Padova, Parlato: “Non posso scappare dal mio grande amore, quindi dico ‘Forza Padova!'”

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I primi a dirgli che non lo avrebbero mai dimenticato erano stati gli ultras della “Fattori”, dedicandogli lo striscione “Arrivederci Carmine, il tuo posto è qui con noi” la domenica successiva al suo esonero. L’altra sera un’ulteriore dimostrazione di gratitudine è arrivata all’ex allenatore del Padova da una ventina di tifosi del club “Città di Albignasego”, fondato da Francesco Capuzzo e dall’assessore comunale Gregori Bottin. «Il mister, oltre ad aver fatto tantissimo per il Padova, vive a Mandriola, è un nostro concittadino», hanno precisato con orgoglio. Ecco allora spiegato il perché dell’invito a cena in un grazioso ristorantino a Boccon di Vo’, sui Colli, immersi nel calore che solo il fuoco di un camino acceso rende così speciale e familiare. Appena lo vedono, lo abbracciano. Il mister ringrazia. Con un filo di voce. Perché le emozioni, quelle vere, fanno centro nel cuore degli altri passando attraverso la pelle, quasi in silenzio. «È un piacere essere qui con voi», sussurra Parlato, che poi non può sottrarsi a qualche domanda. Come sta vivendo questo particolare momento della sua vita e della sua carriera? «Cerco di tenermi aggiornato, leggo molto e vado in giro a vedere partite», risponde con gentilezza, «Ovviamente, però, sono in una situazione di attesa. Devo aspettare la fine del campionato per vedere se qualcuno è interessato al sottoscritto».

Ha più risentito nessuno del Padova? «C’è stato un contatto con la dirigenza per scambiarci gli auguri di Natale, come abbiamo sempre fatto. Ogni tanto mi capita anche di sentire qualcuno della società o qualche giocatore, ma per discorsi che vanno al di là dell’aspetto sportivo». Ha più rivisto partite del Padova dopo l’esonero? «No». Però si è informato sul risultato. «Sì, è naturale. Vivo a Padova e non posso scappare dal mio grande amore…». Che responsabilità si riconosce per quello che è successo? «La società ha fatto le sue valutazioni. Mi posso fare tante domande, ma credo che non potrò mai capire il motivo della loro scelta di interrompere il nostro rapporto. Di sicuro lo sapranno meglio loro». Cosa augura a società e squadra? «Lo dico senza ipocrisia: questa è la mia città e ci vivo, posso quindi solo voler bene alla squadra che la rappresenta. Il mio cuore nei confronti della società e della squadra è assolutamente immutato, positivo. Per cui dico: “Forza Padova”, state vicino ai ragazzi e alla società e facciamo in modo che questa sia una buona annata». Al brindisi finale della serata la consegna di una targa da parte dei tifosi a Parlato: “A Carmine con grande amicizia e simpatia”. Un gesto di riconoscenza per il loro concittadino più amato.

(Fonte: Mattino di Padova, Martina Moscato)




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