La marcia di avvicinamento al derby è ufficialmente iniziata. E Padova-Cittadella, prima ancora che sul campo domenica pomeriggio, si gioca in questi giorni di vigilia sulla carta, sugli schemi dei due allenatori, sulla tattica che dall’una e dall’altra parte si metterà in piedi per avere la meglio sull’avversario. Il Padova si presenta con una difesa rocciosa: un solo gol preso nelle ultime cinque gare e porta inviolata da tre settimane. Il Cittadella, invece, può contare sul secondo attacco del girone, sulle “bocche di fuoco” che, tra Litteri (già arrivato in doppia cifra) e i giovanotti che gli girano intorno, hanno sin qui trascinato la squadra di Venturato in testa alla classifica. Ma uno dei grandi punti di forza dei granata è soprattutto sulle corsie esterne: per Matteo Dionisi e Alessandro Favalli si prospetta una domenica di grande lavoro. A maggior ragione per chi all’andata non c’era, e non sa cosa aspettarsi: «Avrei voluto giocare quella partita a tutti i costi, ma per una botta alla coscia dovetti dare forfait», spiega Favalli. «Finalmente adesso sono pronto: è una gara importante, e non vedo l’ora di giocarmela. Quando ero a Cremona, i miei derby li ho vinti, sia contro il Piacenza che contro il Pergocrema, sia contro il Mantova: chissà che domenica non possa arrivare un’altra soddisfazione…».
Dalla sua parte, sul versante destro dei granata, Venturato dovrebbe confermare Schenetti, oppure inserire Zaccagni. «Quella è sempre una zona delicata del campo, tutta la squadra dovrà muoversi bene, e così anche noi esterni potremmo esserne agevolati. Se giochiamo di squadra, come sappiamo fare, possiamo fermare chiunque, anche il Cittadella». La capolista un po’ di timore lo incute comunque, ma il Padova sta bene e non parte per fare la vittima sacrificale come all’andata. «Giocano un ottimo calcio, ma siamo in grado di fermarli: se cerchiamo di fare una partita importante anche a livello tattico, possiamo riuscirci. A questo mondo niente è impossibile, nemmeno fermare i loro attaccanti». Quello che potrebbe invece giocare a vostro vantaggio è la tendenza che vede il Cittadella, negli ultimi tempi, subìre gol per colpa di qualche distrazione di troppo. «Segniamo poco negli ultimi tempi, ma stiamo lavorando per migliorare i nostri numeri e sono sicuro che abbiamo attaccanti importanti, che possono risolvere la partita anche con una sola occasione».
Sul versante opposto della difesa biancoscudata, Dionisi dovrà invece vedersela con Lora e Jallow, due brutti clienti. «Sarà una sfida difficile», ammette il terzino romano, «e se sono primi in classifica un motivo ci sarà. Il Cittadella si muove bene, e giocando quasi sempre con due punte centrali e due centrocampisti che si inseriscono, il lavoro di noi terzini è soprattutto di copertura. Sarà una bella sfida, per la difesa come per tutta la squadra». Come fermarli? Il Padova in questi giorni comincerà a preparare le contromisure all’attacco dei granata. «Di sicuro servirà grande attenzione, il derby sarà una gara difficile come lo sono state le ultime due contro Feralpi e Sudtirol. Dovremo avere un occhio di riguardo per tutti gli avversari, ma come tutti anche i granata sono umani e qualche errore possono commetterlo: dovremo essere bravi a sfruttarli e cercare di pungerli nelle poche occasioni che ci concederanno». Lei è carico, anche perché dopo la scoppola rimediata all’andata al Tombolato c’è grande voglia di rivincita nel vostro spogliatoio. «Rispetto per tutti, ma paura di nessuno. Anche il Cittadella dovrà essere bravo a metterci in difficoltà, perché il Padova è in un buon momento e sarebbe esagerato avere timore di una sfida come questa. Tanto più visto che nelle ultime tre occasioni il Padova è sempre uscito sconfitto: vogliamo chiudere questa statistica, e riportare un po’ di equilibrio nel conto dei derby. I tifosi ci daranno una mano, sappiamo quanto tengono a questa partita e daremo il massimo soprattutto per loro».
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)