Facce deluse, dire da funerale sarebbe troppo, ma sapere che il Campodarsego poteva essere a un passo, fa crescere il rammarico tra i giocatori del Venezia per una partita sbloccata e poi gettata a mare. A questo punto, il derby di domenica prossima a Noale diventa una tappa fondamentale per affrontare il Campodarsego la settimana successiva al Penzo. Eppure quel gol di Marco Modolo sembrava aver tolto non pochi grattacapi agli arancioneroverdi. «C’è rammarico» dice Modolo senza tanti giri di parole «perché sono partite da vincere. Dovevamo portarla a casa, sull’1-0 non si può pareggiare». Invece Fusciello ha frenato la corsa alla vetta del Venezia. «Vicario è stato bravo» prosegue l’autore del gol veneziano «ma non dobbiamo concedere quelle occasioni su palle inattive. Dobbiamo lavorare per migliorare le sbavature». Il portiere veneziano è stato tra i protagonisti della gara ma al 90’ cambia ruolo e passa a fare l’attaccante. «Intanto ho subito una carica, ho toccato la palla e preso delle spinte» dice Guglielmo Vicario parlando del pari dell’Abano «e anche stavolta siamo stati penalizzati. Sono stati concessi due rigori al Campodarsego, forse c’è un complotto contro di noi, sono allibito». Messo sul tavolo il carico da undici, Vicario chiama in causa anche la sfortuna. «Non possiamo rimproverarci nulla» continua «è un’occasione persa ma non vedo campanelli d’allarme».
(Fonte: La Nuova Venezia)
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Mettiamoci il campo allentato, mettiamoci pure che far gioco in situazioni del genere non è mai facile e che sbloccare sembrava la cosa più difficile da fare nel corso della gara e poi non si è riusciti a vincerla, ma l’allenatore del Venezia Giancarlo Favarin ha da ridire sull’arbitro. «Un gol viziato da un doppio fallo» esordisce «perché un attimo prima di quello su Vicario in occasione del pareggio, Acquadro ne aveva subito uno a centrocampo. E poi Gnago ne ha commessi diversi e non è stato ammonito». Messo da parte il torto, Favarin analizza una partita che si poteva vincere ma anche perdere se in certe situazioni non ci fosse stato San Vicario. Stavolta poteva essere una buona occasione per accorciare le distanze dalla capolista Campodarsego, invece tutto è rimasto come prima e c’è un incontro in meno da disputare. «Abbiamo fatto il massimo» spiega «con questo campo anche calciare diventava difficile e siamo stati i più penalizzati. Ma è indubbio che siano due punti persi. Il pallone non girava e loro mettendosi dietro hanno avuto dei vantaggi. Siamo stati distratti sui calci da fermo avversari e ci hanno un po’ graziati».
(Fonte: La Nuova Venezia)