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Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Bene la rimonta sul Campodarsego, ma il nostro vero campionato inizia ora». Per il Venezia la prima delle 17 tappe verso il traguardo della Lega Pro è quella di domani al Penzo col Monfalcone (ore 14.30, arbitro Lalomia di Agrigento), avversario che nomi alla mano spinge il tecnico Giancarlo Favarin ad alzare la guardia. «Sbagliato guardare la classifica, noi siamo in testa e loro penultimi ma dispongono di giocatori importanti come Zubin, Godeas e Mattielig – ricorda gli ex arancioneroverdi il tecnico pisano -. Concedere qualcosa a gente di questa esperienza e personalità sarebbe un rischio notevole, dobbiamo evitarli perché è fondamentale per presentarci da capolista alle due trasferte di fila con Virtus Vecomp e Luparense. Confermarci in testa dopo queste tre gare sarebbe già un bel passo, visto che il Campodarsego ha un calendario più facile». Chiaro il riferimento al momentaneo 1-2 concesso alla Sacilese prima di dilagare con altre cinque reti. «Quello schiaffo ci è servito, vediamo di non averne bisogno per tenere la concentrazione al massimo. Ricordiamoci anche della fatica fatta contro il Dro, il film è solito, bisogna segnare il prima possibile e poi chiuderla altrettanto presto. Bene che siamo quasi al completo, a parte Ferrante e Marcolini che tornerà in gruppo martedì: Fabiano e Di Maio sono tornati ad allenarsi ieri». Il Venezia era stato agganciato dal Campodarsego alla 12. giornata (2-2 a Tamai il 7 novembre) a quota 28 punti, sorpassato alla 15. (1-2 con l’Este) con un gap di tre punti ridotti ad uno all’ultima di andata (6-1 alla Triestina il 20 dicembre), prima del controsorpasso di Sacile grazie al ko dei padovani ad Este. «La formazione? Tutti hanno dato il loro contributo, in questo periodo però qualche gerarchia si è consolidata e la rispetterò. In mediana ad esempio tornerà Soligo per Calzi, in attacco Carbonaro per Lattanzio». Oggi derby con la Calvi Noale al parrocchiale di Torreselle (ore 14.30) per gli Juniores nazionali del Venezia reduci dall’8-0 all’Este con aggancio al quarto posto.
Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il turn over è archiviato, ora si ripristinano le gerarchie. Dopo aver dato spazio ai nuovi arrivi e ad alcuni giocatori più sacrificati a livello di presenze, domani per la sfida al Penzo con il Monfalcone (ore 14,30) mister Giancarlo Favarin tornerà ai titolari. Inamovibili i centrali difensivi Cernuto e Modolo, sulle fasce con Taddia dovrebbe tornare Luciani, complice anche il forfait di Ferrante. In mediana tornerà Soligo, preferito a Calzi appunto in nome delle gerarchie che si sono delineate dall’arrivo del tecnico arancioneroverde sulla panchina del Venezia. In attaccco si rivedrà Carbonaro, con alle spalle Serafini, Innocenti e, probabilmente, Volpicelli: mancherà infatti ancora Fabiano, che solo ieri ha ripreso gli allenamenti e partirà dalla panchina. La sfida con il Monfalcone, che lotta per salvarsi, è di quelle da non sbagliare. Tornati in vetta, gli arancioneroverdi hanno due punti di vantaggio sul Campodarsego, che domani giocherà in casa con il Giorgione. Poi nel calendario del Venezia sono in programma due trasferte particolarmente insidiose, con VirtusVecomp e Luparense. Ieri al termine dell’allenamento una delegazione di giocatori, composta da capitan Evans Soligo, Guglielmo Vicario, Alberto Acquadro, Luigi Luciani, Matteo Callegaro, Riccardo Lattanzio ed Emilio Volpicelli, si è recata presso il centro di accoglienza della cooperativa «Caracol» per consegnare le cinquanta coperte destinate ai senza dimora, raccolte grazie all’iniziativa promossa dalla società, insieme a Venezia United e Marciano Pub. Domani torna in campo anche il Mestre, a Montebelluna. Ieri la società ha presentato due nuovi giocatori: l’attaccante Andrea Magrassi, ex Real Vicenza e Martina Franca, e il centrocampista Edoardo Pignata, dal Pordenone. Quest’ultimo potrà essere schierato domani, mentre Magrassi, dopo un’esperienza in Portogallo, deve attendere il transfert.
Ore 19.40 – (La Nuova Venezia) «Tutti gli attaccanti devono essere guardati a vista, ma alcuni devi prenderli in consegna già prima del fischio d’avvio: Zubin e Godeas sono due di questi». Marco Modolo ha le antenne ben alzate, e con lui tutti i difensori del Venezia. È vero che il Monfalcone è penultimo in classifica e domenica scorsa ha ricevuto cinque ceffoni a Dro, però Andrea Zanuttig a dicembre ha aggiunto al roster Emil Zubin, in uscita dalla Triestina, affiancandolo a Denis Godeas. Settantotto anni in due, ma anche più di quattrocento reti realizzate in coppia in carriera, compresi quelli segnati con la maglia del Venezia. «Non ho mia giocato con loro e non li ha mai affrontati da avversari» spiega Marco Modolo, «all’andata dovevo ancora trovare la forza migliore. Domani dovremo fare molta attenzione, cercare di tenerli lontani dalla nostra area di rigore, evitando di commettere falli inutili vicino alla nostra area di rigore perché sono due attaccanti temibilissimi sui calci piazzati». Il Venezia ritorna allo stadio Penzo da capolista, dopo la goleada di Sacile. «Si sta benissimo davanti a tutti e vogliamo rimanerci, anche se sappiamo tutti che sarà fondamentale essere primi a maggio. Abbiamo impiegato qualche settimana per ritrovare la vetta della classifica, domani servono altri tre punti, soprattutto al Penzo non possiamo concedere niente agli avversari. Adesso sono gli altri a inseguirci, il Venezia deve pensare unicamente alla sua partita. Se poi vinciamo e allunghiamo ancora, tanto di guadagnato. Stare davanti è comunque un vantaggio rispetto a chi insegue e va in campo sapendo di non poter commettere altri passi falsi. Noi adesso stiamo bene, abbiamo attraversato un periodo difficile, ma ne siamo usciti alla grande, magari adesso sono gli altri che non stanno bene». Per il match di domani contro il Monfalcone sono fuori gioco Di Maio, Ferrante e Marcolini, rispetto al match di Sacile tornano Galli, Soligo e Carbonaro con Fabiano (ieri primo allenamento vero) inizialmente in panchina e Volpicelli titolare. Intanto ieri sera sono state consegnate le oltre cinquanta coperte raccolte per l’iniziativa “SOS Coperte”, organizzata da Venezia Fc, VeneziaUnited e Marciano Pub, al centro di accoglienza della cooperativa Caracol. Accolti dal vicepresidente Vittoria Scarpa, presenti il team manager arancioneroverde Servi, una delegazione della squadra composta dai giocatori Soligo, Vicario, Acquadro, Luciani, Lattanzio e Volpicelli, il presidente di Venezia United Gianluca Maschera e il patròn del Marciano Pub Daniele Reale.
