«Adesso arriva il bello». Lo dice Manuel Iori, ma in fondo lo pensano anche tutti i suoi compagni. «Il successo sul Pavia ci ha regalato una scossa positiva e allo stesso tempo può essere mentalmente una “mazzata” per le squadre che ci stavano inseguendo e che ci aspettavano al varco, avendo tutte vinto nelle gare che avevano anticipato la nostra», sostiene il capitano del Cittadella, contro i lombardi protagonista nel bene (il gol decisivo) e nel male (un suo pallone perso ha favorito il vantaggio iniziale degli ospiti). La sostanza, nella settimana che condurrà alla sfida con il Padova di domenica, per la capolista, però, non cambia: «Il derby? In questa fase del campionato non possiamo concederci distrazioni né rallentare, dobbiamo incamerare più punti possibile, perché ora iniziano a valere doppio». Sarà per questo che Venturato non ha concesso giorni di riposo ai suoi uomini: ieri l’allenamento si è svolto di mattina, con una blanda seduta defaticante per chi è sceso in campo lunedì sera e un allenamento più corposo per gli altri. Il morale al Tombolato è indubbiamente alto e fra i giocatori c’è voglia di scherzare. «Sul primo gol del Pavia ho fatto una bella cag..a», si lascia andare Iori. «Eh, di solito sono io che riprendo i miei compagni quando incappano in errori del genere, stavolta l’ho combinata grossa. Per fortuna Jallow è riuscito a rimediare subito, ha dato un paio di strappi importanti nel corso match. Ma tutta la squadra va elogiata, di solito si parla del gioco e della qualità che mettiamo in campo, ma con questa rimonta, dopo essere andati sotto due volte, abbiamo dimostrato di avere un grande cuore e… gli attributi». Iori non era nell’elenco dei diffidati, per cui l’ammonizione (la sesta nella stagione) rimediata protestando per il gol inizialmente annullato non lo toglierà dal derby. «Da regolamento il cartellino ci stava, ma confesso che non ho mai preso un “giallo” così volentieri…». Dal capitano agli ultimi arrivati lo spirito è lo stesso. Prendete, ad esempio, Valerio Nava, di nuovo autore di una prova convincente in fascia: «La gara con il Padova? Noi cercheremo di andare all’Euganeo a fare la nostra partita, come facciamo sempre, e portare a casa più punti possibile. Ci arriviamo dopo aver lanciato un messaggio alle nostre inseguitrici: tutte le dirette concorrenti speravano in un nostro passo falso contro un avversario di livello come il Pavia». Restano quelle «amnesie difensive», per usare le parole di Venturato, che si ripresentano puntualmente. Il Citta, forte del secondo attacco più prolifico del girone A con 37 reti all’attivo (soltanto una in meno della FeralpiSalò), può contare, tuttavia, soltanto sull’ottava miglior difesa, con 23 gol incassati in 22 giornate, più di uno a partita. «Qualche errore, dietro, ci sta, perché siamo una squadra che prova sempre a giocare la palla senza buttarla via. Guardiamo a quanto di buono abbiamo fatto: spuntarla all’ultimo minuto, contro una rivale tanto forte, dà la carica».
(Fonte: Mattino di Padova)
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Terzo gol in notturna per Manuel Iori. Dopo quelli messi a segno con Padova e Reggiana, è arrivato lunedì quello pesante con il Pavia. «Rimane un caso» precisa il capitano granata confermando la risposta data nei giorni precedenti al match con i lombardi. L’emozionante sequenza dei gol, con il 3-2 finale in doppia rimonta per la squadra di Roberto Venturato, non ha scalfito il roccioso capitano: «Ho dormito poco, ma per me è normale dopo le partite di sera. L’importante è aver vinto una partita difficile dimostrando di essere una grande squadra, soprattutto a livello mentale, con un grande cuore perchè non era facile reagire trovandoci due volte sotto. Questa vittoria è una spinta ulteriore per proseguire verso il nostro obiettivo». Adesso la preparazione è tutta rivolta al derby di domenica prossima, che inizierà alle 15 all’Euganeo. Per Iori è un ritorno da ex. «Il derby è sempre una partita diversa dalle altre. La sentiamo tutti, i tifosi in modo particolare, ma noi dobbiamo pensare solo al nostro programma per prepararla nel migliore dei modi. Sappiamo le difficoltà che andremo ad incontrare perchè ogni derby è sempre una partita a sè, ma noi siamo consapevoli dei nostri mezzi». Il Padova dopo l’arrivo di Bepi Pillon è imbattuto. Riprende il capitano granata: «Conosco bene l’allenatore biancoscudato perchè l’ho avuto nelle mie due esperienze a Livorno e per un breve periodo a Pisa. So come lavora e ho una grande stima di lui. Adesso però me lo trovo dall’altra parte e noi dobbiamo cercare di fare nostra la posta in palio. Non sarà facile, dovremo curare bene tutti i dettagli e avere grande rispetto per l’avversario». Tornando alla vittoria sul Pavia, spiega: «Sapendo che Pordenone, Feralpisalò e Alessandria avevano vinto per noi c’era molta pressione in più. Abbiamo subìto il primo gol su un mio errore, poi ho rimediato realizzando quello finale. Nel bene e nel male ho influito sul risultato». Sulla decisione dell’arbitro, che prima non aveva convalidato e poi si è corretto, afferma: «Mentre mettevo dentro il pallone di testa mi ero accorto benissimo che c’era un difensore sul palo. Ho insistito a far valere le nostre ragioni e penso che sia stato l’assistente, in un secondo momento, a segnalare all’arbitro la rettifica».
(Fonte: Gazzettino)