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Ore 22.00 – Al termine dell’udienza svolta oggi a Roma, la Corte Federale d’Appello a Sezioni Unite si è riservata la decisione sul giudizio di rinvio Ex Art. 62 Comma 2 C.G.S. CONI ed Art. 34bis Comma 3 C.G.S. FIGC a seguito della decisione del Collegio di Garanzia dello Sport del CONI in ordine alla determinazione delle sanzioni inflitte alle società Teramo e Savona. I due club dovranno ancora aspettare la possibile riduzione della penalizzazione inflitta loro a seguito del processo calcioscommesse.
Ore 20.35 – Paulo Daniel Dentello Azzi, attaccante italo-brasiliano e nuovo volto del Pavia, si presenta così ai microfoni dei canali ufficiali azzurri: “Sono qui da pochi giorni e sono contento per il bel risultato di sabato. Mi sono subito trovato bene sia in squadra che in città. Mister Brini mi sta lasciando tranquillo, senza mettermi pressioni particolari. Il calcio italiano tatticamente è più impegnativo rispetto a quello brasiliano, dove c’è più libertà sul terreno di gioco. Sono lontano da casa ma mi aiuta la fede, un aspetto per me fondamentale nella vita”.
Ore 20.00 – Abano Terme (PD), 10 febbraio 2016 – Importantissimo successo per la squadra rossoblù che grazie alla doppietta di Pittarello nel secondo tempo ha la meglio nel derby contro l’Abano 2 a 1 e fa un balzo in avanti in classifica. In piena emergenza tra squalifiche e infortuni i Lupi fanno il colpaccio esterno fermando la lanciatissima truppa di Zeman.
Ore 19.30 – Bruno Tedino, tecnico del Pordenone, interviene a Tuttolegapro e parla del mercato di gennaio: “Sono davvero molto soddisfatto. Lavoriamo tutti in sintonia, abbiamo sempre avuto idee molto chiare e le abbiamo messe in pratica. Sono partiti De Cenco e Finocchio, la nostra coppia di attaccanti, ma li abbiamo rimpiazzati molto bene, con giocatori molto bravi, desiderosi di fare un buon campionato”. Il Cittadella lì davanti sembra imprendibile, però la classifica fa sognare i tifosi… “Se andiamo a guardare le prime posizioni, c’è un intruso: è il Pordenone. Noi non dobbiamo guardare il Cittadella, ma noi stessi. Fare la nostra corsa, dando il 101% in ogni gara. A fine anno vedremo i punti totali e la posizione di classifica che saremo riusciti a raggiungere”.
Ore 19.00 – MOTTA DI LIVENZA (Treviso) – Che sarebbe stato un pomeriggio davvero complicato lo si sapeva sin dall’inizio. Ed è andata esattamente come doveva andare, con una battaglia senza esclusione di colpi dal 1′ al 90′ e con una vittoria soffertissima in dieci contro undici per 2-1. Il Campodarsego resta a +3, ma questi tre punti sono fondamentali per continuare a sperare in un aggancio al primo posto in attesa dello scontro diretto del Penzo del 28 febbraio. Il Venezia parte forte e al 7′ sfiora il vantaggio con Modolo, che mette alto sopra la traversa con un bel colpo di testa. La Liventina si difende, ma subisce il superiore tasso tecnico arancioneroverde e al 26′ arriva anche il vantaggio: Innocenti pesca benissimo Lattanzio, che al volo batte Berto. Il Venezia insiste e sfiora subito il raddoppio con Fabiano, ma nel finale di frazione ancora una volta subisce un gol pesante: prima Vicario salva su Fantin (37′), poi è Vianello a firmare l’1-1. A inizio ripresa Innocenti riporta avanti il Venezia con un tiro al volo, ma ancora una volta un’espulsione complica la vita agli uomini di Favarin. Viene espulso Lattanzio per simulazione e conseguente doppia ammonizione. A questo punto la Liventina ci crede, Vicario salva due volte su Iacono e Savio, Langella (vice di Favarin) viene allontanato per proteste e il finale è palpitante. Vicario è decisivo, il 2-1 resiste. E si spera ancora.
Ore 18.50 – Finale a Motta di Livenza: Liventina-Venezia 1-2
Ore 18.20 – L’ex allenatore della Cremonese Fulvio Pea parla a Tuttomercatoweb: “Dopo sette partite senza vittorie è normale che un allenatore – sempre in discussione per il ruolo che ricopre – paghi le conseguenze”. Ha qualche rammarico per aver accettato l’avventura a Cremona? “Assolutamente. Non sono cose che si possono sapere in anticipo. Le cose possono andare bene o male. L’allenatore deve pensare sempre di approcciarsi con entusiasmo”. È stato prosciolto dalle accuse dell’inchiesta Dirty Soccer, che momento è per lei? “Sono sereno dopo essere stato coinvolto in una situazione quanto meno imbarazzante. Finalmente sono tranquillo dopo che la giustizia ha fatto il suo percorso nel modo migliore”.