Ore 18.50 – (La Provincia Pavese) Un Pavia offensivo che cercherà il primo successo del 2016 quello che domani pomeriggio alle 14 mister Fabio Brini schiererà allo Speroni di Busto Arsizio contro il fanalino di coda. Il 4-4-2 già proposto dal tecnico marchigiano come suo modulo per la formazione azzurra sarà riproposto con l’impiego, con tutta probabilità, di quasi tutti i nuovi arrivati del mercato di gennaio. Non ci sarà Fabrizio Grillo che sta proseguendo il suo lavoro a parte e potrebbe ritornare in gruppo dalla prossima settimana ed esserci quindi per la gara interna con la Cremonese. E’ pronto, invece, a guidare il centrocampo del Pavia Giuseppe Pirrone. L’ex giocatore dell’Ascoli, come è accaduto nel secondo tempo con la Feralpi, quando ha debuttato in maglia azzurra, dovrebbe agire con Pavan in mezzo al campo. Le novità potrebbero essere i due esterni. Jacopo Manconi è stato già provato a sinistra come esterno sempre nel corso della ripresa dell’ultima gara e si è reso subito pericoloso con una bella conclusione dalla distanza. Dovrebbe prendere il posto quindi di Martin schierato titolare nell’ultima gara. A destra è stato provato in settimana Elio De Silvestro, il giocatore di scuola Juve approdato al Fortunati dal Lanciano. I due giovani acquisti di gennaio potrebbero, quindi, essere schierati dal 1’ contro la Pro Patria. Se per l’attacco non ci sono dubbi con il consolidato duo Ferretti-Cesarini in difesa il rientro di Malomo gli darà una maglia da titolare. Ma, invece, di prendere il posto di uno dei due centrali, Biasi e Siniscalchi per i quali mister Brini pensa alla riconferma Malomo potrebbe giocare a destra con lo spostamento a sinistra di Ghiringhelli. L’inversione di fascia come accaduto con Grbac e Martin contro il Feralpi potrebbe essere riproposta anche in difesa dalle scelte di Brini. Ovviamente a completare lo schieramento sarà poi in porta capitan Facchin. C’è tempo ancora per la rifinitura odierna per sciogliere gli ultimi dubbi dopo le varie alternative provate in alcuni ruoli dal tecnico azzurro in settimana.
Ore 18.20 – (Gazzetta di Reggio) Squadra, dirigenti e staff tecnico. Tutti, nessuno escluso, a cena insieme in uno dei momenti più difficili della stagione. Giovedì i giocatori della Reggiana, l’allenatore Alberto Colombo, il presidente Stefano Compagni, il vicepresidente Sisto Fontanili, i soci e il direttore generale Raffaele Ferrara, più il resto dell’organigramma societario, hanno passato una serata insieme al Paprika. Un momento di convivialità di quelli che di tanto in tanto vengono organizzati, ma che questa volta assume un significato differente perché arriva dopo lo scivolone di Bassano del Grappa e soprattutto dopo le tensioni che ne sono seguite. Le dichiarazioni post gara di Federico Angiulli, che sono state interpretate come una critica a mister Colombo, l’ultimo arrivato Daniele Mignanelli che si è rifiutato di entrare a 10 minuti dalla fine del match del Mercante, i conseguenti malumori dei tifosi, hanno sparso un po’ di preoccupazioni sulla compattezza dell’ambiente granata. Lunedì la squadra è subito tornata in campo ad allenarsi, saltando il canonico giorno di riposo e c’è stato un franco faccia a faccia all’interno dello spogliatoio. Gli episodi di Bassano sembrano essere stati superati nel conviviale dell’altra sera e in pizzeria, garantisce chi era presente, c’era un clima rilassato. L’uscita collettiva della squadra ha dunque avuto lo scopo di ricompattare il gruppo e fare in modo che tutti potessero guardarsi in faccia in vista di una sfida molto delicata e ribadire l’impegno che tiene tutti legati da qui alla fine della stagione.
Ore 18.00 – (Gazzetta di Reggio) Questa mattina in via Agosti la Reggiana sosterrà la consueta rifinitura pre-partita prima di partire nel primo pomeriggio per il veneto dove domani, alle ore 15 allo stadio Euganeo, incontrerà il Padova nella prima giornata di ritorno del campionato di Lega Pro. Mai come prima, almeno in questa stagione, ci sarà curiosità di capire quale fisionomia avrà l’undici scelto da Alberto Colombo perché le novità saranno tante. Infatti ieri dall’impianto sintetico di Villalunga, dove i granata si sono allenati davanti al patron Gianfranco Medici che ha assistito a tutta la seduta, non sono mancate le sorprese visto che anche Federico Angiulli, in forte odore di partenza, si è unito alla lista degli indisponibili che già annoverava Mirko Bruccini e Dejan Danza per problemi fisici alle ginocchia: per la mezzala sinistra si parla di dolori alla schiena. In pratica il tecnico lariano deve reinventarsi tutto il centrocampo con gli uomini rimasti: Parola, Maltese e Bartolomei, tutti eclettici e in grado di ricoprire i tre ruoli della linea mediana senza però aver mai giocato insieme. Per quanto riguarda il modulo nella fase tecnico-tattica è stato provato esclusivamente il 4-3-3 ma nella partita finale è stato utilizzato anche l’ormai collaudato 3-5-2. Insomma il rebus non è ancora stato risolto e molto dipenderà dagli uomini effettivamente a disposizione, dal momento che anche per Mogos in queste ore ci sono vivi interessamenti dalla Serie B. Le indicazioni emerse, in caso di ritorno al passato, vedono il tridente offensivo composto da Luca Giannone, Rachid Arma e Nicholas Siega, il centrocampo formato da Paolo Bartolomei, Andrea Parola e Dario Maltese come mezzala sinistra, e una difesa a quattro in linea con Vasile Mogos, Alessandro Spanò, Minel Sabotic e Paolo Frascatore. Per Daniele Mignanelli, non ancora al top della condizione, sarà nuovamente panchina. Quel che appare certo è che la gara di Padova sarà davvero lo spartiacque della stagione e probabilmente l’ultima prova prima degli imminenti innesti del mercato.
