Manca solo l’annuncio ufficiale, perché tutto è già deciso. Nella settimana di Pasqua, dal 25 al 30 marzo, Padova diventerà la capitale italiana del calcio giovanile. La città del Santo è stata scelta dalla Figc come sede per la disputa del girone di qualificazione al prossimo Europeo Under 19: gli azzurrini allenati da Paolo Vanoli affronteranno Israele, Turchia e Svizzera. L’EVENTO. Nelle ultime settimane gli emissari federali hanno visionato gli impianti che ospiteranno le quattro nazionali. Le squadre arriveranno in città tra il 20 e il 23 marzo: soggiorneranno tutte insieme in un singolo albergo, si alleneranno in quattro impianti distinti di città e provincia (ancora in via di definizione) e disputeranno i sei incontri ufficiali presumibilmente in tre impianti diversi: l’Appiani, appena rinnovato, il Tombolato di Cittadella e il Mercante di Bassano.
LA FORMULA. L’Italia, incaricata dalla Uefa di ospitare la manifestazione, ha scelto quindi Padova come quartier generale. E sarà un’occasione unica per la città e la provincia: osservatori e addetti ai lavori arriveranno da ogni angolo del Paese per scrutare i talenti del futuro, e anche i ragazzi delle scuole padovane saranno coinvolti in eventi e dibattiti, oltre che ad assistere agli allenamenti. Sarà anche una bella vetrina per lo sport come strumento di fratellanza, visto che nello stesso albergo dovrebbero soggiornare le nazionali di Turchia e Israele. GlI IMPEGNI. Delle quattro nazionali coinvolte, solo la vincitrice del quadrangolare staccherà il pass per l’Europeo Under 19 che si svolgerà a luglio in Germania: le sette vincenti dei mini-gironi andranno così ad aggiungersi ai tedeschi, qualificati come ospitanti. Per l’Italia, che metterà in vetrina diversi talenti (forse anche il gioiello Mandragora del Pescara, già acquistato dalla Juventus per il prossimo anno), l’impegno sulla carta non sembra insuperabile. Ma attenzione: mentre gli azzurri sono arrivati secondi nel loro girone eliminatorio dietro l’Inghilterra, Turchia, Israele e Svizzera hanno vinto i rispettivi raggruppamenti.
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)