Eternamente sottovalutato, con ogni probabilità. Degno di essere, forse, considerato maggiormente. Giacomo Cenetti incarna però perfettamente lo spirito del Bassano. Low profile, zero polemiche, testa bassa e pedalare in attesa che arrivi il suo momento. Quel momento era sabato, quando Stefano Sottili lo ha fatto alzare dalla panchina per sostituire Guido Davì. Detto, fatto: gol e grande prestazione per dimostrare a tutti che il suo ruolo è qualcosa di più di quello di un comprimario. Lui che in estate era stato sondato con decisione dal Padova, lui che di qualità ne ha da vendere e che, soprattutto, è quella riserva speciale da estrarre per gli appuntamenti più importanti, quando serve un colpo a effetto per mettere a tacere la concorrenza. «Una dedica? A me stesso — dice col sorriso sulle labbra — quest’anno ho avuto diversi problemi fisici, chi ha giocato ha fatto bene e la cosa più importante è sempre e solo il gruppo. Il campionato è lungo, di sicuro noi abbiamo commesso degli errori, ma il calcio è anche questo. Pensiamo a noi stessi senza guardare i risultati delle altre, siamo il Bassano e andremo ad Alessandria senza paura». Il momento della verità è arrivato. L’ex Simone Iocolano attende il Bassano, per ora la sua nuova avventura non sta andando come avrebbe voluto: la squadra non gira e ha perso per strada molti punti preziosi. Ci saranno anche tanti tifosi, perché l’occasione è di quelle speciali e il tifo organizzato si sta muovendo per raggiungere il Piemonte. «Abbiamo bisogno dei nostri tifosi — precisa Cenetti — siamo un gruppo di giocatori vincenti che vuole continuare a vincere. Il successo con la Giana ci ha dato morale e fiducia, vogliamo proseguire su questa strada per arrivare più in alto possibile». Appuntamento a sabato, quando alle 17.30 andrà in scena forse la partita più appassionante e ricca di temi d’interesse dell’attuale stagione giallorossa.
(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Vicenza)