Ore 17.40 – (Gazzetta di Reggio) In attesa di mettere a segno il colpo decisivo per assicurarsi un bomber, la Reggiana si guarda intorno per coprire anche altri ruoli. Dalla Sardegna danno come già fatto l’accordo con il centrocampista classe ’94 Marco Piredda, svincolato dal Cagliari dopo un prestito alla Robur Siena. Gioca nella posizione di Angiulli e interessava anche Modena e Ascoli; firmerebbe un biennale ma a Reggio non c’è l’ufficialità. Nelle ultime ore c’è stata anche un’accelerazione per l’attaccante Marco Sansovini che come noto chiede un biennale. Su di lui sono in pressing anche Foggia e Trapani. Dalla parte della Reggiana c’è il fatto che il bomber vorrebbe avvicinarsi alla famiglia, che risiede a Mantova. Il procuratore Danilo Caravello conferma che la quella granata è tra le tre società rimaste in pista: «Siamo ancora in una fase d’interessamento e la Reggiana è tra i due o tre club che possono pensare di prenderlo”. In questi giorni radiomercato accosta tanti giocatori alla maglia granata. Si è già detto dell’interessamento per l’attaccante esterno Marco Frediani, in prestito all’Ascoli dalla Roma, e ora dalla Sicilia rimbalzano voci di una corsa a tre, tra Reggiana, Padova e Arezzo, per la punta centrale Claudio Sparacello, 20enne in forza al Trapani. Al momento la società granata non ha però definito le cessioni, un passaggio necessario per poter comprare nuovi giocatori. Luca Giannone è nel mirino del Catania, mentre per Federico Angiulli non ci sono ancora state offerte ufficiali, anche se l’operazione Piredda può far pensare a un ipotesi Cagliari. Da qui alla fine della finestra di gennaio del calciomercato si vedranno sicuramente dei colpi di scena. La Reggiana voleva rafforzarsi fin dai primi giorni dell’anno ma non ce n’è stata l’occasione. Il risultato negativo di Bassano ha allontanato la squadra dalla vetta e a questo punto molto dipenderà anche da quello che accadrà a Padova. In definitiva la società deve capire se lavorare per la seconda parte del campionato o per il prossimo. Molti affari si definiranno nelle ultime giornate, anche perché la Lega Pro è legata a quello che accade in serie B. Un pezzo pregiato come Leonardo Perez, ad esempio, potrebbe muoversi da Ascoli, anche se viene dato come incedibile, ma soltanto negli ultimi giorni per effetto di altre manovre di mercato. Intanto, a proposito di B, Vasile Mogos è entrato nel mirino del Perugia.
Ore 17.10 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Alessandria e Cittadella 32, Bassano e FeralpiSalò 31, SudTirol 29, Pordenone 28, Pavia 27, Reggiana 25, Giana Erminio 24, Cremonese, Cuneo e Padova 23, Pro Piacenza 22, Lumezzane 19, Mantova 17, Renate 16, AlbinoLeffe 12, Pro Patria 7.
Ore 17.00 – Lega Pro girone A, i risultati delle partite giocate oggi: Lumezzane-Giana Erminio 0-1 (Perna (Ge) al 8′ st), Renate-Mantova 1-1 (Florian (Re) al 16′ st, autogol di Malgrati (Mn) al 27′ st), Pordenone-Pro Piacenza 1-0 (Finocchio (Pn) al 14′ st)
Ore 16.40 – (Gazzettino) «Fa piacere la chiamata, non me l’aspettavo». Il difensore classe 1996 Francesco Tiozzo dell’Este fa parte della lista dei 27 convocati per il primo raduno del 2016 della rappresentativa di serie D che si ritroverà lunedì a Coverciano per una tre giorni di allenamenti che termineranno con un’amichevole con la Sestese (Eccellenza). Si tratta del quarto raduno che servirà al tecnico Augusto Gentilini in vista dell’allestimento della selezione di categoria che parteciperà al prossimo torneo di Viareggio. «Andarci sarebbe una bella vetrina e un premio per la stagione che sto disputando». Tiozzo è approdato quest’anno all’Este (17 partite), portato da Andrea Pagan che l’ha allenato nella passata stagione alla Clodiense (25 partite). «Sto trovando continuità nelle prestazioni, ma è tutta la squadra che sta facendo molto bene. Non dico che sia una sorpresa visto che abbiamo una bella squadra, ma stiamo andando al di là delle aspettative. Abbiamo un allenatore bravo che ci fa giocare bene e i risultati sono una conseguenza. Il punto di forza di Pagan è che sa tenere benissimo il gruppo e riesce a farlo esprimere al massimo». Il diciannovenne fa tutti i giorni la spola tra Sottomarina, dove abita, e i campi d’allenamento giallorossi. «Ma non mi pesa più di tanto, sono abituato avendo fatto la stessa cosa quando giocavo nelle giovanili del Venezia. Qualche sera comunque mi fermo in appartamento con i compagni». L’Este è l’unica squadra che ha battuto Venezia e Campodarsego: quali obiettivi potete raggiungere? «Guardiamo una partita alla volta, ma abbiamo visto che anche il Campodarsego non è imbattibile: siamo distanti otto punti, speriamo di accorciare la classifica».
Ore 16.20 – (Mattino di Padova) Il difensore dell’Este Francesco Tiozzo è stato convocato dal Commissario tecnico della Rappresentativa di Serie D Augusto Gentilini per il quarto raduno stagionale, dal quale uscirà la lista dei giocatori che parteciperanno alla Viareggio Cup, storica competizione internazionale riservata alle squadre Primavera, che prenderà il via il prossimo 14 marzo. Tiozzo si unirà agli altri 26 giocatori selezionati lunedì prossimo (entro le 12) al Centro sportivo di Coverciano. Nel frattempo, è stata disposta la variazione del campo di gioco per il match di domani Levico Terme-Este. La formazione trentina tornerà a disputare le partite casalinghe allo stadio Comunale di viale Lido di Levico Terme dopo 10 mesi di forzato “esilio”. L’impianto ha infatti ottenuto l’omologazione per la Serie D. Concluso così il peregrinare per i campi della provincia, dove sin qui i gialloblù avevano disputato le loro gare.
Ore 15.50 – (Gazzettino) Filippo Scaglia sarà l’ex a Cuneo avendo difeso i colori della compagine piemontese nella stagione 2012-13 con ventidue presenze e un gol. Ricorda il centrale difensivo granata, cresciuto nelle giovanili del Torino: «È stata per me una bella esperienza, l’unica non disputata in Veneto (l’altra è stata nel Bassano, ndr) da professionista. C’era Ezio Rossi come allenatore e in quella stagione sono stato anche convocato nella nazionale Under 20. Mi sento ancora adesso con alcuni amici». Fra i giocatori del Cuneo sono poche le conoscenze. «La rosa attuale è completamente nuova. Conosco il portiere Tunno e i difensori Franchino e Quitadamo con i quali ho giocato nella Primavera del Torino». Sul valore dell’avversario, Scaglia sottolinea: «All’inizio del campionato pareva dovesse lottare per la salvezza, invece, dopo un brutto inizio, il Cuneo si è ripreso molto bene. È una squadra compatta che fa leva sul blocco di giocatori della stagione scorsa». Il Cittadella deve comunque riscattarsi dalla sconfitta con il Sudtirol e il rientro dalla squalifica proprio di Scaglia darà forza ed esperienza ai granata, anche se ci saranno ancora assenze importanti. Sostiene il giocatore: «Non mi va di parlare di emergenza. Siamo una squadra di ventiquattro giocatori e siamo in testa alla classifica. Una partita storta può capitare, noi non dobbiamo però guardare al risultato precedente, ma a giocare come sappiamo e abbiamo dimostrato. Concentriamoci su noi stessi con la testa sgombra per riuscire a fare ciò siamo in grado di fare, chiunque scenda in campo». Sul ko al Tombolato con il Sudtirol, precisa: «Siamo stati discontinui e nella ripresa siamo stati penalizzati. Bravi comunque loro nel secondo tempo, facilitati dal gol al primo minuto, che ha tolto a noi certezze. Siamo andati in difficoltà e abbiamo faticato, dobbiamo invece essere più convinti nelle notre forze». A Cuneo ci sarà l’opportunità per dimostrarlo. «Siamo impegnati per disputare un campionato di vertice, sappiamo quale è il nostro obiettivo e in terra piemontese daremo il massimo per riuscire a imporre il nostro gioco». Il vice presidente Giancarlo Pavin è fiducioso: «Si poteva almeno strappare il pari con il Sudtirol, ma un ko così amaro potrebbe innescare un filotto positivo. È già successo in passato, potrebbe ripetersi, anche se abbiamo alcuni giocatori fuori. Il carattere della squadra può fare la differenza».
