«Bello ritrovarsi in testa alla classifica, domenica è stata una piacevole sorpresa apprendere a fine partita della sconfitta del Campodarsego. Immaginavo che la Luparense potesse essere un avversario scomodo per la capolista, come lo era stata con noi. Mi sarei accontentato anche di un pareggio. È andata ancora meglio, fossimo arrivati con 3 punti di ritardo a questa partita, saremmo stati condannati a vincere». Evans Soligo allarga il sorriso, è uno dei due capitani del Venezia insieme a Matteo Serafini, ma per un ragazzo cresciuto nel settore giovanile arancioneroverde e ritornato a casa dopo aver girovagato per mezza Italia, è una soddisfazione in più. «Questo campionato conferma che niente è scontato», ha aggiunto Soligo, «ogni vittoria devi sudartela fino all’ultimo secondo, poi può capitare che il Venezia pareggi in casa con l’Abano e che il Campodarsego addirittura perda con la Luparense. E sarà così fino all’ultima giornata perché ogni squadra ha un obiettivo preciso. Noi sapevamo, anche alla luce del pareggio con l’Abano, che avevamo un solo risultato a disposizione a Noale. E l’abbiamo raggiunto». E adesso la sfida al Campodarsego, partita che negli ultimi due mesi ha assunto connotati diversi, a seconda di chi c’era e con quale vantaggio in testa alla classifica. «Sarebbe una partita decisiva, solo se fossimo già arrivati all’ultima giornata», osserva il centrocampista, «dopo quella di domenica, resteranno altre 9 gare con 27 punti in palio. Ovvio che noi cercheremo di sfruttare il fattore campo e il sostegno che ci arriverà dalle tribune da parte dei nostri tifosi, però dovremo essere anche intelligenti a non lasciare spazio a una squadra che finora ha avuto un rendimento migliore in trasferta che non in casa. Faremo di tutto per vincere, per mettere 3 punti tra noi e il Campodarsego, senza però buttarci allo sbaraglio e rischiare di perdere. Servirà una partita di coraggio, ma anche di intelligenza».
(Fonte: La Nuova Venezia)