Ore 18.10 – Torna avanti il Venezia, 2-1 a Motta di Livenza, rete di Innocenti. Liventina-Venezia 1-2
Ore 17.50 – Pareggio della Liventina con Vianello proprio in chiusura di frazione: 1-1 il punteggio fra Liventina e Venezia alla fine del primo tempo
Ore 17.40 – Venezia in vantaggio a Motta di Livenza con la Liventina per 1-0. Rete segnata al 27′ da Lattanzio
Ore 17.20 – E’ la Cremonese a staccare il pass per i quarti di finale della Coppa Italia di Lega Pro superando 2-1 l’Alessandria. Decisiva la doppietta di Magnaghi, mentre nel primo tempo era andato a segno Terigi. Ora i grigiorossi, che volano dopo l’esonero di Fulvio Pea, affronteranno il Cittadella in un’altra gara ad eliminazione diretta con data ed orario ancora da definire.
Ore 17.00 – Senza limiti. Il Campodarsego non si ferma mai, batte 2-1 in rimonta anche il Monfalcone e allunga in classifica momentaneamente a +6 sul Venezia, impegnato dalle 17 a Motta di Livenza contro la Liventina. Gli uomini di Antonio Andreucci hanno controllato agevolmente il Match, ben più di quanto non dica il risultato finale. E dire che il Monfalcone era partito a razzo, sfiorando il vantaggio al 3’ con Zubin di testa, che servito da Miraglia, trova la deviazione di Merlano in corner. Sul corner successivo è ancora Miraglia a crossare, stavolta per Dukic, che non sbaglia e blinda l’1-0 (4’). Al 13’ arriva il meritato pareggio del Campodarsego. Aliù viene steso in area da Catania, calcio di rigore solare che Cacurio trasforma impeccabilmente. L’ultima palla gol del primo tempo è ancora per il Campodarsego, con Aliù che mette di poco alto l’assist di Pellizzer. Nella ripresa il Campodarsego parte all’assalto. Cinque occasioni in pochi minuti, poi all’8’ arriva il gol del vantaggio: Bedin calcia dal limite, la difesa respinge, arriva Kabine che come un falco mette dentro e fa esplodere il Gabbiano con un gol del 2-1. Continuano le occasioni, fra cui spicca una traversa di Aliù. L’ultima chance al 35’ è per Pellizzer che sfiora il 3-1. Ma va bene così, i tre punti erano quello che contava
Ore 16.30 – Risultati turno infrasettimanale Serie D girone C: MESTRE – U.TRIESTINA 2012 5 – 0 finale Gol:15′ Villanova (M) – 31′ Ferrari (M) – 11 s.t. Nobile (M) – 14′ s.t. Nobile (M) – 29′ s.t. Magrassi (M)
ABANO – LUPARENSE 1 – 2 Gol: 29′ Fuscello (A) – MONTEBELLUNA – ESTE 0 – 2 finale Gol:10′ s.t. e 29′ s.t. Matroianni (E) CAMPODARSEGO – MONFALCONE 2 -1 finale Gol:5′ Dukic (U) – 14′ Cacurio (C) – 8′ s.t. Kabine (C) FONTANAFREDDA – GIORGIONE 2 – 2 finale Gol: 3′ s.t. Tonizzo rig. (F) – 9′ s.t. Podvorica (G) – 19′ s.t. Tonizzo (F) – 22′ s.t. Giacomazzi (G) LEVICO TERME – SACILESE 1 – 0 finale Gol:3′ Cali’ (L) LIVENTINA – VENEZIA ore 17.00
Ore 16.20 – Intenso lavoro sul sintetico per la squadra
Ore 15.50 – Qui Guizza: arriva l’amministratore delegato Roberto Bonetto
Ore 15.30 – Iniziato l’allenamento: lavoro a parte per Petrilli, Petkovic e per Bucolo
Ore 15.10 – La squadra si allenerà oggi sul sintetico della Guizza. Ritardo rispetto all’orario previsto
Ore 14.40 – (Gazzetta di Reggio) Angelo Raffaele Nolè è pronto per rilanciare se stesso la Reggiana nella corsa ai play off. A Gorgonzola un pari che ha lasciato l’amaro in bocca? «Intanto credo che poche squadre andranno a fare punti là, poi il meteo ed il campo pesante ci hanno complicato le cose. Non sono arrivati i tre punti ma la mentalità è stata quella giusta». Soprattutto nella ripresa quando s’è visto il suo ingresso nel 4-2-3-1… «Lo facevo nel Bassano ma l’ottimo secondo tempo è dipeso dalla presenza di molti attaccanti in campo che ci ha reso più offensivi ed ha offerto maggiori soluzioni. Poi al tecnico spetta il modulo, a noi spetta dare il massimo». Come mai ha giocato poco nell’ultimo periodo? «Scelte tecniche. Da professionista cerco di rispondere coi fatti quando sono chiamato in causa». Per questo ha avuto una grande esultanza dopo il suo gol alla Pro Piacenza? «Avevo tanta voglia di segnare davanti al nostro pubblico, che apprezzavo già dall’anno scorso. E’ stata una liberazione, quel gesto era per togliermi tutte le maledizioni sperando in un nuovo inizio». Sente di aver deluso le aspettative? «Le mie prestazioni finora non sono state positive ma spero, d’ora in poi, di tornare sui livelli degli altri anni. Ci sono momenti così in una carriera ma l’importante è farsi trovare sempre pronti, non mi sento in fase calante, sento ancora gli stimoli di una volta».