Ore 15.30 – (Mattino di Padova) Saranno in 20 e fra loro figura anche il nuovo arrivato Valerio Nava. Cambio di programma per Roberto Venturato e il suo Cittadella: l’allenatore ha deciso, visti i tempi stretti e la distanza da Cuneo (più di 450 chilometri), di annullare la seduta di rifinitura inizialmente prevista per stamattina fissando la partenza in pullman alle 13, subito dopo la conferenza-stampa di presentazione della partita. Già ieri sera ha così diramato l’elenco dei convocati, che saranno, appunto, 20. Nessuna sorpresa, in realtà: per la sfida di domani pomeriggio (ore 14) non potrà contare sugli infortunati Pascali, Paolucci e Donazzan e sullo squalificato Salvi, mentre ritroverà Scaglia e Iori, al rientro dal loro turno di stop. Fra i precettati ci sono il giovane Varnier e il neo-acquisto Nava, che si giocherà subito il posto con Benedetti. Quest’ultimo è tornato a lavorare in gruppo, ma dopo la forte contusione rimediata al perone, che già lo ha costretto ad abbandonare anzitempo il match con il Sudtirol, non è al meglio. È uno dei tre ballottaggi: gli altri due riguardano Bobb e Lora, in corsa per sostituire Paolucci, e il partner che affiancherà Litteri in attacco. Ancora a quattro. Che recuperi o no Benedetti, di sicuro non sarà ritoccato il modulo con cui il Citta scenderà in campo. «Dall’inizio della stagione ci stiamo allenando per marcare gli spazi e non gli uomini, per questo non credo che sarebbe traumatico passare dalla difesa a 4 a quella a 3», precisa Venturato. «Tuttavia, anche se dietro ci mancano giocatori, non cambieremo la nostra disposizione tattica. Lo abbiamo fatto solo in particolari condizioni: per uno spezzone della sfida con la Reggiana, quando abbiamo avuto la necessità di coprirci, e nel secondo tempo con il Sudtirol, perché volevo sfruttare Schenetti e Minesso sulle fasce. La considero, però, soltanto una soluzione part time». Pascali, tempi confermati. Ieri mattina, intanto, Manuel Pascali si è sottoposto ad una risonanza magnetica di controllo per verificare come procede il recupero dalla lesione ai flessori della coscia destra. Confermati i tempi di convalescenza: si spera di riaverlo a disposizione per la trasferta di Piacenza del prossimo 7 febbraio. Anche ieri il centrale difensivo ha continuato a svolgere terapie. Qui Cuneo. Nelle file piemontesi, il tecnico Iacolino spera di ritrovare l’esterno Beltrame, uscito malconcio dalla gara con la Cremonese. I biancorossi sono a secco di gol e vittorie da tre turni, ma lo 0-0 ottenuto contro gli uomini di Pea ha permesso loro di sbloccarsi dopo due stop consecutivi. Nel corso del match accese proteste dei padroni di casa dopo un gol annullato a Conrotto per un sospetto fuorigioco. Abbonamenti. Oggi, in via straordinaria, la sede della società granata, in via Ca’ Dai Pase 41/B, rimarrà aperta dalle ore 9 alle 12 per consentire a chi lo desidera di sottoscrivere l’abbonamento per le 8 gare interne che restano sino a fine stagione. I costi spaziano dai 10 euro della Tribuna Coperta Est per i ragazzi sotto i 20 anni e della Tribuna Laterale Scoperta Ovest per i minori di 14, sino ai 230 euro della Tribuna Fedelissimi Ovest.
Ore 15.10 – (Corriere del Veneto) Rifinitura anticipata, partenza per Cuneo anticipata, volontà di lasciarsi immediatamente alle spalle il doppio ko interno contro Feralpisalò e Reggiana che ha un po’ frenato la corsa verso la promozione in Serie B. Frenata, sì, ma solo parziale, perché negli ultimi giorni la risposta del dg Stefano Marchetti non lascia spazio a dubbi di alcun tipo. E l’arrivo di Valerio Nava, dopo quello di Emiliano Bonazzoli, dimostra che la proprietà non vuole lasciare nulla d’intentato sulla strada dell’assalto alla cadetteria perduta. Roberto Venturato ci crede. Tra i convocati per la trasferta piemontese — una delle più lunghe della stagione — c’è anche Nava, mentre saranno da valutare le scelte in attacco. Verrà confermato il deludente Bonazzoli visto all’esordio contro il SudTirol oppure si tornerà all’antico, magari con Bizzotto o Sgrigna accanto alla prima punta Litteri? Tutte domande per ora senza risposta, mentre confortano i rientri dalle rispettive squalifiche di Iori e Scaglia. Nel frattempo ci sono novità sul conto di Mattia Minesso. Per ora non è una vera e propria trattativa ma solo di una chiacchierata. Per l’ex Vicenza, spesso ai margini nell’attuale stagione a Cittadella, si apre la pista Pro Vercelli. Voce già circolata nei giorni scorsi e che trova le prime conferme stamattina. Niente di così avviato, ma la situazione andrà monitorata con attenzione, visto che Minesso con Foscarini era quasi sempre titolare nella passata stagione. «Mi aspetto qualcosa — ha detto il tecnico di Riese Pio X in conferenza stampa — perché vogliamo migliorare la qualità della rosa e allargare numericamente la rosa, che al momento è un po’ corta. Davanti è più facile trovare un esterno offensivo che un vice di Rossi a centrocampo, perché ci sono pochissimi giocatori “ibridi” come lui. Non credo invece che ci sia bisogno di un mediano visto che abbiamo Scavone, Castiglia e Ardizzone».
