E pensare che quando in estate il suo nome era stato accostato per la prima volta al Venezia, qualcuno aveva pure storto il naso. Ma era parso subito a chi capisce i valori in gioco che Matteo Serafini, nonostante la carta d’identità dica 37 primavere superate, potesse essere il nome giusto per fare la differenza in una categoria complessa come la D, dove l’unico risultato possibile se si voleva tornare immediatamente fra i professionisti era vincere. Vincere e basta. E così quando la moglie pareva opporsi al trasferimento, il dg Giorgio Perinetti per qualche ora era rimasto spiazzato, perché su Serafini aveva puntato a occhi chiusi. Ma il lavoro ai fianchi del suo agente Stefano Barattin, nello spazio di poco più di 24 ore, produceva immediatamente gli effetti sperati. Moglie convinta, valigia pronta e partenza immediata per il ritiro di Piancavallo. Anche domenica, ecco una doppietta sontuosa a Sacile, giusto per ribadire che anche nelle partite apparentemente più semplici sulla carta, gli attaccanti di razza rispondono presente. Siamo già a quota 13 e chissà quanti ne farà Serafini da qui a fine stagione: «Sono molto contento per i risultati che stiamo ottenendo – spiega l’ex attaccante della Pro Patria – stiamo facendo il nostro campionato e andiamo avanti per la nostra strada senza guardare troppo agli avversari. Abbiamo un obiettivo chiaro fin dall’inizio e siamo attrezzati per rimanere in cima. Tra noi c’è rispetto, una sana competizione e remiamo tutti in un’unica direzione. Insomma, c’è l’ambiente giusto per ottenere un grande risultato a fine stagione». Notizie in pillole dal campo di allenamento. Ferrante ha lavorato in piscina, mentre Marcolini e Fabiano si sono allenati a parte. Tutto ok per Di Maio, regolarmente in gruppo, anche Calzi ha svolto l’intera seduta assieme ai compagni. Insomma, tutto a gonfie vele. La speranza è che duri.
(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Venezia)