Tra i biancoscudati in procinto di lasciare il gruppo c’è, oltre a Ramadani, anche Sebastiano Aperi che è stato tra i protagonisti della cavalcata trionfale della stagione passata nonostante un infortunio al ginocchio (aprile 2015). Dalle sue dichiarazioni si intuisce che il momento non è dei più felici: «Non lo sto vivendo al meglio perché a Padova sto bene e volevo farmi valere qui visto che credo di meritarmelo. L’anno scorso ho dato il mio contributo pur essendo stato impiegato pochi minuti, e speravo in un comportamento diverso. Ma il calcio è così e bisogna andare avanti a testa alta». Sul fronte delle eventuali destinazioni, nessuna certezza. «Non mi hanno fatto sapere nulla, non c’è ancora niente di concreto. Non so perché mi hanno tenuto rotto in estate, e adesso che sono a posto mi stanno mandando via». Quest’anno appena cinque spezzoni di partita. «Mi aspettavo molto di più, anche per i sacrifici che ho fatto dopo l’infortunio. È stato un recupero lampo, ho affrettato i tempi anche rischiando. Volevo giocare e non so il motivo per il quale non ho avuto l’occasione». Possibile che alla fine magari rimanga? «Non avendo richieste concrete, oggi è l’ipotesi più probabile. Ma sono stanco di rimanere in panchina, voglio andare a giocare. Mi sono sempre comportato da professionista, ma così mi sto bruciando. Se andrò da un’altra parte, continuerò a dare il massimo dato che il mio obiettivo non è fermarmi in Lega Pro, ma arrivare il più alto possibile».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)