Nel calcio ogni partita fa storia a sè e il risultato condiziona il giudizio. La sconfitta del Cittadella di sabato scorso in casa con il Sudtirol, però, ha lasciato delle perplessità su cui riflettere. Il direttore generale Stefano Marchetti ha definito questa sconfitta la peggior partita del Cittadella, nata con un atteggiamento sbagliato non avendo cercato il raddoppio al gol di Chiaretti e per aver subìto tre gol evitabili. Il direttore aggiunge che questo atteggiamento l’aveva intuito nelle due amichevoli con il Campodarsego e l’Abano. Stessa analisi per il tecnico Roberto Venturato, anche se per lui i giocatori si erano preparati bene durante la pausa di campionato. Il Cittadella invece è sbandato paurosamente nel secondo tempo e adesso deve ritrovare subito la mentalità dimostrata nella prima parte del campionato, in particolare a Cremona. Andrea Paolucci è sorpreso in parte: «Anche altre volte nella ripresa il Cittadella ha registrato un calo mentale». Il centrocampista è determinato: «Questa discontinuità non deve esistere, è un aspetto che va migliorato. Noi, sia nelle amichevoli, che durante gli allenamenti dobbiamo allenare la voglia di vincere. Per quello che è successo con il Sudtirol dobbiamo alzare l’asticella della determinazione e avere più fame per vincere. Sabato scorso non siamo riusciti a mettere in pratica ciò che volevamo fare. Su questo dobbiamo confrontarci per capire il perchè e ripartire come abbiamo già dimostrato di saper fare». Alessandro Salvi fa un distinguo: «Con il Sudtirol non siamo andati male nel primo tempo, ma è stato nella ripresa che non siamo stati noi stessi. Nonostante squalifiche e giocatori infortunati, in altre partite chi ha giocato ha fatto bene. Ciò non si è verificato sabato scorso nel secondo tempo. Le cause non sono semplici da individuare, forse è stato un calo di concentrazione e il gol preso a freddo non ci ha aiutato. Quando si perde le responsabilità sono di tutti». Sul terzo gol, però, il suo intervento, che ha causato rigore ed espulsione, è apparso inopportuno e determinante per la sconfitta. Riprende Salvi: «Sono intervenuto d’istinto. In quel momento ritenevo che Gliozzi fosse in vantaggio su Alfonso e ho commesso un fallo pagato a caro prezzo». L’ex Albinoleffe dovrà scontare una giornata di squalifica, ma non demorde: «Farò il tifo per i compasgni e sono convinto che chi mi sostituirà farà bene. È una questione di testa, dobbiamo reagire e ci riusciremo lavorando bene. La squadra è umile e consapevole dei propri mezzi».
(Fonte: Gazzettino)