Ore 14.40 – (Gazzetta di Mantova) Vincere per togliersi di dosso le ansie e le paure che stanno ingigantendo i limiti della squadra. È questo l’auspicio di Ivan Javorcic alla vigilia dello scontro diretto con il Renate. «Rispetto alla trasferta di Bergamo – raccomanda il mister ai suoi – dovremo cercare di essere più aggressivi in zona d’attacco. Dobbiamo mettere maggiore pressione alla difesa avversaria, giocando più in verticale e calciando spesso in porta, sfruttando magari anche le palle inattive. Abbiamo bisogno di una vittoria per cambiare l’andazzo, soltanto i risultati possono aiutarci a crescere sotto tutti gli altri aspetti». Il tecnico croato, infatti, è convinto che la squadra paghi in questo periodo ansie e paure che inevitabilmente attanagliano un gruppo a secco di vittorie da oltre due mesi e invischiato nella zona retrocessione: «Noi facciamo di tutto per concentrarci soltanto sul campo – spiega Javorcic -, ma è chiaro che è impossibile isolarsi del tutto dall’ambiente che ci circonda. Ed è ovvio che nei ragazzi ci siano l’ansia di dover vincere a tutti i costi, la paura di non farcela e tutte le componenti psicologiche che ne conseguono. Dobbiamo però essere più forti di questi condizionamenti e riuscire a tirarci fuori da questa situazione». Il mister si aspetta un Renate pericoloso: «Loro arrivano da due vittorie di fila, hanno fiducia ed entusiasmo. Mi aspetto che ci aggrediscano più alti rispetto a Pro Patria e Albinoleffe. Il Renate è una squadra ostica, fisica, difficile da affrontare. Ma noi in questo momento dobbiamo soprattutto guardare in casa nostra, cercando di essere più convinti dei nostri mezzi e soprattutto più concreti».
Ore 14.30 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova scende in campo oggi a Meda contro il Renate per il quarto scontro diretto consecutivo. Dopo i pareggi con Pro Piacenza, Pro Patria e Albinoleffe, i biancorossi cercano una vittoria per poter dare una svolta alla loro soffertissima stagione. Compito non facile, visto che gli avversari con il neoallenatore Colella hanno inanellato due vittorie di fila, ma necessario per rasserenare un po’ l’ambiente e forse anche per salvare la panchina di Ivan Javorcic. Dopo il pari di Bergamo, infatti, il tecnico croato è stato messo in discussione dalla proprietà, salvo poi ottenere attestati di fiducia, al punto che il presidente Musso ha assicurato: «Andremo avanti con lui fino alla fine». Ma il calcio, si sa, ha le sue regole e analoghe parole erano state spese mesi addietro per Maspero, poi puntualmente esonerato. Al di là del mister, comunque, ciò che conta è la classifica del Mantova, che necessita assolutamente di una spinta verso l’alto. Nel girone di ritorno, che comincia oggi, i biancorossi per evitare i playout dovranno ottenere circa 25-26 punti, per cui bisognerà vincere molto più spesso di quanto è stato fatto finora. L’Acm, infatti, all’attivo ha appena tre successi e non vince un match dal 7 novembre, quando espugnò per 1-0 il campo del Bassano. Per tentare il colpo, Javorcic potrebbe affidarsi oggi alla coppia d’attacco Anastasi-Momentè, supportata dal trequartista Caridi. Ma il tecnico non ha sciolto le riserve sull’undici titolare, tenendosi fino all’ultimo tre dubbi. Il primo riguarda proprio l’impiego di Momentè o del neoacquisto Tripoli (Ruopolo invece non è al top a causa del solito ginocchio). Gli altri due ballottaggi sono fra Gonzi e Longo a metà campo e fra Scrosta e Scalise in difesa. «Si tratta di scelte tecniche e tattiche, non di valore – spiega Javorcic -. Dipende da come si vuole interpretare la gara, visto che i giocatori in ballottaggio hanno caratteristiche differenti. Sto ragionando non soltanto sulla formazione di partenza ma sul complesso dei novanta minuti, perché grande importanza ha anche chi entra a gara in corso. Deciderò soltanto prima della gara». Di certo il mister ha gli uomini contati a metà campo, al punto da dover inventare mezzala Gonzi o appunto Longo. Fuori causa per infortunio sono infatti Raggio Garibaldi e Di Santantonio, mentre Puccio non rientra più nei piani ed è rimasto a casa in lista di partenza, così come Foglio. Sull’altro fronte, mister Colella deve fare a meno del centrocampista Chimenti, squalificato e dei difensori centrali Riva e Di Gennaro, entrambi infortunati. Al seguito del Mantova ci saranno circa cento tifosi, che raggiungeranno Meda con un pullman del Centro di Coordinamento e con auto private.
Ore 14.10 – (Messaggero Veneto) Pordenone alla ricerca del “break”, delle prime due vittorie di fila, ma senza rischiare di scoprirsi. Bruno Tedino teme il Pro Piacenza, alla vigilia della prima di ritorno, e continua a predicare umiltà. «Dobbiamo senza dubbio stare attenti – arringa il tecnico nella conferenza stampa della vigilia –, perché troviamo di fronte una squadra con capacità di ripartenza strepitose e un impatto intelligente sulle partite. Inoltre, giocano molto bene in trasferta, sono allenati da una persona seria e competente come William Viali e hanno giocatori formidabili, su tutti Julien Rantier. È una squadra che va aggredita, ma badando prima a chiudersi bene». Quanto alle statistiche, a questo Pordenone che non ha mai vinto due volte di seguito e si trova di fronte a una ghiotta occasione per riuscirci, il mister non ha dubbi. «Speriamo di non vincerne solo due di fila – sorride –: è un dato statistico rilevante, significherebbe continuare con questa mentalità. Poi un briciolo di buona sorte ci deve sempre essere». Archiviata l’andata, intanto, Tedino guarda avanti. «L’obiettivo è fare un girone di ritorno come quello di andata – dichiara –. Sul piano calcistico siamo stati davvero bravi, abbiamo giocato molto bene in almeno una decina di partite, esprimendo un buon calcio e ottenendo ottimi risultati. Dove arrivare? Personalmente, io non mi accontento mai, ma bisogna anche essere realisti: intanto arriviamo quanto prima a una quota importante; poi, se ci arriviamo presto, si può guardare ad altri step. Piedi per terra e umiltà: dobbiamo stare sul pezzo fino alla fine». Infine il capitolo mercato, sul quale il tecnico non si sbilancia. De Cenco in partenza? «Non conosco la situazione di mercato – spiega –, ma per noi è importante e privarsene su due piedi non sarebbe il massimo. In generale io credo si debba guardare alle motivazioni: Caio qui le ha e sta benissimo, e di proposte che possano veramente allettarlo non ce ne sono. Per il resto attendo un difensore, quello ci serve come il pane».