Ore 14.10 – (Il Centro di Pescara) Era invece nel suo destino giocare nella Virtus: Manuel Giandonato dopo due anni di voci che lo indicavano in rossonero e dopo essersi allenato una settimana agli ordini dell’ex mister D’Aversa era andato al Padova. «Finalmente sono qui e sono felicissimo», ha detto il centrocampista casolano, «sono qui per contribuire a raggiungere un obiettivo non impossibile e a fare bene, perché se ognuno gioca e si allena al massimo ne trae beneficio tutta la squadra»
Ore 13.50 – (Gazzettino) «Ho saputo che avrei giocato nel ritrovo tecnico pre-gara, dopo il pranzo, quando viene comunicata la formazione. Ci speravo come sempre, mi alleno per giocare. Sono contento». Jellow ha disputato una buona gara e soprattutto ha segnato. «È raro che io faccia gol di testa – spiega il gambiano – ma a Piacenza tutti noi volevamo vincere. Aver segnato subito dopo il gol del vantaggio dei padroni di casa è stato importante per raggiungere la vittoria». La dedica è scontata. «Per Yusupha. Gli telefono dopo ogni allenamento e dopo ogni partita. Domenica e lunedì sono rimasto con lui a Verona presso le strutture del centro sportivo Bottagisio del Chievo. Lui adesso sta meglio, fa terapie e fra qualche giorno gli toglieranno il tutore. Non vedo l’ora che possa iniziare il programma di riabilitazione e torni a giocare».
A Cittadella si trova a suo agio. «Tutti mi aiutano e mi vogliono bene – continua – in particolare la signora Zita del bar stadio. Io alloggio là vicino. A Piacenza dopo il gol sono andato di corsa ad abbracciare il dg Marchetti, per me rappresenta l’intero ambiente granata, che trovo meraviglioso. C’è una grande stima reciproca, ma anche con tutti gli altri dirigenti, compagni e collaboratori mi trovo bene». Sulle aspettative per il suo futuro, conclude Lamin: «L’obiettivo numero uno è vincere il campionato con il Cittadella. Per l’anno prossimo mi piacerebbe giocare ancora con la maglia del Cittadella in serie B».
Ore 13.30 – Fra poco meno di un’ora in campo Campodarsego – Monfalcone e Liventina-Venezia per il turno infrasettimanale del Girone C della Serie D. In classifica padovani avanti di 3 punti sui lagunari
Ore 13.10 – Dopo essere stato escluso dalla lista del suo Mantova per il derby con la Cremonese, l’ex Padova Francesco Ruopolo è intervenuto pubblicamente per chiarire che «la mancata convocazione è stata dovuta al persistere di problemi al ginocchio, per i quali abbiamo programmato ulteriori accertamenti. Non c’è stato alcuno screzio con l’area tecnica del Mantova», ha chiarito Ruopolo.
Ore 12.50 – (Nuova Venezia) «Non è tempo di esperimenti» spiega Giancarlo Favarin, che in settimana aveva pure provato soluzioni alternative e che a Motta di Livenza sconterà la seconda giornata di squalifica, «le novità saranno solo in mezzo al campo». Una scelta obbligata, Callegaro al posto dello squalificato Acquadro, una scelta tattica-caratteriale, con il ritorno dal primo minuto di Matteo Marcolini, più centimetri e agonismo nella zona centrale, mentre Soligo e Calzi partiranno dalla panchina. Fuori gioco per un fastidio Carbonaro, rimasto a casa con Busatto, Gualdi e Ferrante (tornerà a disposizione domenica contro l’Abano), toccherà ancora a Lattanzio guidare l’attacco del Venezia, sorretto alle spalle da Innocenti, Serafini e Fabiano. «La Liventina è una buona squadra, 32 punti non sono pochi, ma come fanno un po’ tutti, si chiuderà e ripartirà»
Ore 12.30 – Non è andato a buon fine il provino dell’attaccante bulgaro Atanas Kurdov, 27enne giramondo con una presenza all’attivo nella nazionale Under 21 del suo Paese. Ex Bayer Leverkusen, Winterthur e Astana, esploso in patria nel 2013-14 con la maglia dello Slavia Sofia, Kurdov ha lasciato ieri Mantova. Ufficialmente, in via precauzionale, per ragioni assicurative, non avendo ancora sostenuto le visite mediche previste, in realtà pare che l’affare sia da considerare chiuso
Ore 12.10 – L’allenatore del Monfalcone Andrea Zanuttig presenta la sfida di metà settimana alla capolista Campodarsego: “Il turno infrasettimanale crea grattacapi anche in Serie A, figuriamoci tra i dilettanti. Giocare ogni tre giorni aumenta a dismisura il rischio-infortuni – spiega al quotidiano Il Piccolo- e una squadra come la nostra in questo momento specifico ha bisogno di essere al top a livello di uomini e di energie. Prendiamola con filosofia, in questa trasferta potrò far riposare Mattielig perchè viene da sei gare di fila dopo un periodo abbastanza lungo di inattività: l’avrei tenuto fuori con ogni probabilità anche se non avesse da scontare il turno di squalifica. Questa sfida è facile e allo stesso tempo difficilissima da affrontare: da una parte lo stato emotivo dei ragazzi sarà al massimo perchè avranno di fronte la battistrada, dall’altra la loro forza non si discute tanto che hanno messo un paio di pezzi pregiati (Zanuttig si riferisce all’ex Triestina Kabine e all’ex Bassano Zecchin, ndr) nella loro intelaiatura. Possiamo, anzi, dobbiamo dire la nostra per dare ulteriore continuità ai recenti risultati».
