«Non deve più succedere». Gianluca Litteri scandisce le parole, e la frase assume il valore di una sentenza. Il secondo giorno di riposo dopo il k.o. incassato dal Cittadella contro il Sudtirol non ha fatto sbollire la rabbia del centravanti catanese, che oggi pomeriggio tornerà ad allenarsi assieme ai compagni al Tombolato. Come si è spiegato questa sconfitta? «C’è stato un calo di tensione evidentissimo e inspiegabile dopo l’intervallo. Non esiste che una squadra come la nostra becchi due gol in quel modo nel giro di 10 minuti, dopo essere andata al riposo in vantaggio». Aveva colto segnali che lasciassero ipotizzare il peggio? «No, in alcun modo. Nel primo tempo avevo visto un Cittadella quadrato. È vero che dopo l’1-0 non abbiamo spinto molto per cercare il raddoppio, ma volevamo evitare di sbilanciarci, consapevoli delle qualità del Sudtirol. Invece, nella ripresa c’è stata troppa leggerezza». E, se permette, si è visto che giocatori come Iori e Pascali non sono rimpiazzabili… «Ovviamente la loro presenza in campo si sente. Parliamo di due elementi di grande esperienza, che sanno gestire in maniera diversa certe azioni e condurre l’incontro lungo altri binari, ma mica può essere un alibi! Siamo la capolista e abbiamo una rosa di 24 elementi validi». La presenza di Bonazzoli l’ha, di fatto, allontanata dalla porta avversaria e, forse, ha reso più prevedibile il vostro gioco. Come si è trovato con lui? «Direi abbastanza bene, sono uno che si adatta facilmente al compagno di reparto. In questo caso ero io a dover cercare la profondità, mentre lui faceva da punto di riferimento. È vero che non sono arrivati tanti cross, ma nel complesso occupavamo bene gli spazi. Tenete anche conto delle condizioni in cui abbiamo giocato: il terreno era pesantissimo e non era facile sviluppare la manovra». Domenica a Cuneo scatterà il girone di ritorno: rispetto all’andata avrete una trasferta in più (saranno 9) e una gara casalinga in meno (8), e con una classifica così corta anche il fattore campo è da considerare. Va anche detto che nei prossimi quattro turni affronterete tutte formazioni dei piani medio-bassi: Cuneo, Pro Patria e Renate in casa, Pro Piacenza fuori. «In realtà, se guardiamo il girone d’andata, le uniche due “grandi” con cui abbiamo steccato sono state Feralpi e Sudtirol, affrontate al Tombolato. E la maggior parte dei punti li abbiamo persi proprio con le “piccole”, per cui non è detto che giocare contro di loro ci favorisca. La questione è un’altra: certi cali di attenzione non si devono più verificare».
(Fonte: Mattino di Padova)