Ore 14.00 – (Messaggero Veneto) Rimanere nel “gruppone” o scattare? Per il Pordenone il primo quesito del girone di ritorno è di stampo ciclistico. È la classifica che lo pone. I neroverdi hanno girato alla rassicurante quota di 25 punti. Ma la graduatoria rimane corta: basti pensare che l’avversaria attesa oggi (inizio alle 15) al Bottecchia, il Pro Piacenza, dodicesimo, dista appena tre lunghezze. Insidie. La squadra di Tedino ha dunque la possibilità di cominciare la seconda parte del torneo forzando la pedalata, anche approfittando di un calendario non proibitivo nelle prime giornate. Ma meglio non spingersi troppo avanti. Bisognerà in primis avere ragione di una formazione, quella allenata da William Viali, ex giocatore professionista di lungo corso (Lecce, Fiorentina e Cremonese tra le sue squadre), che in trasferta ha sinora costruito gran parte delle proprie fortune: 4 vittorie su 5 e 13 punti su 22. Dunque, massima attenzione alla predisposizione dei rossoneri, e alla punta di diamante del team emiliano, ovvero l’esperto attaccante Julian Rantier, già decisivo nell’ultimo match vinto di misura sul Lumezzane, coinciso con la prima affermazione casalinga. Formazione. Pro Piacenza galvanizzato, ma Pordenone non da meno. Il successo di Gorgonzola ha rilanciato i neroverdi, cancellando l’amarezza per il ko prima della sosta col Pavia. Rimangono tuttavia alcuni problemi di formazione. Per la seconda volta consecutiva Tedino dovrà rinunciare alla mente del centrocampo, Pederzoli (ultimo turno di stop) e non potrà disporre di bomber De Cenco, su cui continuano le voci di mercato, Cosner, Baruzzini, Marchi e Martignago. Il tecnico neroverde dovrebbe confermare l’undici vittorioso sulla Giana. Rimangono, tuttavia, i ballottaggi ventilati nelle ultime ore: uno tra Buratto e Berardi in mezzo al campo, Valente o più probabilmente Finocchio a completare il tridente, con Filippini confermato nelle felici vesti, almeno nella gara di Gorgonzola, di “falso nueve”. Tabù. C’è quindi un dato statistico da sfatare. Sinora al Pordenone non è mai riuscito il bis. Dopo le precedenti vittorie sono seguiti 3 pareggi e 2 sconfitte. Cogliere stavolta il secondo successo consecutivo sarebbe un ulteriore segnale di maturità. Una spinta ad alzarsi sui pedali.
Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La serie B riaccende i motori, con il Vicenza che al Menti affronta il Modena. La squadra biancorossa si presenta con i nuovi arrivi Moretti ed Ebagua e con gli importanti recuperi di Brighenti, Vita e Manfredini che, a sorpresa, andrà in panchina. «Nel mercato avevamo deciso di prendere giocatori pronti, che stessero bene a livello fisico – sottolinea Pasquale Marino – ci attende una settimana con tre partite e abbiamo bisogno di poter contare su tutti. Moretti è un gradito ritorno mentre Ebagua ci darà maggiori possibilità di scelta in avanti. Abbiamo visto come in mancanza di un attaccante centrale, quando Raicevic non era al top della condizione, faticavamo a fare gol, in questo Ebagua ci darà una grossa mano. Oltre agli arrivi c’è anche chi, come Cinelli, ha la valigia in mano. «Fino a quando Cinelli è qui lo ritengo a disposizione — spiega Marino — il giocatore conosce determinate situazioni a mercato aperto. In questi giorni abbiamo parlato, si sta allenando con serenità e non vedo problemi in vista della partita. Poi se andrà ne arriverà un altro, anzi è chiaro che Cinelli non partirà se prima non arriva un altro». Oltre agli arrivi e alle partenze, c’è chi torna dopo un lungo infortunio e soprattutto per Brighenti la soddisfazione, da parte di tutti, è tanta. «Sapere che domani (oggi per chi legge, ndr ) Brighenti tornerà a giocare non tocca solo la dimensione sportiva ma anche quella personale ed umana. E’ riuscito a recuperare a tempo di record grazie ad una grande forza di volontà; ha questa maglia nel cuore e fa di tutto per essere a disposizione in un momento di difficoltà e darci una mano. In grande ripresa c’è anche Manfredini che sta lavorando per ritrovare la condizione migliore. Per noi è un giocatore fondamentale dentro e fuori il campo, e riaverlo a disposizione è molto importante». La speranza di tutti è che con i nuovi arrivi e i recuperi il Vicenza sappia ritrovare il passo giusto e soprattutto torni subito alla vittoria per risollevarsi dalle zone basse della classifica. «Ho sempre parlato di salvezza non per mettere le mani avanti ma perché il livello tecnico del campionato è cresciuto rispetto all’anno scorso – spiega Marino – per cui debbo essere realista e dire che adesso l’importante è salvarsi. Pensiamo a preparare una partita alla volta, dando il massimo e vedere alla fine dove saremo stati capaci di arrivare». I tre punti mancano da troppo tempo e dopo la sosta è quasi obbligatorio ricominciare da una vittoria. «Senza dubbio sarà molto importante partire con il piede giusto – conferma Marino – nel calcio la miglior medicina sono i tre punti, a noi serve vincere una gara perché poi tutto sarebbe meno difficile. All’inizio della stagione eravamo stabilmente nella parte sinistra della classifica: non credo che siamo diventati tutti da buttare, adesso spetta a noi dimostrare che le cose sono cambiate e che vogliamo ripartire bene per disputare un ottimo girone di ritorno. Questo gruppo le possibilità per fare bene le ha, ora deve dimostrarlo sul campo».
Ore 13.20 – (Gazzettino) Qui però sta l’inghippo da sciogliere, con le società che si riaggiorneranno quasi certamente all’inizio della prossima settimana: il Genoa vuole imbastire il trasferimento sulla base di un prestito, riconoscendo al Padova una sorta di premio di valorizzazione (soluzione adottata qualche stagione fa anche per Perin ed El Sharaawy), mentre il club di viale Nereo Rocco vorrebbe invece un diritto di riscatto. Quanto alle altre piste, sembra perdere quota quella che porta a Piergiuseppe Maritato, di proprietà del Vicenza e in forza al Sudtirol, che Radiomercato dà a un passo dalla Lucchese. «Non so ancora nulla – spiega l’interessato – Padova o Lucchese? Non mi precludo niente, Padova è una piazza importante». A sbarrare la strada alla trattativa sarebbe anche il malcontento degli ultras biancoscudati per l’esultanza di Maritato dopo la doppietta segnata all’Euganeo con il Sudtirol. «Non ho fatto alcuno sgarbo ai tifosi, anzi. Avevo scommesso con un mio compagno che in caso di gol sarei andato verso la bandierina, e a metà strada mi sono fermato perché non mi sembrava il caso».
Ore 13.10 – (Gazzettino) Insomma, ci sono tutti i presupposti affinchè la storia si possa ripetere con Panico, del quale si parla un gran bene tra gli addetti ai lavori tanto da essere considerato il nuovo Ciro Immobile non solo per una certa somiglianza fisica, ma soprattutto per caratteristiche tecniche: brevilineo e rapido, oltre a uno spiccato fiuto del gol sotto porta possiede una grande progressione in corsa che sa sfruttare al meglio quando viene servito in profondità. Senza dimenticare che ha già esordito in serie A. Una cosa è certa: il Padova ci ha messo gli occhi sopra e Fabrizio De Poli, che in passato è stato anche direttore sportivo al Genoa, ha imbastito una trattativa con il collega Sean Sogliano, il quale sembra disposto a far fare le ossa in un’altra piazza al giovane talento nella seconda parte di stagione per poi riportarlo a casa.