Ore 11.50 – (Gazzettino) Due vittorie e un pareggio nelle partite da lui disputate per intero, un solo gol al passivo per il Padova e la porta inviolata domenica con il Feralpi Salò, l’attacco più forte del girone. Non poteva iniziare meglio l’esperienza in biancoscudato di Andrea Sbraga, approdato all’ombra del Santo nel mercato di gennaio. «Effettivamente – replica il centrale difensivo ex Carrarese – sono molto contento, pure per l’intesa con i tre compagni del pacchetto arretrato che era uno degli aspetti che mi preoccupava di più. Vedo che i meccanismi migliorano di partita in partita dunque le cose vanno anche meglio di quanto mi potessi aspettare. Speriamo di proseguire così».
Quello che salta all’occhio del giocatore romano, è la naturalezza e la tranquillità con cui agisce anche nelle situazioni più difficili: «Per carattere, sono sempre abbastanza sicuro di me e vengo da quattro campionati, anche in piazze calde come Pisa e Salerno, in cui ho sempre giocato palla a terra e mi sono preso le responsabilità, senza limitarmi a fare il compitino. Qui, in più, agisco da centrale di sinistra, pur essendo destro, ma sono cose a cui si fa l’abitudine». E il Padova nel frattempo può vantare la seconda migliore difesa del girone, con 17 reti al passivo, come il Bassano e peggio solo della Reggiana (13): «Non lo sapevo, ma diciamolo a bassa voce per non essere poi smentiti alla prossima gara. È merito di tutti, dagli attaccanti che sono i primi difensori, agli esterni che si abbassano fino ai centrocampisti che danno una grossa mano. La nostra forza deve essere la solidità perché poi, con il nostro reparto offensivo, qualcosa esce sempre. In serie C per me contano proprio la solidità e l’organizzazione».
Positivo pure l’impatto con la piazza: «Sapevo che avrei trovato una tifoseria “top” e ci seguono in tanti pure in trasferta, anche se non siamo in testa alla classifica. Contiamo di fare bene e vedere sempre più gente perché il contorno di pubblico regala fascino alla gara e ci dà una spinta in più». Poi Sbraga torna sul successo con il Feralpi: «Sapevamo che era una delle squadre più in forma e attrezzate e nei primi quindici minuti ho visto poche formazioni correre così. All’inizio tra noi ci si diceva di tenere botta che poi poteva arrivare il nostro momento e siamo stati bravi a non agitarci».
Ma dove può arrivare questo Padova? «Il primo obiettivo, quello della salvezza, direi che è ormai vicino, ma giochiamo una gara alla volta, cercando di migliorare e senza pensare ad altro, se non di goderci il momento. Questo è un girone molto difficile, altra categoria rispetto a quello del centro da cui provengo, con tante compagini veramente forti, ma non si sa mai cosa può succedere. A Carrara, ad esempio, con una società fallita, sono quinti in classifica. Se ci saranno sorprese sarà bello per tutti. Intanto sabato, giocando con il Sudtirol che è un punto sopra di noi, per la prima volta avremmo la possibilità di guadagnare posizioni, ma so che all’andata è stato un match traumatico».
E intanto il giocatore comincia a conoscere la città: «Sto cercando casa dalle parti di Prato della Valle e finalmente sto imparando a girare le vie senza il navigatore, prima un vero incubo. Quello che non capisco è che gli altri giocatori nuovi chiedono a me le indicazioni stradali, come fossi qui da sempre…».
