Le considerazioni che, di getto, mi verrebbe da fare su Padova-Cittadella sono tre. La prima: il Cittadella è più forte e merita vittoria e primato. La seconda: se una squadra è più forte e negli episodi le gira quasi sempre tutto a favore, diventa quasi impossibile batterla. La terza: Pillon ha evidenti responsabilità nel ko di ieri all’Euganeo, il primo della sua gestione (che rimane positiva). Cambi tardivi, errori nella gestione, difficoltà nel leggere la partita in corso. E’ la sua prima sconfitta, ma ancora una volta (come a Bolzano) ha mancato di coraggio e di tempismo nel momento più favorevole del match. Da oggi il campionato del Padova dovrà dire addio (salvo cataclismi) a qualsiasi velleità di playoff.
Finisce con i 400 tifosi arrivati da Cittadella in festa in Tribuna Nord. Perché il derby ancora una volta lo vincono i granata, 1-0 con gol di Gianluca Litteri al 29′, 1-0 che nel complesso può anche definirsi meritato, ma che è giocoforza figlio degli episodi. Episodi che voltano senza troppe discussioni le spalle al Padova e nel calderone finisce pure l’arbitraggio del signor Mainardi di Bergamo. L’episodio che manda su tutte le furie Pillon capita al 40′ del primo tempo, quando Petrilli lancia Altinier sul filo del fuorigioco e Scaglia lo stende.
Dirò come la vedo, senza giri di parole e senza prudenze verbali, perché chi mi conosce sa che ho tanti difetti, ma che il coraggio non mi manca. Non sarebbe cartellino rosso in quanto Altinier va verso l’esterno dell’area e non è diretto a rete, ma secondo me è calcio di rigore. Mainardi in effetti lo fischia, ma c’è una bandierina alzata del guardalinee che segnala un fuorigioco dell’attaccante mantovano. In diretta mi era sembrato fuorigioco, ma le immagini sembrano dare torto all’arbitro e di sicuro si tratta di un episodio decisivo. Attenzione, perché non sono nemmeno d’accordo di chi parla di arbitraggio a senso unico, perché l’arbitro non è in giornata e infatti sbaglia pure a inizio ripresa, quando grazia Diniz già ammonito da un sacrosanto rosso (arriverà più tardi). Anche in questo caso l’episodio è decisivo. E forse Mainardi sbaglia pure nel finale, quando Lora tocca una palla in area con un braccio, forse sbilanciato, forse no. Ho rivisto le immagini sei volte: non si capisce se ci sia un tocco che lo fa cadere, ma che colpisca il pallone con la mano in area è evidente.
Tirando le somme: il Padova è stato penalizzato? Sì, perché un episodio cambia una partita, due ancora di più e la partita poteva scrivere un’altra storia. Il Cittadella ha meritato di vincere? Tendenzialmente non avrei dubbi a rispondere di sì, perché la fotografia del match parla di un primo tempo a senso unico e di cinque occasioni nitide per i granata. Oltre che di un super Favaro. Il Padova nella ripresa ha invece giocato meglio, decisamente meglio, ma qui entra in gioco Pillon. Perché è stato monotematico, perché ha tardato i cambi, perché ha tardato a inserire Fabiano quando il Padova aveva perso Diniz, non ha cambiato modulo in superiorità numerica, non ha variato di una virgola il tema tattico. Certo, rimangono le ombre legate agli episodi. Che nel calcio fanno la differenza. Sì, la fanno anche quando una squadra è sicuramente superiore a un’altra. Come accaduto ieri all’Euganeo.