Ore 13.00 – (Gazzettino) «Dal Padova finora nessuno mi ha chiamato, ma di sicuro l’accostamento ai biancoscudati è una cosa che ci fa molto piacere e che riempie d’orgoglio il ragazzo. È una soluzione che ci piace». A spalancare le porte per un possibile approdo all’ombra del Santo di Giuseppe Panico, gioiellino classe 1997 del Genoa, ci pensa il suo procuratore Matteo Roggi che con il Padova, tra l’altro, ha un legame speciale: suo nonno è il mitico Kurt Hamrin che con i biancoscudati segnò venti gol nella stagione 1957-1958 del terzo posto in serie A, migliore risultato di sempre nella storia del Padova. Senza dimenticare che Roggi è anche il procuratore di Mattia Perin, altro giovane che proprio con i biancoscudati si è lanciato nel professionismo per poi tornare alla base (proprio il Genoa) e affermarsi tra i migliori portieri italiani in circolazione.
Ore 12.50 – (Gazzettino) Il solo Ramadani ha marcato visita ieri, svolgendo un lavoro differenziato per un problema al ginocchio che si è procurato mercoledì. Sono tornati invece regolarmente al loro posto Bucolo, Fabiano, Neto Pereira e Sbraga che l’altro ieri avevano accusato qualche leggero acciacco. Tutti e quattro hanno partecipato, insieme al resto dei compagni, alla seduta tattica diretta da Bepi Pillon che ha provato i meccanismi in chiave anti-Reggiana con la presunta formazione titolare, vale a dire la stessa schierata con l’Alessandria. Alla quale comunque è stato aggiunto di tanto in tanto anche Sbraga, che però quasi certamente partirà dalla panchina. A ultimare la sessione di lavoro situazioni su palla inattiva e cross con conclusioni in porta. Questa mattina alle 10 è fissata alla Guizza la seduta dedicata alla rifinitura nella quale il tecnico spiegherà gli ultimi dettagli in vista della sfida in programma domani alle 15 allo stadio Euganeo, che rappresenta la prima uscita casalinga dei biancoscudati nel 2016.
Ore 12.40 – (Gazzettino) Quale può essere la chiave di volta della sfida? «La difesa della Reggiana ultimamente è un po’ deficitaria, mentre l’attacco del Padova riesce a concretizzare al meglio le occasioni che produce, e la partita si può decidere in questi due aspetti». Esposito, come detto, ha visto tutte le gare interne dei biancoscudati. «L’unica differenza tra il Padova di Parlato e quello di Pillon sta sostanzialmente nel modulo, nel senso che il 4-4-2 si addice alle caratteristiche di questi giocatori e Pillon è stato bravo a capirlo subito, e i risultati gli stanno dando ragione. Se continua così, ha tutti i mezzi per entrare nella corsa play off, anche se oltre ad aver preso un difensore, adesso serve anche un altro attaccante». Andando a lei, dopo aver lasciato la scorsa estate la panchina della nazionale di beach soccer, ora è pronto a tornare in pista. «Sì, sto cercando di rientrare nel calcio e tornare ad allenare».
Ore 12.30 – (Gazzettino) Vive a Selvazzano da ormai dieci anni, commenta tutte le partite casalinghe del Padova per Tv7 Triveneta e ha un passato come giocatore della Reggiana in serie A. Stiamo parlando di Massimiliano Esposito che proprio quando militava con gli emiliani (59 partite e nove sigilli dal 1993 al 1995) ha realizzato un sigillo storico. «Il mio gol a San Siro al Milan fresco del titolo di campione d’Italia nell’ultima giornata ci ha permesso di conquistare la salvezza, un gol che a Reggio Emilia ricordano ancora. Lì ho trascorso due anni indimenticabili, è una squadra alla quale sono molto affezionato». Naturalmente c’è anche l’attualità della sfida in programma domani all’Euganeo. «Padova e Reggiana sono due ottime squadre che stanno facendo bene dopo avere attraversato un periodo un po’ complicato. I biancoscudati con l’arrivo di Pillon hanno infilato una serie di risultati utili, quindi mi aspetto una bella gara».
Ore 12.10 – Sulle scelte: “Sono orientato a confermare la squadra di sabato scorso”. Termina la conferenza stampa.
Ore 12.07 – Sul mercato: “La priorità ora è la punta, ma dobbiamo andare con calma perché è una scelta importante che va fatta con giudizio ed intelligenza e che vada di pari passo con la politica della società. Va bene anche un giovane di prospettiva, ma a patto che sia fisicamente strutturato e che possa agire sia da prima che da seconda punta”.
Ore 12.05 – Su Sbraga: “È un giocatore importante con mezzi importanti ma sarebbe rischioso buttarlo subito allo sbaraglio dato che è con noi da pochi giorni”.
Ore 12.03 – Sulla squadra: “Stiamo crescendo come minutaggio, e lo si è visto ad Alessandria, ma abbiamo ancora margini di miglioramento”.
Ore 12.00 – Arriva Pillon. Sulla Reggiana: “Voglio verificare la continuità di risultati. È un bel banco di prova, perché la Reggiana è stata costruita per fare un campionato di alta classifica e come valori la considero alla pari di Bassano e Cittadella. La Reggiana non lascia spazi e si chiude molto bene centralmente, non so se cambieranno modulo ma dovremo sfruttare i pochi spazi concessi. E noi andremo in campo come sempre dando il massimo per vincere!”.
Ore 11.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 11.40 – Qui Guizza: provati i calci di rigore.
Ore 11.20 – Qui Guizza: provati schemi su palla inattiva.
Ore 11.00 – Qui Guizza: partitella, provato il consueto 4-4-2.
Ore 10.40 – Qui Guizza: gruppo al completo.