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) . La buona notizia è che sia Pascali che Donazzan hanno ricominciato a “corricchiare”, sia pure ancora per conto proprio. Quella cattiva è che, in vista del posticipo con il Pavia, il recupero del primo è poco probabile e quello del secondo escluso. Questo Cittadella, che ieri si è ritrovato dopo i due giorni di riposo concessi da Venturato, ha però mostrato di avere una panchina sufficientemente ampia per far fronte agli infortuni, anche se al centro della difesa i giocatori restano contati, essendo a disposizione i soli Scaglia e Cappelletti. Alla ripresa degli allenamenti ancora ai box sono rimasti De Leidi, Paolucci, che non rientrerà prima di marzo, e, ovviamente, Bobb. I BIGLIETTI. Cittadella-Pavia si giocherà alle ore 20 di lunedì 15 al Tombolato. I biglietti sono acquistabili on line, nelle rivendite Ticketone o rivolgendosi alla sede granata con orari 9.30-12.30 e 15-18.30 (sabato solo al mattino dalle 9.30 alle 11.30 e lunedì fino alle 17, con i botteghini dello stadio aperti dalle 18.30). L’ARBITRO. A dirigere il posticipo con i lombardi è stato designato Stefano Giovani, di Grosseto, che sarà coadiuvato dalla coppia Campitelli-Lombardo. Giusto tre anni fa l’arbitro toscano fu suo malgrado protagonista di un episodio di inciviltà, immortalato da un video molto cliccato su Youtube: dopo la gara con l’Arzanese venne pesantemente insultato direttamente dagli altoparlanti dello stadio Romagnoli di Campobasso. La voce era probabilmente quella del presidente della società di casa, che poi fu multata di 10 mila euro. OCCHIO ALLA COPPA. Una sfida da seguire con interesse: questo pomeriggio, alle ore 15, Cremonese ed Alessandria s’incontreranno allo Zini per gli ottavi della Coppa Italia Lega Pro. La vincente sarà la rivale del Cittadella nei quarti di finale, in programma in gara secca, al Tombolato, in data da destinarsi
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) «Da mesi abbiamo denunciato e chiesto spiegazioni invano alla giunta sul perché essendo l’Euganeo perfettamente funzionante avesse di punto in bianco deciso che il Calcio Padova dovesse essere trasferito in tutta fretta al Plebiscito. Ora capiamo il perché: c’è un progetto speculativo per fare un centro commerciale su un’area comunale». È il commento del segretario provinciale del Pd Massimo Bettin. «Un centro commerciale di 25 mila metri quadri non regge un investimento come quello sullo stadio – sottolinea – Il sindaco venga in consiglio comunale e apra una discussione pubblica e trasparente su quanto sta accadendo». «Ecco svelata la vocazione per Padova Ovest – aggiunge il consigliere dem Gianni Berno – considerata da Bitonci una palude per l’ospedale, ma magicamente adatta per nuove strutture commerciali». Anche se l’area che era stata ipotizzata per il nuovo ospedale non è la stessa dello stadio: si trova poco lontano, dall’altra parte di corso Australia. Pungente l’ex sindaco Ivo Rossi, che citando l’acquisizione di un progetto torinese per il nuovo Euganeo negli anni ’80 chiede uno sforzo di memoria: «Anche allora, dietro a ingenui tifosi, si muoveva un potente comitato d’affari, e contro quel progetto in consiglio comunale ci fu un solo voto contrario. Provate ad indovinare di chi? Il resto è storia recente»
Ore 10.50 – (Mattino di Padova) Le due vittorie contro Lumezzane e FeralpiSalò hanno rilanciato le ambizioni di classifica biancoscudate. Ma non c’è nemmeno il tempo di festeggiare: all’orizzonte è in arrivo la doppia sfida con Sudtirol e Cittadella, le due gare che nel girone d’andata rappresentarono il primo scoglio (per nulla superato) del Padova di Carmine Parlato. A distanza di un girone il clima è ben diverso alla Guizza, ma in vista del match di sabato a Bolzano (ore 15, arbitro Valiante di Nocera Inferiore) una preoccupazione c’è e riguarda il responso medico sul portiere Petkovic (nella foto): elongazione muscolare della gamba destra. Starà fermo alcuni giorni, e non è affatto certo che sia disponibile per la partita del “Druso” . LA RIPRESA. Ieri mattina la squadra ha ripreso gli allenamenti. Clima disteso e voglia di scherzare: bersaglio preferito dei compagni, manco a dirlo, Daniele Corti, preso di mira dalle battute del gruppo dopo il gol da cineteca che ha spianato la strada alla vittoria sui gardesani. Petkovic, invece, si è sottoposto all’ecografia che ha dato l’amaro responso di cui vi abbiamo riferito sopra: domenica il portiere serbo, rilanciando in avanti l’ultimo pallone della gara, è scivolato sul terreno viscido e ha sentito tirare il muscolo della coscia. La seduta di oggi è fissata per tutti alle 15, sempre alla Guizza. L’ASSENZA. Chi invece sa già che dovrà fare a meno di uno dei suoi “perni” è Giovanni Stroppa, il tecnico del Sudtirol, che contro il Padova non potrà contare sul difensore Massimiliano Tagliani, il quale contro il Bassano, sabato scorso, ha rimediato la quinta ammonizione, facendo così scattare la squalifica: assenza pesante per la squadra di casa, visto che il centrale, per la quarta stagione di fila in forza ai sudtirolesi, era stato sin qui il giocatore più presente dell’intera rosa dall’inizio della stagione.
Ore 10.30 – Il SudTirol perde Massimiliano Tagliani, squalificato per una giornata dal Giudice Sportivo di Lega Pro, per cumulo di ammonizioni (5), l’ultima delle quali rimediata nella partita contro il Bassano. Tagliani dovrà dunque saltare il match di sabato 13 febbraio 2016 al Druso contro il Padova.
