”. Penso al derby con il Mestre, ero orgoglioso della curva Sud e anche i giocatori hanno avvertito tutto il loro sostegno». Proprio con i tifosi ha dialogato in chat nel pomeriggio. Molti, presidente, le hanno chiesto notizie sullo stadio nuovo. Ci sono novità? «Lavoriamo costantemente alla realizzazione dello stadio. Progettisti e vari professionisti stanno facendo valutazioni, realizzando rendering. In tre anni avremo lo stadio e posso dire che sarà il migliore d’Italia. Questo è il tempo giusto, ora c’è la legge sugli stadi che ne favorisce la costruzione, c’è bisogno di nuovi impianti». C’è un modello di stadio al quale si ispira? «Mi piacciono il campo e le sedute dello Juventus Stadium, meno le aree interne ed esterne. Per questi aspetti preferisco l’Allianz Arena di Monaco e altri stadi negli Usa, come il Citi Field di New York. Ma il nostro stadio avrà uno stile veneziano».
(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Venezia)