Da “chioccia” e vice-Calzi, a leader del centrocampo, conservando la fascia di capitano: l’arrivo di Favarin ha cambiato qualche gerarchia in campo e da qualche partita, Sacilese esclusa a causa del turnover, Evans Soligo è sempre più padrone del centrocampo. Già con Favaretto il 37enne di Marghera era salito di livello, sfruttando al meglio le giornate di squalifica di Calzi con Campodarsego, Mestre e Fontanafredda, poi a partire dalla trasferta di Castelfranco è salito ancor di più, andando anche a segno proprio con Giorgione e Dro. «Il gruppo è ampio e la qualità alta, c’è tempo per tutti, c’è bisogno di tutti per arrivare alla promozione» osserva Evans Soligo, «che resta ed è il nostro obiettivo». Ritrovata la vetta, il Venezia l’ha conservata con il Monfalcone. «Al Penzo tutte le squadre ci affronteranno più o meno in questo modo, serve pazienza. Inoltre non bisogna guardare la classifica di chi affronti, ma lo stato di forma della squadra nell’ultimo periodo». Adesso ci sono due trasferte consecutive contro Virtus Verona e Luparense, mentre il Campodarsego dopo il viaggio a Trieste riceverà il Dro. «Non credo che Virtus e Luparense ci aspetteranno e si difenderanno, magari troveremo più spazi. Noi vogliamo continuare a vincere, l’obiettivo è essere davanti al Campodarsego anche alla fine del mese dopo queste due trasferte insidiose. La Virtus è una squadra ben strutturata, a inizio stagione si pensava fosse l’avversaria più temibile e nella gara a San Donà aveva confermato queste qualità». Dal centrocampo a tre di Favaretto al centrocampo a due di Favarin. «È cambiato il modulo, è vero, ma in tanti anni ho giocato in tutte le posizioni in mezzo al campo. Con due soli centrocampisti c’è più spazio da coprire, ma facciamo più volume in attacco e i due esterni tornano sempre a darci una mano». Infine Marcolini, fermo dalla vigilia del match con la Triestina per un infortunio muscolare al polpaccio, oggi dovrebbe riprendere con il gruppo.
(Fonte: La Nuova Venezia)