Ore 10.10 – (Corriere del Veneto) Se sognare non costa nulla, perché non provare a immaginare una rivoluzione a Padova Ovest. È quello che ha pensato Roberto Bonetto, amministratore delegato del Calcio Padova, che lunedì sera a Telenuovo ha svelato il mastodontico progetto per l’area dello stadio Euganeo con cui sta lavorando assieme al presidente biancoscudato Giuseppe Bergamin e a tutti i soci del sodalizio calcistico. «C’è un appezzamento di 125mila metri quadri di proprietà comunale attorno all’Euganeo. Questo terreno è destinato a uso sportivo, ma all’interno possiamo fare un’area commerciale da 25mila mq, un’alberghiera da 24mila mq e una residenziale da 18mila, oltre agli impianti sportivi». Si tratta in sostanza di tutta la zona attorno Euganeo, più l’area a ridosso di via Due Palazzi a nord di viale Nereo Rocco. Bonetto ha svelato altri particolari del piano faraonico: «Abbiamo coinvolto l’architetto romano Davide Stolfi insieme a A.i. Engineering che ha contribuito alla costruzione dello Juventus Stadium. Sono previsti cinque campi da calcio di cui due sintetici più due da calciotto da dare in gestione, una piscina coperta, una foresteria, un centro medico sportivo e tre blocchi residenziali con 36 appartamenti. L’area dell’attuale Euganeo verrebbe abbattuta e dentro sarebbe calato il nuovo piccolo stadio da 22mila posti e nella zona verso Corso Australia verrebbero collocati i 25mila metri di parco commerciale». Traduzione? L’idea è quella di destinare lo spazio tra la Tribuna Est e la tangenziale alla costruzione di strutture singole destinate a grandi catene. Si parla già di un interessamento di Decathlon, Trony e un importante negozio di scarpe. Oltre all’iter burocratico, la questione più annosa riguarda i costi visto che a sentire Bonetto questo piano vale «circa 80milioni di euro». «È un impegno privato e non pubblico – continua Bonetto -. Abbiamo un potenziale investitore perché lo stadio deve uscire dal ricavo dell’area commerciale. Entro una quindicina di giorni l’investitore ci darà una risposta. Una cordata inglese? Non è detto, parlano dialetto, sono più vicini di quanto si pensi. I tempi? Per fare lo stadio dal giorno zero a quando costruisci 18 mesi». Il nome (o i nomi) dell’investitore nasconde un nodo importante visto che alcuni terreni adiacenti all’Euganeo appartengono al gruppo Alì, capitanato dalla famiglia Canella, mentre altre aree a sud dello stadio sono di proprietà del gruppo Pam. Logico immaginare un loro interessamento. Un altro investitore potrebbe essere capitanato dal gruppo Aspiag, proprietario di Despar. Di certo l’attuale Euganeo verrebbe raso al suolo (2 milioni il costo dell’abbattimento) e ricostruito con una struttura a catino chiuso con colori bianco e rossi. L’operazione, però, presenta alcuni ostacoli come il fatto che il Comune ha appena dato il via all’operazione Plebiscito. «Sono due progetti che vanno avanti in parallelo, ognuno ha la sua vita», taglia corto Bonetto a cui fa eco il presidente Bergamin: «Più che la questione politica, mi preoccupa trovare il finanziamento. La parte burocratica si risolve in fretta”
Ore 09.50 – (Corriere del Veneto) PADOVA Non è facile capire se, in quello che molti hanno già ribattezzato il risiko degli stadi, la società biancoscudata e l’amministrazione comunale vadano d’accordo o meno. Oppure se una delle due parti in causa stia bluffando. O, ancora, se entrambe le parti, pur percorrendo strade apparentemente differenti, stiano in realtà puntando al medesimo traguardo. Di certo, abbandonando le congetture politiche e gli sgarbi sotterranei e concentrandoci piuttosto sui fatti, la vicenda non è chiara e comprensibile come dovrebbe. Cominciamo con i dati di fatto: la freddezza con cui il sindaco Massimo Bitonci ha replicato al progetto del nuovo Euganeo svelato in diretta tivù su Telenuovo dall’amministratore delegato del Calcio Padova Roberto Bonetto ha sorpreso non poco i tifosi. «Allo stato attuale, l’amministrazione ha in cantiere un solo progetto relativo ad impianti sportivi per il calcio, cioè quello riguardante il Plebiscito. Ad oggi presso gli uffici competenti del Comune, non è stata depositata alcuna manifestazione d’interesse per l’area dell’Euganeo, che è di proprietà comunale», ha replicato gelido Bitonci che ha subito precisato: «Ben vengano eventuali proposte da parte dei privati, il Comune le metterà in gara con un avviso pubblico, prevedendo la condizione che ogni ambito commerciale sia realizzato all’interno della struttura del nuovo stadio e non attorno ad essa. Inoltre – ha sottolineato Bitonci, rammentando alcuni provvedimenti urbanistici assunti