«Mi aveva cercato il Siena ma in Lega Pro ci andrò sul campo col Venezia». Dopo più di un mese tra tribuna e panchina Giampaolo Calzi è tornato titolare nella «gita» di Sacile, gara vinta 7-1 e nella quale il centrocampista varesino ha sfogato tutta la rabbia accumulata dopo l’espulsione del 6 dicembre al Penzo con la Ripa Fenadora. «Ho passato un momentaccio, le squalifiche mi hanno penalizzato come mai mi era capitato in carriera – si sfoga l’ex Pro Patria – e quando sono rientrato ho dovuto aspettare il mio turno, cosa normale dato il livello altissimo di qualità del nostro organico. Comunque sono sempre stato positivo vivendo il gruppo con il mio consueto trasporto». Tanto da rifiutare la chiamata di un club di categoria superiore come il Siena. «Il ds Perinetti mi ha detto che non mi avrebbe lasciato partire, ma con altrettanta fermezza gli ho assicurato che Venezia è la mia unica priorità. La mia scelta l’ho fatta in estate, era stato tra i primi a firmare, in ritiro siamo saliti in fretta e furia dopodiché tutti i tasselli sono andati pian piano al loro posto. Il Venezia sta rispettando le aspettative, ha superato un momento di crisi più mentale che fisica ed ora è di nuovo in vetta. Andarmene sarebbe stata una sconfitta, invece io voglio vincere con questi colori: sappiamo di non avere una seconda possibilità». Ieri il presidente Joe Tacopina e i soci John Goldman e John Tapinis sono volati a New York confortati dal sorpasso al Campodarsego. «Il presidente è l’emblema dell’entusiasmo e della serietà che anima questo progetto di rilancio, la soddisfazione dei dirigenti è la nostra perché stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro di altissimo livello fuori e dentro il campo. In allenamento c’è una straordinaria competitività che finora ha prodotto un primo posto con 52 gol fatti e un +40 in differenza reti. Un Venezia «mostruoso» che vuole continuare a macinare vittorie». Domenica al Penzo arriva il Monfalcone (ore 14.30), oggi Calzi tornerà ad allenarsi dopo l’influenza (fermo anche Di Maio) mentre ieri Marcolini e Fabiano hanno lavorato a parte.
(Fonte: Gazzettino, edizione di Venezia)