Semaforo biancoscudato dalo stadio Druso di Bolzano per SudTirol-Padova
VERDE
Diniz – Sempre impeccabile, le pochissime volte che sbaglia rimedia lui stesso. Serve aggiungere altro?
Sbraga – Ha qualche difetto su cui lavorare, ma anche tanti pregi. Imposta palla al piede, è elegante, è rapido nello stretto. L’esclusione di Fabiano è difficile da digerire per il brasiliano (era l’ultimo dei problemi di questo Padova), ma se per far giocare Niccolini proprio non aveva senso, in questo caso si parla di un capitale societario da far crescere. E la scelta è comprensibile
Favaro – E’ giovanissimo, ma piace per la sicurezza e per il coraggio.
Neto Pereira – Almeno tre giocate di categoria superiore che possono spezzare l’equilibrio. Sempre pericoloso
GIALLO
Altinier – Non gioca male e sulla parata di Coser è sfortunato, tuttavia col passare dei minuti tende ad avvitarsi su se stesso, fino alla sostiituzione
Pillon – La salvezza è cosa fatta: ci vorrebbe un cataclisma per cancellare questa certezza e un punto a Bolzano non è certo da disprezzare. Anzi. E allora perché non provare a osare qualcosa in più? Cambi tardivi e poco coraggio nello schierare Mazzocco e non Finocchio o magari Turea al posto dell’acciaccato Petrilli. Ci fermiamo qui, perché non ha mai perso e le critiche le facciamo per costruire, non certo per distruggere. Chi ancora fa confronti con Parlato sarebbe bene che si riguardasse la partita d’andata con il SudTirol e tenesse bene a mente numeri e cifre. Che non mentono mai.
De Risio – Meno brillante rispetto alle prime due uscite. Primo tempo complicato, migliora nella ripresa
ROSSO
Ilari – Un esterno alto dovrebbe andare sul fondo e crossare. Non ricordiamo una giocata in tal senso in 90 minuti, poco meno. Continua ad essere poco brillante e i cambi adesso ci sono. Li si utilizzino, anche perché un’eventuale esclusione non sarebbe una bocciatura, ma una normale turnazione magari temporanea nell’ambito di una stagione lunga e logorante