La firma che lunedì non c’era è arrivata ieri pomeriggio. Quasi in contemporanea, mentre il Cittadella comunicava nel proprio sito “di aver acquisito le prestazioni sportive del calciatore Mattia Zaccagni”, il centrocampista indossava pantaloncini e scarpe e si presentava al Tombolato, per svolgere una prima sgambata assieme ai nuovi compagni, ad allenamento già iniziato. Zaccagni, nato a Cesena 20 anni fa, arriva dal Verona, con cui ha collezionato tre presenze in Serie A nel corso di questa stagione, dopo le 33 dell’anno scorso con il Venezia, in Lega Pro. Ecco qui, allora, il nuovo arrivato: «Sono una mezzala destra, che però può stare anche a sinistra. Avevo voglia di giocare e così, quando si è presentata questa opportunità, mi sono accordato velocemente con il Cittadella: la trattativa ha preso corpo lunedì. Non conosco nessuno fra i nuovi compagni, ma già al Verona mi hanno parlato del Cittadella come di una società seria, che sa lavorare con i giovani», afferma il ragazzo, che oggi affronterà il primo allenamento vero e proprio agli ordini di Venturato e che sabato sarà a disposizione per la gara casalinga con il Renate. «In più l’obiettivo finale è chiaro e importante, e io non vedo l’ora di poter offrire il mio contributo per raggiungerlo. Conosco bene la realtà della Lega Pro dalla scorsa stagione trascorsa al Venezia: è un campionato molto difficile da vincere, perché nessuno qui ti regala niente. Dovessi indicare l’avversario che temo di più, direi l’Alessandria, ma è facile citarla adesso, visto come si sta mettendo in mostra a livello nazionale grazie alla Coppa Italia. Non è il solo comunque da tenere d’occhio». «L’avevo detto già nei giorni scorsi», gli fa eco Stefano Marchetti. «Se si fosse presentata un’opportunità valida per rinforzarci, l’avrei colta, perché non voglio lasciare nulla di intentato: Zaccagni è una mezzala che ha qualità e “gamba”, ci potrà offrire una buona mano». Il d.g. granata conferma di aver seguito con interesse anche Staiti dell’Entella, «che aveva caratteristiche simili a quelle di Zaccagni». L’arrivo dell’uno esclude, quindi, quello dell’altro. E sul “mercato” che termina lunedì spiega: «Per quanto mi riguarda, può essere considerato chiuso: i giocatori infortunati rientreranno e non ho richieste in uscita. Poi, si sa, nelle ultime ore può sempre succedere qualcosa. Di sicuro, però, non indebolirò questa squadra».
(Fonte: Mattino di Padova)
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Ecco Mattia Zaccagni, l’ultimo arrivato in casa granata. Il ventenne ieri pomeriggio ha soltanto sfiorato la sua nuova realtà («Sono stato impegnato a sbrigare le ultime formalità con il direttore Marchetti, mi sono allenato per conto mio»), ma oggi è pronto ad iniziare sul campo la sua nuova avventura. «Ho salutato qualcuno, poi di sfuggita ho scambiato due battute con l’allenatore», le prime parole di Zaccagni, nato a Bellaria, paese in provincia di Rimini, dove ha cominciato a giocare a calcio, ed ha debuttato giovanissimo in prima squadra, in C2, totalizzando 6 presenze. L’anno dopo è passato al Verona che l’ha aggregato alla Primavera di Pavanel: 12 gare e due gol, quindi la prima, vera esperienza “da grande”, nell’ultima stagione a Venezia, il Lega Pro: 33 presenze e anche un gol (in Venezia-Torres 2-0), prima di fare ritorno alla base, a Verona, che l’ha aggregato al gruppo di Mandorlini, con tre apparizioni nel campionato di serie A e una in Coppa Italia. Ora si riparte da Cittadella, che l’ha preso in prestito con diritto di opzione e contro opzione. Zaccagni ha le idee ben chiare: «È quasi una scommessa per me, quella di provare a vincere il campionato con la maglia granata». Ed è quello che in fondo gli ha chiesto Stefano Marchetti, la “molla” che ha fatto scattare la scelta: «Il direttore mi ha detto di dargli una mano per riportare il Cittadella in serie B. Vedrò di non deluderlo». È già pronto al debutto: «Con il Verona mi sono sempre allenato, fisicamente sto bene». Una bella sfida, anche personale, ma Zaccagni è uscito ben temprato dall’esperienza di Venezia: «Mi ha fatto crescere molto, ho avuto modo di giocare con continuità e sono maturato, adesso ho davanti a me un’avventura ancora più grande». Il Cittadella, con gli infortuni di Paolucci e Bobb, ha gli uomini contati in mediana, il centrocampista si descrive così: «Sono una mezzala abbastanza offensiva, mi piace creare la superiorità numerica e inserirmi in zona gol nel caso si presentasse l’opportunità». La prima impressione sull’ambiente granata: «Cittadella mi dà l’idea di una società seria, la squadra ha grosse potenzialità ed è giusto che ambisca a vincere il campionato».
(Fonte: Gazzettino)