Ore 10.20 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per la rifinitura dopo una breve seduta video.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) I due, dati per probabili titolari nei giorni scorsi all’Euganeo, sono entrati in un vorticoso giro di “voci” e sono dati sul piede di partenza: Mogos potrebbe finire già oggi al Perugia, mentre Angiulli, nel caso in cui non venga piazzato, domani potrebbe sedere in panchina. E con i contemporanei acciacchi di altri due mediani, Bruccini e Danza, in cabina di regia dovrebbe piazzarsi l’esperto Parola. Con la concreta possibilità che mister Colombo, dopo aver affrontato l’intero girone d’andata con il 3-5-2, passi al 4-3-3. Si stringe per la punta. Dietro le quinte, intanto, continua il lavoro del ds Fabrizio De Poli per regalare a Pillon le nuove pedine per il reparto avanzato. Il nome di Piergiuseppe Maritato, attaccante del Vicenza in prestito al Sudtirol, nelle ultime ore è però definitivamente tramontato: il Padova sembrava pronto a prenderlo, ma all’ultimo sembra averla spuntata la Lucchese (girone B). Al momento, quindi, rimangono in piedi le possibilità Succi, Virdis, Della Rocca e De Cenco. Mentre per sostituire il giovane Cucchiara, già accasatosi a Trieste, potrebbe arrivare dal Genoa il classe ’97 Giuseppe Panico, attaccante di punta della Primavera del Grifone.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Ma le statistiche di un tecnico come quello trevigiano, che nelle prime quattro gare della sua gestione ha toccato poco o nulla delle sue formazioni, invitano a pensare che, almeno per questa settimana, la coppia centrale della retroguardia sarà ancora una volta tutta brasiliana. Per il resto, con il solo Ramadani indisponibile per un problema al ginocchio, il Padova ancora una volta si affiderà al 4-4-2 e ai suoi “titolarissimi”. Basta scorrere i dati delle ultime quattro gare, per capire quanto poco Pillon si sia discostato dalla formazione-tipo: Giandonato ha messo insieme due spezzoni di gara (in totale solo 7’), Bearzotti ha giocato solo 20’ dall’arrivo del nuovo tecnico, Cunico 21’. Anche domani, nella sfida che chiuderà il trittico a cavallo delle feste natalizie che, sino ad ora, ha portato in dote due ottimi pareggi contro Bassano e Alessandria, l’allenatore si affiderà ai fedelissimi. Reggiana nel caos. Ben altra musica a Reggio Emilia, dove nelle ultime ore, a sorpresa, sono finiti sul mercato due titolari come il terzino Mogos e il regista Angiulli.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova non cambia, per la Reggiana è in corso una mezza rivoluzione. A 24 ore dall’inizio del girone di ritorno, lo stato d’animo delle due squadre che domani (ore 15) si affronteranno all’Euganeo è totalmente agli antipodi: alla Guizza i biancoscudati viaggiano a vele spiegate, dopo aver inaugurato il 2016 con il convincente pareggio di Alessandria, mentre in Emilia, reduci da una sola vittoria nelle ultime nove gare, i granata nelle prossime ore potrebbero perdere due perni della formazione. Non si cambia. L’ultimo arrivato in casa biancoscudata, il difensore Andrea Sbraga, ieri pomeriggio si è regolarmente allenato, dopo che giovedì aveva dovuto saltare la seduta per un’infiammazione al ginocchio. E Bepi Pillon, negli ultimi test sul campo sintetico del centro Geremia, l’ha alternato a più riprese a Fabiano, al fianco di Diniz: al momento, dunque, è questo l’unico ballottaggio aperto nella formazione da opporre agli emiliani.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Lunedì le dirigenze avranno un nuovo contatto per dare una svolta alla trattativa. Complessa, certo, ma tuttora in corso e che mostra l’intenzione del Padova di guardare non solo al presente ma anche al futuro. In ballo resta Francesco Virdis : non è ancora partita la trattativa tra i club ma il Savona non ha intenzione di cederlo gratis. Le ultime, infine, dal campo di allenamento: assente Ramadani, in gruppo Bucolo, Fabiano, Neto Pereira e Sbraga. Tutti e quattro saranno a disposizione di Bepi Pillon per la partita di domani con la Reggiana. Ramadani è sul piede di partenza ma al momento non ci sono acquirenti. Si sta lavorando per una soluzione all’estero.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Nella mattinata di ieri forum e siti di riferimento sono stati inondati di messaggi contro Maritato, mentre la svolta è al contrario stata accolta positivamente dal popolo biancoscudato. L’obiettivo numero uno per l’attacco è, invece, Giuseppe Panìco , fortissimo prospetto della Primavera del Genoa, classe 1997, considerato dagli addetti ai lavori un potenziale crack di mercato. Le due dirigenze sono in contatto da alcuni giorni, il ds rossoblù Sean Sogliano ha dato una disponibilità di massima a prestare Panìco al Padova. Il nodo al momento resta il diritto di riscatto. Il Genoa non ha intenzione di perdere uno dei suoi talenti più promettenti, il Padova non vuole il prestito secco. La volontà è quella di investire per il futuro: a suo tempo con la «scoperta» del fenomeno Stephan El Shaarawy ( e sempre dal Genoa arrivò anche il portiere Mattia Perin) fu utilizzata la formula del riscatto e del controriscatto con premio di valorizzazione.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Maritato alla Lucchese, conferme su Panìco, in ballo pure Virdis. Il venerdì biancoscudato regala novità scoppiettanti di mercato per l’attacco del Padova, lasciando intendere che le grandi manovre sull’asse Padova-Genova siano appena cominciate. La prima novità, che pare definitiva, è che Piergiuseppe Maritato (attaccante del SudTirol di proprietà del Vicenza) e trattato negli ultimi tre giorni da Fabrizio De Poli, ha preso la direzione di Lucca, dove ritroverà il suo ex allenatore Giovanni Lopez. Una svolta maturata, forse, anche per la forte opposizione di una fetta di tifoseria all’eventuale sbarco di Maritato nella città del Santo. «Colpa» di un’esultanza, durante Padova-SudTirol dopo la sua seconda rete, che non è andata giù alla Tribuna Fattori, nei confronti della quale il giocatore si era rivolto con l’indice alzato (forse beffardamente, forse solo casualmente).
Ore 08.30 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Alessandria e Cittadella 32, Bassano e FeralpiSalò 31, SudTirol 29, Pavia 27, Pordenone e Reggiana 25, Cremonese, Cuneo e Padova 23, Pro Piacenza 22, Giana Erminio 21, Lumezzane 19, Mantova 16, Renate 15, AlbinoLeffe 12, Pro Patria 7.
Ore 08.20 – Lega Pro girone A, i risultati della diciassettesima giornata: Alessandria-Padova 1-1 (Altinier (Pd) al 19′ pt, Marconi (Al) al 15′ st), Cittadella-SudTirol 2-3 (Chiaretti (Ci) al 2′ pt, Tulli (St) al 1′ st, Cia (St) al 9′ st, Litteri (Ci) al 15′ st, Gliozzi (St) al 38’st), Bassano-Reggiana 1-0 (Iocolano (Ba) al 43′ st), Giana Erminio-Pordenone 1-2 (Cattaneo (Pn) al 12′ pt, Mandorlini (Pn) al 28′ pt, Perna (Ge) al 45′ st), Cuneo-Cremonese 0-0, Pavia-FeralpiSalò 2-2 (Tortori (Fs) al 36′ pt, Cesarini (Pv) su rigore al 41′ pt e al 23′ st, Tortori (Fs) al 31′ st), Pro Piacenza-Lumezzane 1-0 (Rantier (Pp) al 11′ st), Pro Patria-Renate 0-1 (Florian (Re) al 29′ st), AlbinoLeffe-Mantova 0-0.
Ore 08.10 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.00 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Macron Store, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 15 gennaio: allenamento pomeridiano per i Biancoscudati, assente solo Ramadani.