Cittadella-SudTirol, Marchetti: “E’ stata la nostra peggior partita, abbiamo perso rabbia e determinazione”

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Il Cittadella in Lega Pro come l’Inter in serie A. Granata e nerazzurri da primi della classe hanno perso le ultime due gare interne, in mezzo un successo esterno, curiosamente con lo stesso risultato (1-0). I granata diversamente dai nerazzurri di Mancini restano però in vetta alla classifica alla fine del girone di andata, seppure in coabitazione con l’Alessandria. Ma lo scivolone interno di sabato con il Sudtirol non è stato ancora digerito dal direttore generale Stefano Marchetti, che non le manda certo a dire: «È stata la peggiore partita del Cittadella. Non mi è piaciuta l’interpretazione della gara, anche se tutto si era messo bene per il gol iniziale. Invece abbiamo fatto troppo poco per cercare il raddoppio». Come spiegare il secondo ko consecutivo al Tombolato? «I motivi possono essere tanti, c’è stato un atteggiamento sbagliato di fondo che ha compromesso la partita. Invece di andare ad aggredire il Sudtirol nella sua metà campo abbiamo fatto il contrario. Eppure siamo rientrati negli spogliatoi dopo i primi 45 minuti in vantaggio, ma la squadra non ha fatto niente di quanto era stato raccomandato nell’intervallo. Ci siamo abbassati, e dopo il pareggio siamo sbandati». Non è questo il Cittadella che vuol vedere Marchetti. «Mi aspetto molto di più da un gruppo di giocatori che presi singolarmente possono e devono fare meglio di quanto si è visto sabato. Da una sconfitta così si può imparare molto, soprattutto in casa dove bisogna imporre il proprio gioco e non subire quello degli avversari». Cominciare la partita sull’1-0 può inconsapevolmente aver abbassato il livello di concentrazione? «No, il vantaggio doveva invece darci grande carica per inseguire il raddoppio, considerando poi che noi stavamo vincendo e l’Alessandria era sotto con il Padova. Si poteva mettere in conto una certa sofferenza, ma il risultato si doveva portare a casa». Il diggì granata analizza i gol subiti: «Tutti evitabili. Abbiamo commesso tanti errori, concedendo troppo spazio ai giocatori avversari nella nostra area di rigore». Ci si poteva accontentare del 2-2? «In campo non riesci a fare calcoli di questo tipo, il pareggio sarebbe stato un risultato importante, ma l’istinto è sempre quello di cercare di vincere la partita, ed è giusto così. Lo devi fare però sempre con il giusto equilibrio, invece abbiamo preso il terzo gol in contropiede, e la beffa è stata l’espulsione di Salvi». Marchetti focalizza la propria attenzione sull’atteggiamento: «Dopo la sosta non abbiamo ripreso con la giusta determinazione, l’avevo intuito nelle due amichevoli disputate. La rabbia che avevo visto a Cremona l’abbiamo persa, c’è da voltare pagina in fretta, e ripartire dai concetti che conosciamo benissimo. Per vincere il campionato non bisogna mollare niente, mai». Il Cittadella chiude a 32 punti. «Potevamo fare meglio, si poteva approfittare di qualche passo falso delle altre. Siamo primi non a caso, ma viviamo un momento di flessione, dobbiamo riprenderci già dalla prossima partita, con la rabbia che non ho visto sabato». Ci sono diversi infortunati, servirà un intervento sul mercato? «Attualmente siamo contati in difesa per infortuni vari, nel corso del mese farò le opportune valutazioni». Una riflessione sul pubblico. «Ringrazio i tifosi che hanno sostenuto e intonato cori per la squadra, mi dispiace invece avere sentito fischi da una parte dello stadio. Siamo i primi a renderci conto che il Cittadella non sta vivendo il miglior momento, ma i ragazzi durante i novanta minuti vanno incitati e aiutati, poi le critiche alla fine, se la prestazione non soddisfa il pubblico».

(Fonte: Gazzettino)




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