Chi sicuramente domenica sarà in campo, al rientro dalla squalifica, è Filippo Scaglia. Per lui quella in cartellone allo stadio Fratelli Paschiero non sarà una gara come le altre. «Ho giocato con il Cuneo tre stagioni fa, dopo l’anno trascorso a Bassano, ritrovando ragazzi come Tunno, Franchino e Quitadamo, con cui sono cresciuto nelle giovanili del Toro. Ancora oggi mi capita di risentirli e ricordo con affetto quel periodo: mi allenava Ezio Rossi, un tecnico da cui ho imparato molto e che mi permise di approdare alla Nazionale Under 20». Il Cittadella si affiderà alla sua esperienza per ritrovare la solidità difensiva venuta meno contro il Sudtirol. «Saremo ancora in emergenza, viste le assenze di Pascali, Donazzan e Salvi, ma quando diciamo che in questa rosa ci sono 24 giocatori di uguale valore la nostra non è una frase fatta: ci sono gli elementi per far fronte ad una situazione come questa. Sabato abbiamo vissuto una giornata storta contro una squadra costruita per arrivare ai playoff, ci può stare. Invece ho letto commenti che non mi sono piaciuti». Ad esempio? «Che dobbiamo ritrovare la determinazione. La dovremmo recuperare se l’avessimo persa, ma non è così. Sono pienamente convinto che, se non avessimo incassato dopo 40” della ripresa il gol del pareggio, la partita avrebbe avuto un finale diverso. Quella rete ci ha spiazzati mentalmente, cambiando il corso del secondo tempo. Abbiamo perso, ma non vanno fatti drammi: certi errori non devono ricapitare, tuttavia questo non sposta il giudizio sul nostro grande girone d’andata». Adesso ve la vedrete con una squadra diversa da quella un po’ confusionaria battuta all’esordio in campionato, quando il 2-1 vi andò molto stretto… «Dopo le prime 4 o 5 giornate sembrava che il Cuneo fosse destinato a dover lottare per salvarsi, invece ha saputo dare una sterzata al suo cammino. Oggi è una squadra compatta e difficile da affrontare. Non a caso ha gli stessi 23 punti di chi, sulla carta, sembrava più attrezzato, come la Cremonese e lo stesso Padova».
(Fonte: Mattino di Padova)