proprio in previsione della nascita dell’Euganeo – qualsiasi eventuale progetto non potrà prescindere dai vincoli del Prg vigente, la cui variante riferita all’area in oggetto, adottata nel 1986 e approvata nel 1988, prevede 25mila metri quadri di commerciale, 18mila di residenziale e 8mila di ricettivo (che però possono svilupparsi su più piani per un totale di 24 mila come vorrebbe Bonetto)». Anche se, ormai da tre decenni, a fianco dell’impianto di viale Rocco, esiste la possibilità di realizzare una grande struttura di vendita, cioè con una superficie superiore ai 2.500 metri quadri, il sindaco però sembra voler mantenere i piedi per terra e puntare tutto sulla ristrutturazione del Plebiscito, ovvero l’ex stadio del Petrarca Rugby che dovrebbe appunto diventare (temporaneamente o meno si vedrà) la nuova casa del club biancoscudato: d’altronde, in proposito, il Comune ha appena acceso un mutuo di 3 milioni di euro per il Plebiscito. Inoltre, prima di lasciare spazio al dibattito, non va dimenticato che quella in cui ci stiamo muovendo è una zona molto delicata. Perché, a parte l’area dell’Euganeo, più o meno di fronte c’è quella in cui l’ex sindaco Flavio Zanonato (con la benedizione, in un primo momento, pure del presidente della Regione Luca Zaia) aveva collocato il nuovo ospedale. E perché, poco più a sud, c’è l’ex Foro Boario di corso Australia, dove da tempo è prevista l’opportunità di costruire un’altra grande struttura di vendita e dove dovrebbe presto insediarsi Leroy Merlin (forse non a caso, poco più di un anno fa, respinta da Padova Est, dove Bitonci aveva appena riposizionato il futuro polo medico-sanitario). Nel frattempo, davanti al progetto illustrato dall’ad biancoscudato, il consigliere comunale del Pd Massimo Bettin va all’attacco senza freni: «Siamo di fronte ad una colossale operazione speculativa. E adesso finalmente capiamo il motivo per cui si è deciso di spostare il nuovo ospedale da Padova Ovest e di spendere 3 milioni di euro di tutti i cittadini per mettere a posto il Plebiscito. Per l’ennesima volta l’aula di Palazzo Moroni è stata espropriata delle sue funzioni. E le scelte sul futuro di Padova sono state prese altrove insieme con i privati». Più o meno sulla stessa linea l’ex vicesindaco reggente Ivo Rossi, che fa un parallelo con quanto accadde alla vigilia della costruzione dell’Euganeo, inquinata da un vorticoso giro di tangenti: «Anche allora – racconta l’esponente dem – dietro ad ingenui tifosi si muoveva un potente comitato d’affari. E contro quel progetto in consiglio comunale ci fu un solo voto contrario. Provate ad indovinare di chi?». Il suo. Già. Davide D’Attino
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) L’identikit dell’investitore pronto a scucire una vagonata di milioni per concretizzare il progetto del nuovo Euganeo e riqualificare l’intera area intorno allo stadio è tracciato dallo stesso Roberto Bonetto. Ad un certo punto del suo intervento televisivo, l’a.d. del Calcio Padova si è lasciato scappare, a precisa domanda (Avete qualcuno pronto a darvi una mano?): «Certo, è un imprenditore veneto. È uno che parla dialetto ed è più vicino di quanto si pensi…». Nessun nome, ovviamente. Ma chi è disposto a farsi carico di una mega-operazione del genere, con 80 milioni di euro da mettere sul piatto per il buon esito della stessa? Il primo “candidato” preso in considerazione, anche dagli stessi proprietari della società biancoscudata, è stato Francesco Canella, il fondatore della catena di supermercati Alì, che proprio in questi giorni ha celebrato il miliardo di fatturato raggiunto con i suoi punti-vendita nel 2015. «È vero, sono stato avvicinato da Bonetto e Bergamin», ha detto ieri l’84enne imprenditore padovano, festeggiato recentemente dai suoi 3.250 dipendenti con l’acquisto di una pagina sui quotidiani locali per il suo compleanno. «Ci siamo visti a novembre, se non ricordo male, e mi hanno reso partecipe della loro idea di costruire un nuovo stadio, più piccolo rispetto all’attuale, con annessa cittadella commerciale intorno. Ho risposto che non sono interessato e, se devo essere sincero sino in fondo, vedo il progetto di difficile realizzazione per gli alti costi che comporta». Il “no” di Canella spinge, allora, a spostare l’attenzione verso l’Alta Padovana e qui salta fuori un personaggio dalla potenza economica indiscussa: Ennio Doris, 75 anni, di Tombolo, fondatore del Gruppo Mediolanum, attivo nel settore della finanza e del risparmio. Attualmente ricopre il ruolo di presidente di Banca Mediolanum SpA, di consigliere di Mediobanca SpA, Banca Esperia SpA e Fondazione San Raffaele del Monte Tabor e vanta un patrimonio stimato di 1,7 miliardi di dollari. Perché il suo possibile coinvolgimento? Perché un mese fa, nel corso di una riunione del Cda del Padova, è stato approvato un piano di finanziamento a medio termine proprio con Banca Mediolanum della durata di tre anni, utile «a garantirci una maggiore solidità economica», come ebbe modo di spiegare lo stesso a.d. al termine. Insomma, il Calcio Padova ha chiesto una mano e l’ha ottenuta. E se adesso lo stesso Doris fosse interessato a fare il Mediolanum Stadium, visto che chi costruirà l’impianto in zona Montà con ogni probabilità lo sponsorizzerà pure? Basta aspettare un paio di settimane e sapremo
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Nel frattempo giungono pessime notizie dall’infermeria. Lazar Petkovic, infortunatosi nella parte finale della partita vinta per 2-0 con la Feralpisalò, salterà quasi certamente la trasferta in programma sabato a Bolzano contro il SudTirol. Il bollettino medico diffuso in serata parla di un’elongazione muscolare alla gamba destra, ragion per cui (salvo sorprese), sabato toccherà ad Alessandro Favaro difendere la porta biancoscudata. Qualche piccolo problema anche per Nicola Petrilli, che ieri ha svolto lavoro differenziato, ma non si tratta di nulla di grave e le possibilità di un suo recupero sono molto alte. Ieri si è allenato con la prima squadra anche un difensore delle giovanili proveniente dal Montenegro, che Pillon ha chiesto per poter svolgere le prove tattiche in vista del big match di sabato. L’intenzione dell’allenatore trevigiano è quella di confermare per 10/11 (l’unico cambio dovrebbe essere Favaro al posto di Petkovic) la squadra che ha battuto la Ferapisalò. Nel frattempo il Cittadella riprenderà ad allenarsi oggi pomeriggio in vista del posticipo di lunedì alle 20 in programma al Tombolato contro il Pavia. Un posticipo di grande appeal mediatico, che verrà trasmesso in diretta su Raisport.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Un attaccante bulgaro, recentemente svincolato dal proprio club di appartenenza, è il possibile ventiquattresimo giocatore da inserire nella rosa del Padova seguito in queste settimane da Fabrizio De Poli. La trattativa, avvolta da una fitta cortina fumogena, sta proseguendo dietro le quinte da almeno tre settimane e sarebbe arrivata alle battute finali. Potrebbe essere conclusa entro pochi giorni, anche se al momento non sono stati diffusi altri particolari in merito. Da chiarire che non è assolutamente detto che si arrivi alla fumata bianca, tuttavia a questo affare sarebbe legato anche il possibile reintegro di Rosario Bucolo nella lista dei 24 giocatori, al momento composto di soli 23 elementi, consegnata alla Lega Calcio dopo il termine del mercato di gennaio. A proposito di Bucolo: non ci sono novità sostanziali che riguardano il centrocampista siciliano, escluso di fatto dal progetto e sempre ai margini dell’attuale rosa. Pare che ci sia stato un ammorbidimento della posizione di Giuseppe Pillon, che avrebbe accettato al secondo tentativo le scuse di Bucolo, ma è stata la società a puntare i piedi. Per il momento la posizione rimane ferma, in attesa che venga definito l’eventuale arrivo del Mister X bulgaro seguito da De Poli. Ore 08.30 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Cittadella 44, FeralpiSalò e Pordenone 37, Alessandria e Bassano 36, Pavia e Reggiana 33, SudTirol 32, Cremonese e Padova 31, Giana Erminio 26, Cuneo 24, Pro Piacenza 23, Lumezzane 20, Renate 19, Mantova 18, AlbinoLeffe 15, Pro Patria 2 (-7 punti di penalizzazione).
Ore 08.20 – Lega Pro girone A, i risultati della ventunesima giornata: Padova-FeralpiSalò 2-0 (Corti (Pd) al 30′ st, Sparacello (Pd) al 47′ st), Alessandria-Lumezzane 1-1 (Iocolano (Al) al 41′ pt, Mantovani (Lu) al 31′ st), Giana Erminio-Reggiana 1-1 (Cogliati (Ge) al 14′ pt, Spanò (Re) al 25′ st), Mantova-Cremonese 0-2 (autorete di Perpetuini (Cr) al 10′ pt, Pacilli (Cr) al 15′ st), Renate-Pordenone 0-2 (Pederzoli (Pn) al 23′ pt, Filippini (Pn) al 39′ st), Bassano-SudTirol 2-0 (Misuraca (Ba) al 37′ pt, Pietribiasi (Ba) al 48′ st), Pro Piacenza-Cittadella 1-2 (Orlando (Pp) al 28′ pt, Jallow (Ci) al 32′ pt, Cappelletti (Ci) al 30′ st), Pavia-Cuneo 2-0 (Ferretti (Pv) al 41′ pt e al 39′ st), Pro Patria-AlbinoLeffe 2-2 (Soncin (Al) al 32′ pt, Santana (Pp) al 44′ pt, Pesenti (Al) al 38′ st, Zaro (Pp) al 40′ st).
Ore 08.10 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.00 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 9 febbraio: Roberto Bonetto in diretta tv lancia il sasso nello stagno sul nuovo Euganeo. Ampio dibattito. Si ferma Petkovic